
Cento uova e 240 litri di latte al mese. Rosa, madre di 15 figli, spiega in un libro come «trovare la felicità tutti i giorni»

Si considera una donna normale, nonostante la maggior parte delle persone la guardi come un alieno. Per Rosa Pich-Aguilera Roca, madre catalana di 15 figli e autrice del libro Cómo ser feliz con 1,2,3… hijos? (“Come essere felici con 1,2,3… figli?”), la sua è solo un’«esperienza in una famiglia» dove «a volte i miei figli se la passano anche male», perché come tutti sono «disobbedienti», ma in cui si può «essere felici semplicemente vivendo la vita quotidiana».
PICCOLE E GRANDI COSE. Rosa, che vive a Barcellona e si è sposata a 23 anni con José Maria Postigo quando lui ne aveva 28, ha deciso di raccontare la sua vita perché «le persone cercano la felicità e non lo trovano», mentre lei dice di averla «imparata dai miei nonni e a casa dei miei genitori» e ora «dai miei figli». Il desiderio di una famiglia numerosa lo ha coltivato insieme a José Maria sin dal principio, eppure sia lei, impiegata part-time in una società di marketing, sia lui, consulente aziendale, hanno dovuto lottare molto e superare prove durissime, come la perdita dei primi tre figli. Un dramma che i coniugi Aguilera Roca hanno affrontato nello stesso modo in cui vivono la routine quotidiana: con «la fede in Dio».
«VOSTRA FIGLIA NON VIVRÀ». Poche ore dopo la nascita di Carmineta, ha raccontato a Religionenlibertad e Abc, «i medici ci avvertirono che non sarebbe vissuta più di tre anni, invece, grazie a Dio, alle operazioni e al peacemaker, è vissuta fino a 22 anni». Carmineta crebbe normalmente, studiando, facendo sport, come ogni sua coetanea, ma il primo giugno 2012, quando si trattò di cambiare il peacemaker, in quella che doveva essere una semplice operazione di routine, subì delle complicazioni che le causarono la morte tre giorni dopo. Javi, il secondo figlio, morì a 18 mesi e il terzo, Montsita, ad appena 10 giorni dalla nascita. «Seppellimmo due bambini in quattro mesi – scrive Rosa – ma il nostro sogno era quello di avere una famiglia numerosa». Nonostante il parere dei medici, la famiglia decise di avere altri figli, che «oggi sono quindici e vivono felici». Dal maggiore di 20 anni al più piccolo di 4.
LA FORZA DELLA FEDE. Ciò che ha tenuto in piedi i genitori è la stessa cosa che «mi permette di essere felice ogni giorno quando si rovescia l’acqua o il latte o i figli litigano (…). Abbiamo una fede viva, grazie a Dio, perché altrimenti non saremmo stati in grado di sopportare la morte di questi due bambini in quattro mesi», ma «nemmeno la normalità». La fede, che permette di «aspettarmi la felicità da quello che c’è, ogni giorno», è ciò che le consente anche di amare il marito, «discutendo ma perdonandoci sempre», perché «il segreto per qualsiasi famiglia sta nell’amore fra marito e moglie che deve essere in cima a tutto», dando «ai figli stabilità», perché «se un padre e una madre sono forti, i bambini saranno forti».
CENTO UOVA AL MESE. Gli Aguilera Roca consumano 240 litri di latte, 100 uova e 25 chili di patate al mese. Ma come fanno a vivere 17 persone insieme? Rosa ha scritto anche per rispondere alle centinaia di persone che le rivolgono questa domanda da anni e ai «genitori che fanno carriera universitaria, conseguono master, sanno tutto del lavoro ma non di ciò che significa essere madri e padri». Innanzitutto, si fa i conti con quello che si ha: ecco perché «quando andiamo a fare la spesa ci preoccupiamo di comprare il prosciutto per i panini dei ragazzi, le scatole di paté e di tonno», ma «non si comprano prodotti superflui come la Coca Cola o la Nutella». Inoltre, dai 14 anni in su, i ragazzi studiano e lavorano insieme «per pagarsi gli extra». Ognuno poi ha un compito in casa, perché «è di tutti e tutti la devono curare», e un «obiettivo da fissare, raggiungere e su cui lavorare insieme per migliorare». Rosa e José Maria, anche se magari «siamo esausti, abbiamo avuto una giornata caotica o al lavoro abbiamo discusso», «ci prendiamo del tempo per noi: andiamo a fare una passeggiata intorno all’isolato, senza cellulare, senza nessuno che ci interrompa e parliamo soli per una ventina di minuti».
