Saghe adolescenziali

Di Caterina Giojelli
25 Aprile 2017
Mettere su carta le fregole che i ragazzini digitano nel chiuso delle loro camerette social. Il fenomeno Wattpad, sintomo di un’editoria cieca

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Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – «Mi conosci, sono Mister Romanticismo. Ora andiamo a fare la doccia. Vederti nuda mi fa venire voglia di buttarti di nuovo sul letto e ricominciare a scoparti». Questa mirabile prosa scodellata tutta d’un fiato è la cifra di After, una delle saghe più lette e date in pasto ai ragazzetti tra i 13 e i 18 anni dell’era digitale. Oltre un miliardo di visualizzazioni online, 5 milioni di copie vendute nel mondo (oltre 1 milione in Italia da Sperling & Kupfer), traduzione in 30 lingue, un film in arrivo prodotto da Paramount che ne ha acquistato i diritti. Dell’autrice texana Anna Todd – ape regina del filone narrativo “young adults” e “fanfiction”, e della community “self publishing” Wattpad col suo romanzo a puntate ispirato ad Harry Styles degli One Direction –, si è già detto tutto. Quello che non si è detto, trovato, rinvenuto, in questa selva di anglicismi che contribuiscono non poco ad aggravare il disorientamento delle menti già incerte cresciute a Dostoevskij e Vasco Rossi, è invece la morale della saga.

[pubblicita_articolo allineam=”destra”]Ricapitoliamo per i digiuni dello tsunami editoriale: Anna Todd, classe 1989, di Dayton, Usa, alla veneranda età di 25 anni si iscrive a Wattpad, la più grande piattaforma social di lettori e scrittori online, e inizia a raccontare, o meglio, a digitare da smartphone, la storia d’amore tutta ormoni e sentimentalismo naïf della bigottina e innocente Tessa e del bad boy stronzetto e tatutato Hardin (dice che è ispirato a tale Harry Styles della boy band One Direction, uno che in realtà sembra Bambi pettinato come Alberto Bianchi, ma la Todd è sua fan sfegatata e da qui la pecetta di genere “fanfiction”). Il “romanzo” impazza a colpi di clic, faccette e commenti degli utenti che interagiscono sulla piattaforma fondata in Canada nel 2006 (250 milioni di storie pubblicate nel 2016 e più di 45 milioni di utenti attivi al mese) e contribuiscono a influenzare i capitoli successivi digitando come grillini impazziti suggerimenti alla trama.

Il risultato è un capolavoro, sì: di svarioni grammaticali, ripetizioni, scene hot senza filtri; un nuovo genere, sì: zozzo, rozzo, improvvisato e narcisista. Non a caso Todd è stata subito ribattezzata la E. L. James dei giovani, famosa “mattatrice” di un’altra saga e di un altro genere, il “mommy-porn”, con la trilogia Cinquanta sfumature di grigio, di rosso e di nero, «E. L. James mi ha dato consigli preziosi. La considero una cara amica», ha assicurato Todd a Repubblica. E non a caso la terra degli adolescenti che si fanno le saghe pare essere diventata l’Eldorado delle case editrici, che sempre più si esercitano nella riconversione in carta delle migliaia di pixel al pepe rosa di Todd ed emuli vari.

Ecco così approdare in libreria, nei supermercati, sulle scrivanie dei ragazzini delle medie Over di Sabrynex, 16 anni da Castevolturno (4 milioni di visualizzazioni, edito da Rizzoli), Gray. L’amore ha una sola direzione di Xharryslaugh, di cui si sa che «viene dalla Toscana e da sempre coltiva il suo amore per la scrittura nato fra i banchi di scuola» (10 milioni di visualizzazioni, edito da Mondadori), Bad Boy di Blair Holden, 22 anni «studentessa universitaria di giorno e autrice Wattpad di notte» (180 milioni di visualizzazioni, Sperling & Kupfer).

libroE poi c’è lei, Cristina Chiperi, moldava cresciuta a Padova, l’autrice italiana più amata con oltre 20 milioni di visualizzazioni che a soli 18 anni è già considerata un fenomeno editoriale senza paragoni. Quando uscì per i tipi di Leggereditore (marchio che Fanucci dedica agli “young adults”), il suo My dilemma is you (oltre 22 milioni di visualizzazioni) si posizionò al decimo posto dei romanzi italiani più venduti, prima di Elena Ferrante, Antonio Pennacchi, Mauro Corona e Michele Serra. Chiperi ha appena dato alle stampe per Garzanti Starlight, va da sé «il primo romanzo di una nuova imperdibile serie», ed è una delle “creator” più attese a Tempo di Libri, la nuova fiera dell’editoria italiana che si tiene a Fiera Milano Rho da mercoledì 19 a domenica 23 aprile, insieme a Sofia Viscardi, 18 anni, 2 milioni di follower, blogger, youtuber, scrittrice campionessa di clic e di incassi portata in palmo da Aldo Cazzullo a cui ha parlato di Trump, referendum costituzionale o detto cose come «mai fatto sesso senza amore. E nemmeno le mie amiche. In rete siamo più sinceri».

Già, la rete, dove montano la panna saghe chiamate Il mio nuovo prof. di greco, Sex personal trainer, Bello ma dannato, Incinta di lui, Hot diet, Un amore tatuato. Dove i vari ammennicoli di prequel, sequel, spin off spopolano e annunciano disastri. «Le pagine di After hanno fatto sognare, soffrire e innamorare milioni di lettori nel mondo. Con Tessa e Hardin è stato possibile rivivere emozioni che appartengono ad altre indimenticabili storie d’amore, diventate dei veri e propri classici della letteratura, come Cime tempestose, Orgoglio e pregiudizio e Anna Karenina». Che fa Sperling & Kupfer? Non solo ristampa Emily Brontë, Jane Austen e Lev Tolstoj in una edizione speciale chiamata “I classici di After”, ma li ricopertina pure con la stessa cover del “romanzo americano” «come fossero parenti del porno soft di Anna Todd», tuonò Michela Murgia, l’unica ad aver stroncato senza proverbiali snobismi un libro che «ha già fatto tutti i danni che poteva fare».

Qualche domanda infatti dovremmo porcela: perché questa inflazione di miracoletti editoriali a base di sudore, lacrime, palpeggiamenti, provenienti dall’aldilà posticcio, è diventata il servizio di leva della meglio gioventù? Quando abbiamo smesso di segregarci in camera in età ormonale a leggere cosacce di nascosto, e abbiamo elevato le trasgressioni a genere letterario da comprare al supermercato, discutere a scuola, sfogliare in bella vista davanti a mamma e papà? Quando abbiamo consegnato ai giovani una variante della post-verità come l’equivoco digito ergo sum scrittore? Perché questa risma di sequenze pruriginose scritte da vezzose ragazze, lette da inermi ragazzine e premiate da un meccanismo stile talent show non fa impallidire e incazzare le signore femministe e la sinistra immacolata che va propinandoci Storie della buonanotte per bambine ribelli come unica formidabile contropartita del web?

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Pubblicato da Mondadori, questo libro è ad oggi il più finanziato nella storia del crowdfunding (grazie a un’altra piattaforma, Kickstarter, ha raccolto oltre un milione di dollari da 70 nazioni in soli 28 giorni), è stato tradotto il 12 lingue e, come spiega orgogliosa Laura Boldrini che ha ricevuto le autrici Francesca Cavallo ed Elena Favilli a Montecitorio, «mette al bando le fiabe alle quali siamo abituate, che hanno come protagoniste inerti principesse che attendono il principe azzurro, raccontando invece le vite di 100 donne coraggiose e appassionate, che hanno superato ostacoli, affrontato ostilità e realizzato, grazie alla propria intelligenza e al proprio impegno, ciò in cui credevano». Donne come Michelle Obama, Rita Levi Montalcini, Yoko Ono, Margherita Hack, Hillary Clinton o Coy Mathis, che ha sei anni, è nato maschio ma si sente femmina e veste rosa scintillante. «Ed è proprio da qui che dobbiamo partire, dall’empowerment e dal rafforzamento della presenza femminile in ogni settore dello sviluppo umano, politico, economico, sociale e culturale, se davvero vogliamo costruire un mondo diverso, senza discriminazioni e diseguaglianze di genere».

Gaia, Sofi e Fuffina
«Mi faccio spazio tra i corpi sudati e che puzzano seriamente di sesso. Come fa un corpo a puzzare di sesso? O meglio, come faccio io a dire che un corpo puzza di sesso?», si chiede la protagonista di Over. «Secondo me puzzano di Harry syles (sic!) visto che lui è il sesso che cammina», «sta qua si droga ve lo dico io», «Boh», è il determinante contributo editoriale di Gaia, Sofi e Fuffina che interagiscono con Sabrynex su Wattpad. Forse prima di costruire un mondo diverso a colpi di motti di Michelle Obama («nessuno nasce intelligente. Si diventa intelligenti attraverso il proprio impegno», sentenzia il libro caro a Boldrini) dovremmo seriamente farci qualche domanda e tirare la morale della favola come un polveroso e acuto Dostoevskij qualunque: «Gioventù cattiva e indesiderabile, ma io sono sicuro che l’educazione troppo intenta a render tutto facile porta la colpa se la gioventù è oggi così, e Dio sa quanta ce n’è oggi da noi di questo genere!» (dal Diario – appunto – di uno scrittore).

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