
Se Rocco Siffredi parla di declino, sa di cosa parla e a cosa si riferisce
«A 14 anni mi hanno portato un’estate a Cortina d’Ampezzo. Ho resistito una sola settimana. Poi hanno dovuto spedirmi al mare, altrimenti davo i numeri» dice Rosellina Archinto a Repubblica (19 luglio). E non c’erano ancora gli incontri organizzati da Enrico Cisnetto. ´´´ «La domanda è (o dovrebbe essere) se, per capire chi esattamente sia, e quanto sia esattamente forte e radicato questo nemico, e quindi per combatterlo nel modo migliore, sia importante o no disporre di categorie efficaci, e se quella del fascismo islamico, per esempio, abbia qualche valore, o sia invece cattiva ideologia e pura propaganda, del tutto inutile e anzi fuorviante alla bisogna». Editoriale non firmato del Riformista (14 agosto). Di chi sarà questa coraggiosa presa di posizione? Proviamo ad avanzare un’ipotesi: una presa (presa ma senza forzature) di posizione (ma è posizione verso il movimento o più statica?) così coraggiosa (ma anche cauta, interloquente, meditata però tesa) non (quasi sicuramente non) può (potrebbe) che essere (o non essere) assunta (o licenziata) che dal direttore (subdirettore?) Paolo (ma si chiama Paolo?) Franchi (il cognome è quasi sicuro). ´´´ «Non è giusto che il sacerdozio nella Chiesa resti un fatto maschile, perché nulla nella dottrina impedisce che ad occuparsi dei sacramenti possano essere anche le donne» dice alla Stampa Daniela Santanché (14 agosto). Non riusciamo a valutare se la simpatica Santanché sia un teologo di maggior vaglia di Bersani. Bisognerà chiederlo a Socci. ´´´ «Stiamo vivendo un momento sociale particolare di depressione» dice alla Stampa il re del porno Rocco Siffredi (9 agosto). Ecco uno che quando parla di declino sa di che cosa parla e a che cosa si riferisce. ´´´ «Angela Merkel è più popolare a Roma che a Berlino» scrive Beda Romano sul Sole 24 ore (10 agosto). Così a occhio anche Mario Monti è più popolare a Berlino che a Roma. ´´´ «Veltroni è un insonne» scrive Maria Serena Palieri sull’Unità (24 agosto). C’è sempre una lucina accesa, lì sul Campidoglio, a poche centinaia di metri da piazza Venezia (anche lì, qualche decennio fa, c’era sempre una lucina accesa). ´´´ «Fosse per me manderei militari non armati» dice Gino Strada alla Repubblica sull’invio di truppe Onu in Libano (19 agosto). E perché fare ancora operazioni chirurgiche con quell’oggetto così aggressivo che è il bisturi? ´´´ «Del giornale si dice: tanto domani servirà a incartare le uova. Ma mentre il giornalista scrive il suo articolo deve farlo pensando di rendere conto a chi, anche se ipoteticamente, lo legge» dice Gianni Amelio a Repubblica (24 agosto). Personalmente, penso esclusivamente alle uova. ´´´ «Israele e Bush hanno iscritto Hezbollah tra i gruppi terroristi censiti dalla loro intelligence ma questa rappresentazione non sembra corrispondere alla realtà» scrive Eugenio Scalfari su Repubblica (20 agosto). Come non fidarsi della brillante intelligence scalfariana. ´´´ «Sulla Bibbia c’è scritto non uccidere. Il problema sarebbe risolto» dice a Repubblica il regista bosniaco Danis Tanovic (19 agosto). Tra l’altro il “problema” è complicato anche da quello che c’è scritto sul Corano. ´´´ «Non mi sembra, come invece ha scritto nei suoi due articoli il professor Giavazzi, che la politica economica del governo sia incerta, timida o addirittura inesistente» scrive Eugenio Scalfari sulla Repubblica (25 agosto). Del governo Prodi a giugno Scalfari aveva detto che stava dando di sé un’immagine mediocre. Il fondatore di Repubblica è pronto, più di Giorgio Bocca, a diventare un senatore a vite. ´´´ «Il mio silenzio può essere giudicato un errore». Il Corriere della Sera raccoglie questa dichiarazione di Günter Grass (23 agosto). E sì. Un silenzio di sessanta anni su un particolare autobiografico non del tutto trascurabile da parte di un noto moralista a tutto campo, potrebbe proprio essere giudicato un errore.
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