Silvia Gallerano lotta nuda contro l’immoralità

Di Redazione
11 Aprile 2012
«Nuda contro tutti. Il mio spudorato grido di rabbia contro la società dell’apparenza». Così era strillata l’intervista di Repubblica Milano a Silvia Gallerano.

«Nuda contro tutti. Il mio spudorato grido di rabbia contro la società dell’apparenza». Così era strillata l’intervista di Repubblica Milano a Silvia Gallerano, l’attrice protagonista del monologo teatrale intitolato con un francesismo La merda. La Gallerano vi recita integralmente nuda e, racconta Repubblica, «sfoga il soliloquio violento di una ragazza come tante, simbolo della condizione femminile nel mondo massmediatico di oggi». Spiega l’artista: «Il nudo è metafora del perdere qualsiasi dignità, dell’osare tutto pur di farsi notare della protagonista» che sogna di andare in tv. Lo spettacolo, insomma, denuncia che «siamo tutti succubi del voler apparire».

PIÈCE. Dopo la donna nuda che critica la scostumatezza moderna, ecco altre idee per altrettante giuste denunzie contro la società di oggi. Il parassita è la storia di uno che evade le tasse, ma lo fa per stigmatizzare gli evasori. Alla fine dello spettacolo si compra la Porsche. Poi c’è Il severgnino, la pièce in cui il protagonista parcheggia nei posti dei disabili per rubare il parcheggio a quelli che parcheggiano nei posti dei disabili. Il pezzo forte però è L’onanista: c’è uno che va a teatro a vedere il monologo di una donna nuda e poi si fa un sacco di se… rissime menate morali.

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