Per mettere fine in fretta alla guerra in Ucraina, prima che degeneri irrimediabilmente in conflitto armato mondiale, serve un’alternativa intelligente e percorribile all’unica via finora presa in considerazione dalle parti in causa, ossia la distruzione dell’avversario. Come Tempi sostiene fin dall’inizio dell’invasione russa, tale alternativa esiste, è quella evocata ostinatamente dalla Chiesa, liquidata dai sacerdoti del pensiero dominante come ingenua e utopica quando invece è la sola ragionevole.
“Se vuoi la pace, prepara la pace”: così abbiamo titolato la copertina del numero di maggio 2022 del mensile, dedicato proprio a esplorare fino in fondo cosa significhi ricercare il “miracolo” dell’amicizia tra gli uomini; a capire perché anche sotto le bombe puntare tutto sulla conversione della persona non è una pia illusione, ma al contrario è una posizione di estremo realismo, quando tutti sembrano aver perso la testa. Oltre all’editoriale di Emanuele Boffi, ne parlano Giancarlo Cesana, Filippo Santoro, Simona Beretta, Massimo Camisasca. Mentre Rodolfo Casadei ripropone un perfetto René Girard sulla “dismisura” che ci condanna alla guerra, e Caterina Giojelli racconta l’esempio di Rota d’Imagna, il paesino della Bergamasca felice di essersi fatto invadere da decine di piccoli profughi ucraini.
Nel numero di Tempi di maggio, inoltre, Piero Vietti osserva come ormai anche tra le file della sinistra progressista (da Federico Rampini ai protagonisti di Hollywood) monti la ribellione contro i nuovi puritani politicamente corretti che pretendono di cancellare chiunque – vivo o morto che sia – non rispetti i comandamenti “woke”. Invece Fabrice Hadjadj, uno che fuori dal coro lo è da sempre, da padre di 9 figli demolisce in un nuovo pamphlet le critiche e le obiezioni che gli vengono rovesciate addosso perfino in tv dal fronte antinatalista (lo ha letto per noi Casadei). E sempre a proposito di idee coraggiose e controcorrente, a trent’anni dalla strage di Capaci Matteo Forte rispolvera quelle di Giovanni Falcone, che attirarono sul magistrato palermitano l’ostilità non solo della mafia, ma anche di molti suoi presunti amici e alleati.
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Tutto questo e molto altro nel nuovo numero di Tempi. In attesa che il mensile di maggio 2022 arrivi nelle loro case, gli abbonati a Tempi possono già sfogliare la rivista in formato digitale nell’area riservata del sito.
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