LA BELLEZZA IN TAVOLA. Ma il momento più bello della giornata per Rosa e José Maria è la cena, in cui «non rispondiamo al telefono e il televisore è un intruso». La felicità, insomma, è nella «routine, è quando ci incontriamo tutti insieme intorno al tavolo, ci guardiamo negli occhi e io posso capire se i miei figli sono contenti o se hanno un problema». Per Rosa, questo testo può servire a tutte le famiglie: «È un libro su come essere felici nella vita ordinaria. Le persone cercano la felicità e non la trovano. Penso che abbiamo bisogno di imparare che la felicità è nella colazione con i bambini, nel momento in cui si rovescia l’acqua o il latte o quando si discute per l’ultima fetta di prosciutto». Sicuramente «c’è bisogno di entusiasmo e voglia di combattere», ma soprattutto di vivere «ogni giorno per permettere ad altri di vivere», perché «è qui che sta la gioia».
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47 commenti
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Perché tanto astio verso una famiglia che ha fatto la scelta di avere molti figli? Anch’io credo che non lo farei ma li ammiro e in Italia ce ne fossero di famiglie così, visto che siamo in un drammatico momento dal punto di vista demografico e nel giro di poco, se non risale la natalità, la nazione sarà al crollo. Ben venga pagargli con le nostre tasse gli assegni familiari per mantenere tutta quella prole se poi sono quei figli che garantiranno a noi le nostre pensioni e a tutto il paese un futuro. E per chi dice che è egoistico mettere al mondo figli a cui non puoi pagare una vita agiata, una macchina, una casa…io rispondo che se i suoi antenati avessero ragionato come lui, LUI oggi non esisterebbe.
Leggere di queste famiglie con tantissimi figli mi tira su il morale !
Certo che non sono esperienze comuni o alla portata di tutti, ma leggere di tanta serenità e allegria , mi dà speranza anche nel mio quotidiano, non così “numeroso “, ma tanto complicato !
La bolletta dell’acqua e dell’energia non la paghi?! Se è astio domandarsi in modo incredulo come cavolo faccia..questa famiglia, evidentemente abbiamo stili di vita e conti in banca diversi, perché per me sarebbe impensabile. Ma non perché sia ricca come forse Luca, io non sono ricca vivo del mio lavoro e mi chiedo come capperino fanno?! Per tante persone sarebbe impensabile sia per tempo e impossibilità economica. E se essere logici e realistici per voi e’ assurdo non so che dirvi. E’ palese che viviamo in mondi diversi. Senza rancore ed astio.
Era per Elisa la risposta.
Ale, magari in Spagna la bolletta dell’acqua non si paga come nella mia citta’ dove un lattante paga come un trentenne.
Capisco la tua sorpresa, se ti interessa davvero cambiare stile di vita (ma non e’ facile) puoi iniziare dal sito delle famiglie numerose.
Se invece sei contenta del tuo stile di vita, buon per te, ma non dileggiarla sperando che poi non ti dileggiamo noi…
Che bella famiglia!!
