Ricerca per: Fabrice Hadjadj
Intervista ad Andrea Maria Carabelli, curatore italiano dell'opera del filosofo Hadjadj "Job, o la tortura degli amici", in scena dal 17 al 22 gennaio al teatro Franco Parenti di Milano. «Il testo mette in luce i problemi dell'uomo in quanto tale. Dice dell'attività dell'uomo, del dolore e della morte»

Come può un uomo essere saldo? Cosa regge le fondamenta di una vita, sociale e personale, colpita da eventi burrascosi? Ecco in volume cosa è accaduto all'ultima kermesse di Comunione e Liberazione: «Il coraggio di prendere sul serio i propri desideri e di paragonarli con la realtà e con gli incontri che la vita dona. Questo è ciò che genera certezza».

La quinta giornata di Meeting non lascia tregua: Hadjadj, Gaymard, Bhatti, Fassino, Calderoli, Formigoni, Tettamanzi, Niccolò Fabi, Illy. Tantissimi i personaggi e le storie guidata dalla riflessione sulla certezza del filosofo e scrittore francese: «Non ci resta che un'immensa ed inevitabile certezza di apocalisse, cioè la necessità di una speranza che attraversa la notte oscura»

Per il terzo anno consecutivo sarà ospite del Meeting di Rimini Fabrice Hadjadj. L'apprezzato oratore e saggista francese si presenterà nella veste poco conosciuta di drammaturgo proponendo al pubblico Job, Ou la tourture par les amis (Giobbe, o la tortura degli amici), rivisitazione in chiave moderna della storia del personaggio biblico del titolo
