Al voto per «la libertà di educazione». Appello dell’Agorà della Parità ai politici

Agevolazioni fiscali per le famiglie, asili gratis, sostegno ai disabili, percorsi certi per i giovani insegnanti. Il manifesto delle scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana in vista delle elezioni

«Negli anni recenti sono stati assunti concreti provvedimenti a favore delle scuole paritarie e delle famiglie ma la possibilità di una piena libertà di scelta educativa è ancora lontana».

Così l’Agorà della Parità, associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, (AGeSC, Cdo Opere Educative – Foe, Ciofs Scuola, Cnos Scuola, Faes, Fidae, Fism, Fondazione Gesuiti Educazione) in vista delle elezioni chiede alle forze politiche di impegnarsi «affinché, nel corso della prossima legislatura, siano intraprese iniziative legislative atte a favorire la libertà di scelta educativa e, in generale, migliorare le possibilità di accesso alla professione insegnante per i giovani che vi aspirano».

«La parità è ancora lontana»

Sei i punti dell’appello rivolto ai politici degli schieramenti in corsa il 25 settembre perché il lavoro iniziato dal Family Act e dal decreto Pnrr 2 trovi piena applicazione:

1) Sostegno alla libertà di scelta. L’Agorà chiede l’introduzione di misure che favoriscano la scelta educativa, un impegno «basato sul Costo medio per studente (Cms), mediante strumenti quali convenzionamento tra lo Stato e le istituzioni scolastiche paritarie, voucher (c.d. “buono scuola”) e agevolazioni fiscali per le famiglie».

2) Gratuità dei servizi educativi per l’infanzia dagli 0 ai 6 anni per favorire, attraverso l’attuazione dell’articolo 2 del Family Act, le giovani famiglie e contrastare la denatalità.

3) Sostegno per gli alunni disabili: l’aumento dei contributi statali per le paritarie che accolgono disabili, varato con la legge di bilancio 2021, non è ancora sufficiente a coprire il costo del personale di sostegno necessario «ed è previsto ancora solo per biennio 2022-2023. Tali contributi previsti ad oggi per le scuole paritarie che accolgono disabili vanno pertanto stabilizzati con la prossima legge di bilancio e incrementati nel corso della legislatura».

4) Attuazione della riforma della formazione iniziale – scuola secondaria. Le scuole chiedono che la riforma impostata dal Pnrr 2 trovi compimento con la pubblicazione dei decreti attuativi e che le Università si organizzino entro l’anno accademico «per mettere in condizione gli studenti di acquisire i crediti formativi previsti dalla Legge 79 del 29 giugno 2022, conversione, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, recante ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza». Occorre inoltre considerare «tutti coloro che da anni insegnano, senza titolo abilitante, nelle scuole paritarie e nella formazione professionale, sia attraverso posti riservati nei percorsi formativi previsti dalla riforma, sia attraverso l’attuazione del concorso straordinario abilitante di cui Decreto Dipartimentale 497/2020 a cui non è ancora stato dato seguito».

5) Accesso alla facoltà di Scienze della formazione primaria. L’obiettivo deve essere rispondere all’urgenza di reperire insegnanti e aumentare i posti a numero chiuso fissati dalle Università, ipotizzando un “passaggio” agevolato dalla laurea in scienze dell’educazione e quella in scienze della formazione primaria. In fase transitoria, i firmatari dell’appello auspicano la stabilizzazione della norma che «prevede che nelle scuole dell’infanzia paritarie possano essere utilizzati docenti con lauree affini e che tale possibilità sia estesa anche alle scuole primarie».

6) Accesso a bandi e iniziative previste per le scuole e gli studenti. Nonostante il sistema nazionale unico di istruzione ad oggi le scuole paritarie non possono aderire a bandi/iniziative/agevolazioni previsti per il mondo scolastico, «in particolare – concludono i firmatari – in relazione ai costi legati a gas ed energia, riteniamo necessario che qualsiasi sostegno venga previsto per la scuola, tenga in considerazione le scuole paritarie».

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