Quindi è diventata madre di 18 figli di cui 15 viventi ..e nell’articolo, che ho letto, non ho trovato riferimento al fatto che la fotografia fosse del 2012, prima della morte della primogenita, si capisce solo che il 2012 e’ l’anno della morte di Carmineta , non dice qual’e’ Carmineta nella foto. Non so quante lavatrici abbia la signora..comunque tra bucati, pranzetti, pulizia della casa, rifornimenti alimentari con dispensa da esercito e sesso con il marito ( che fa regolarmente in abbondanza visti i risultati..non ha mai mal di testa o stanchezza..un’eroina, altro che Ilona..) come e dove trovi l’energia ed il tempo da dedicare a ciascun figlio resta un mistero. Forse i figli si auto gestiscono uno con l’altro nei compiti scolastici ecc..altrimenti non è una moglie ma un generale con poteri super speciali che fanno impallidire ogni donna che si lamenta per sciocchezze.. Leggeremo tutte il suo libro!!! E’ un manager altro che innocente madre di famiglia.
C’è chi trova l’energia per fare un mucchio di cose utili e chi, non avendo nulla da fare, l’energia la spreca riducendosi a scrivere commenti fatti di un brillante compendio di inutili banalità! Imbarazzante conferma di spocchiosa insipienza.
C’è una signora che ha paura di usare il solito nickname e si firma “che noia” e “che commento profondo”. Il fatto di averle chiesto di non leggermi non lo intende. Dai commenti sembra Lei, poi può darsi mi sbagli e che qui ci siano persone simili a Lei nell’esprimersi ma che non si “identificano usando un nickname. Un clone o una sua gemella smarrita alla nursery signora “che noia”.. tutto il giorno a fare le faccende domestiche ?
Magari questa Lei ha una famiglia numerosa, tanto numerosa che ha perso il conto dei figli….sai com’è ormai è diventata una vera “casalinga disperata” e anche un po’ acidina.
Io non sono Giovanna, che pare metta così in serio pericolo il tuo equilibrio e i tuoi nervi, ma sono il signore che ha chiesto a te e a Filomena che ci fate su questo sito se siete così schifate/i dai suoi articoli, dai suoi giornalisti e dai suoi lettori.
Che ci state a fare qui???
Al di là della esilarante barzelletta che a te interesserebbe il confronto con chi la pensa diversamente da te (e si vede che non te ne frega niente!!!), per comprenderne le motivazioni e per poter fare delle riflessioni (e si vede che razza di “riflessioni” sono i tuoi commenti!!!) che possono essere un momento di crescita personale (e si vede che razza di “crescita”!!!), la verità è che ve ne state qui a presidiare il sito perchè non sapete dove altro andare a sfogare il vostro tetro rancore e la vostra frustrazione.
Invece di chiedere agli altri di non leggerti, evita di scrivere cose insensate: il sito mica può essere il tuo ritrovo gratuito per la terapia di gruppo!!!
Una notazione. Visto che l’evoluzione media dei vostri commenti è sempre: prima saccenti poi ringhiosi e alla fine isterici, non è che abbiamo a che fare con una “personalità multipla”, con un personaggio che si fa “compagnia” da sè per confermarsi e confermarci senza risultato nell’idea che tutto il mondo la pensa alla sua maniera? Insomma dietro tanti nick un solo “genio”?
Contento/a te di dare ad altri (ovvero chi la pensa diversamente come me) del “ringhioso ovvero del cane , nullafacenti, rompiscatole con crisi di nervi” ..contenti tutti. Spero che ciò ti faccia stare più tranquillo/a e pronto per la “comunione” di domenica..se vai in chiesa. Altrimenti e’ solo un fatto di educazione. Buona giornata.
Beh Ale bisogna ammettere che i tuoi commenti spesso tirano fuori dagli stracci…
Checcentra la comunione poi?
Magari ti farebbe stare più tranquillo smetterla di essere intollerante e beffardo verso chi non la pensa come te. Fino a prova contraria nessuno ti ha trascinato a forza su questo sito, nè ti obbliga a leggerne gli articoli, nè a interagire con i suoi lettori.
Ci vieni perchè devi fare presidio e devi sfogare il tuo livore rancoroso: infatti non te ne frega niente del confronto o di quello che pensano gli altri. A te basta dileggiare, magari spacciandoti per chi non sei (ed è squallido).
