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I beni ecclesiastici dei cristiani caldei potrebbero essere in pericolo in Iraq. È una delle possibili conseguenze della decisione, senza precedenti, presa dal presidente della Repubblica iracheno, Abdul Latif Rashid, di cancellare il Decreto 147, che riconosceva il patriarca caldeo, il cardinale Louis Raphael I Sako, come «capo della Chiesa e custode delle sue proprietà».
«La cancellazione del decreto è sospetta»
«La cancellazione è arrivata come un fulmine a ciel sereno ed è sospetta», conferma a Tempi monsignor Thabet Yousif, vescovo caldeo di Alqosh. Da oltre 100 anni, infatti, il patriarca dopo la nomina del Papa riceve il riconoscimento per decreto della sua carica. «È una tradizione che risale addirittura al Califfato Abbaside e all'Era Ottomana».
Il Decreto 147 era stato emanato dall'ex presidente Jalal Talabani nel 2013, ma è stato cancellato da Rashid perché rappresenterebbe una «stortura costituzionale». Cancellarlo, ha spiegato in un comunicato il presidente ...
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