Salute affidata a Renato Balduzzi, bindiano autore della legge sui Dico
Renato Balduzzi è il ministro della Salute del governo Monti. Il giurista esperto di sanità e presidente dell’Agenas, l’agenzia per i servizi sanitari regionali, è nato a Voghera, ha 56 anni ed è sposato con tre figli. Professore ordinario di diritto costituzionale all’Università del Piemonte Orientale e professore invitato all’Università di Paris-Val de Marne (Paris XII), ha già lavorato in un ministero della Salute con Rosy Bindi.
Ed è proprio allora che ha guidato la squadra che si è occupata della stesura del disegno di legge sui cosiddetti Dico, “Diritti e doveri delle persone stabilmente COnviventi”, che doveva stabilire diritti e doveri delle coppie non sposate, ma conviventi, che si registravano all’anagrafe.
Consigliere giuridico dei Ministri della difesa (1989-1992) e della sanità (1996-2000), capo dell’ufficio legislativo del Ministero della sanità dal 1997 al 1999, Balduzzi ha anche espresso a suo tempo le sue idee sul caso di Eluana Englaro. Per il costituzionalista, non bisogna «farne materia di conflitto tra magistratura e politica. Da costituzionalista, mi sembra azzardata e anche un po’ pericolosa l’ipotesi di conflitto di attribuzione». «La sentenza della Corte di Cassazione non crea nessun vulnus nelle prerogative del Parlamento» continuava. «La norma, per un caso limite come quello di Eluana, non risolverebbe tutto. Il nodo è in quelle “direttive anticipate” che nel nostro paese non hanno ancora valore legale. L’iter del testamento biologico è quindi da portare a compimento. Se oggi si procede a colpi di sentenze è perché fino ad ora è mancata una sintesi. Bisogna in ogni caso garantire una periodica verifica delle volontà del soggetto».
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