Ti ripeto: se qui è tutto così sgradevole perchè ci vieni???
Foto 2012 o prima, se avessi letto l’articolo. una è morta nel 2012. Bimbo di uno-due anni, adesso ne ha 4.
Ciao. Evviva le famiglie numerose. Grazie mamma e papà!
Scusate ma o sono io a non saper contare o siete voi.. per me sono 16 e non 15…a meno che qualche figlia non si stia avvantaggiando sul numero sfornando pargoli prima del matrimonio..oppure si fanno prestare anche bimbi da altre famiglie per fare numero?! E quindi non si ricordano più di quanti figli hanno realmente..inconveniente plausibile.
Commento di particolare intensità culturale che dà all’articolo senso e prospettiva completamente diversi!!!
@luca: è la prima volta che scrivo un commento in risposta a quanto scritto da altri. Normalmente sorvolo sulle idiozie che trovo scritte, ma la tua mi ha proprio schifato. Ti auguro la grande felicità dei film, una bella vita col danaro in tasca, tanta gnocca e chi più ne ha più ne metta. Se questo per te è il massimo te lo auguro di cuore, per l’intelligenza e l’umanità scarsa che hai mostrato nel tuo commento sicuramente basterà a farti felice
a Giovanni forse un giorno anche a me lasceranno mette su famiglia legalmente e allora forse rivedrò il mio senso di solidarietà verso le altre famiglie.
certo che solidarietà o no, bisogna avere una grande dose di egoismo per mettere tanti figli al mondo senza potergli garantire un minimo di supporto economico…
ma che fine faranno questi ragazzi? come si pagheranno gli studi? chi gli darà lavoro? non so se hai mai aperto la finestra di casa, ma li fuori ormai è una giungla.
sinceramente fossi etero prima di fare un figlio mi sincererei di poterlo sostenere anche economicamente (non solo). con sempre meno case, sempre meno lavoro e sempre meno soldi che fai? ti metti a fare ancora più figli? figli ai quali non puoi garantire nulla più che il cibo e vestiti? ma sei da galera!
Luca, si vede che non hai mai “incontrato” una famiglia numerosa… peccato.
francesco ai semafori di roma è pieno di figli di famiglie numerose che ti puliscono il vetro, e la salaria la sera anche si riempie di figlie di famiglie numerose… mica si possono fare i figli come i gatti!
@Luca questa signora e’ un manager, dotata anche di poteri da super woman . Cavolo riesce a far quadrare il bilancio familiare con 15 figli, fino al 2012 erano 16, e la cosa non è da poco anche risparmiando su coca-cole abolite, inoltre riesce a fare chissà quante lavatrici e chissà quanti stendini e chissà quanti terrazzi o asciugatrici per non parlare dei ferro da stiro sempre accesi e in azione (un polipo) , poi ha il tempo di fare la spesa e tenere un frigorifero che sarà una dispensa militare, cucinare e rassettare e la sera non è ancora stanca..prima fa tanto sesso con il maritino poi si rialza dal talamo Scrive un Libro per Noi Sfaticate magari anche Sterili che …Pubblica per farci vedere quanto e’ brava e forse ogni tanto dorme anche..o forse no?! Ma il tempo che le mamme dedicano al figlio dove lo trova? E’ una super mamma!!! Non ti preoccupare .. La prossima volta pubblicate la storia di una famiglia di 30 persone ?! Da 8 siamo passati a 15 ora aspettiamoci la famigliola di 30 figli..dai fateci vede’!!! Tutto è possibile al “mistero”..
Uno non può darsi al bricolage fino alle due del mattino!!! Perchè altrimenti usando troppa colla poi escono commenti “psichedelici” come quello qui sopra!!!
