Salvate il Merolone nazionale, salvatelo dall’ira delle iguane giganti di Disegni sul Corriere Magazine, salvatelo dalla furia della fauna in difesa della banana, salvateci dalla perdita della supremazia umana sulla razza animale. Ma andiamo con ordine, segregati in un quattro stelle caraibico, causa tornado, i soliti sconosciuti dell’“Isola dei Famosi” socializzano. Alcuni si riconoscono (la Merz, Schillaci, Sandokan, cenerentolo Calissano, la mezzobusto Cancellieri), altri si conoscono (Muniz, la Ribas, la Yespica già inciuciata con dj Francesco – e stringiamo la mano a 30 kg di capitan Uncino alla conquista di 1m e 90 di brasilianità!), altri risorgono e si chiamano Antonella Elia e Valerio Merola; ma se la prima non ha variato di nulla il quoziente intellettivo e annesse psicolabilità (piange la Elia, s’è affezionata al clan isolano, piange perché non vuole eliminare nessuno, ma quanto piange ‘sta Elia?), il Merolone reduce dallo scandalo di Vallettopoli riappare dopo un decennio assolto e formato Ciccio Big Jim. E, ovviamente, sceglie di farlo nel suo habitat naturale: la foresta vergine. Ma gli italiani non dimenticano: vistolo tuffarsi da un elicottero e metterci un quarto d’ora in più della molliccia Cancellieri a nuotare verso la riva non ha assolto nemmeno i neobicipiti (anni di impasticcamenti smentiti da un tuffetto) e lo ha eliminato (non prima di averlo lasciato approdare agonizzante alla spiaggia). Tutto da rifare, il Merolone è rapito da un motoscafo, che inganna gli astuti naufraghi girando l’angolo dell’isola: Merolone hai un’altra possibilità! Statte una settimana da solo tra scimmie, serpenti, scorpioni e zanzare e poi forse verrai riammesso. La scena si chiude con un derby al trancio della canna di bambù con macete 4×4 in mano al Merolone. Lo vince la canna di bambù.
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi