Scritto ieri. Quando Schönborn fustigava l’Europa che dice no alla vita

Di Christoph Schönborn
16 Aprile 2021
Prima nel ’68 il rifiuto dell'Humanae vitae, poi nel ’75 l'aborto, infine le unioni gay. Così il cardinale si scagliava contro l'Ue nel 2008
Christoph Schönborn

«Non sono stato contento di questa dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede. Il messaggio che è passato nei media di tutto il mondo è stato solo un “no”. E questo è un “no” alla benedizione, qualcosa che ferisce molte persone nel profondo, come se dicessero: “Madre, non hai una benedizione per me? Anch’io sono tuo figlio, dopotutto”»

(“Schönborn e le coppie omosessuali: «La Chiesa è madre, e una madre non rifiuta una benedizione»”, intervista al Corriere della Sera, 25 marzo 2021)

* * *

«Vorrei dirvi una cosa che mi è venuta nel cuore. Penso che sia una parola dello Spirito Santo, che devo dire: qual è la colpa dell’Europa? La colpa dell’Europa, la colpa principale è il no alla vita. Ho detto l’altro giorno alla tv austriaca, alla domanda di un giornalista, ho detto: “L’Europa ha detto tre volte no al suo proprio futuro”, la prima volta nel ’68 nel rifiuto dell’Humanae Vitae. La seconda volta nel ’75 quando le leggi dell’aborto hanno inondato l’Europa. E la terza volta…, proprio ieri ho ricevuto la notizia dall’Austria che il governo si è messo d’accordo per il matrimonio degli omosessuali, anche in Austria: il terzo no al futuro, alla vita. E questo non è una cosa in primo luogo morale; è una questione di fatti, di fatti: l’Europa sta morendo per aver detto no alla vita»

(Convivenza dei vescovi d’Europa, Gerusalemme, 27 marzo 2008)

Foto Ansa

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.