@ Basta Bricolage ..aggiungo sarebbe l’ora che tu smettessi di usare il Tuo tempo libero per gli hobby del Tuo Bricolage.. Prova a lavorare fuori casa e quando rientri fare anche il necessario per mandare avanti una casa, come faccio io, invece di dedicare il tempo al Tuo Bricolage e ti renderai conto che la giornata e’ fatta di 24 ore e che “sbalordirsi” per quanto questa signora sia organizzata ed instancabile non è da persone fatte da “sostanze” ma è proprio delle persone razionali . Inoltre ti aggiungo che le preghiere e la recitazione di litanie “attiva” le stesse zone del cervello che vengono attivate nell’uso di sostanze.. mandando il soggetto in uno stato di .. Quindi deciditi a scegliere tra le Tue colle e la recita ad oltranza di rosari, la seconda non ti intossica il fegato ma ..crea comunque una dipendenza.
Vedo che i nervi sono saltati e la reazione è ormai scomposta: siamo entrati nella fase isterica, come un bulldog legato alla catena del proprio rancore e della propria frustrazione che, non riuscendo a mordere, riesce solo a sbavare e digrignare i denti.
Se tu davvero lavorassi come fa la gente normale dormiresti invece di prendere per i fondelli gli altri con i tuoi modi beffardi.
E se tu fossi veramente una donna e mandassi davvero avanti una casa come stai farfugliando non ti passerebbe nemmeno per l’anticamera del cervello di scrivere le pagliacciate offensive che hai scritto a proposito di una madre di famiglia.
Non so se la colla ti ha intossicato il fegato (a giudicare da come scrivi e usi le maiuscole in modo sconclusionato qualche dubbio ce l’ho). Di sicuro la tua intolleranza violenta ti ha mandato in corto il cervello.
Buona giornata “Come volevasi dimostrare”..come non darle ragione.
Riconoscere i propri difetti è un primo passo per cambiare
Comincio a pensare che Luca non abbia mai “incontrato” nemmeno una famiglia in generale se si è ridotto a credere che la felicità la facciano i soldi e quello che con i soldi ci si può comperare.
Non riesce ad immaginare che in questa famiglia con il necessario (appunto cibo e vestiti) e un mare di affetto reciproco possano essere felici anche senza il ciarpame da spot in cui tanti altri tentano invano di soffocare il senso di solitudine e la tristezza che li attanaglia (hanno tutto ma sono tetri e rancorosi come se non avessero niente).
Poi che ne sa lui che questi genitori possono offrire ai propri figli solo cibo e vestiti?
E non riesce nemmeno ad immaginare che c’è chi vive con una prospettiva, lavora, crea per qualcuno che verrà dopo di lui e non solo per il proprio personale egoismo (dove misura ogni cosa solo in termini di tornaconto per sè).
Comincio a pensare che non merita risposte, me lo immaginavo un po’ meglio di Shiva…
Sono attualmente precaria, non vengo da una famiglia numerosa.
Non capisco il legame logico tra famiglia numerosa e disoccupazione.
In verità se ci fossero più figli ci sarebbero più acquirenti per molti prodotti, quindi anche più gente impegnata a fornire servizi, quindi più lavoro in quegli ambiti.
Per esempio: tanti anziani, quindi tanti servizi per anziani.
Ci sono posti nel mondo dove pur di popolare ti offrono casa e sovvenzioni!
E poi penso che in una famiglia dove si sia almeno in più di un figlio o due, il Natale sia decisamente più bello, le risorse siano ottimizzate, si badi a ciò che è importante e si sappia guardare criticamente a ciò che non lo è.
Inoltre è gente che sicuramente spegne le luci quando esce di casa e non butta il cibo nella spazzatura.
ovvero, se avete tanti figli pigliatevelainsaccoccia e tirate la cinta!
la felicità dei film non l’avrete mai dovrete far finta di essere felici nello schifo di vita che vi siete costruiti.
ma d’altronde, vi siete scavati la tomba ora sdraiatevici dentro, e a giudicare da quanti figli avete, siete bravi a sdraiarvi
Mi sembra il commento un tantino astioso di uno non già sdraiato ma abbastanza morto di suo. Invidia?
Astio tanto, invidia tantissima! Lui è solo: altrimenti che ci starebbe a fare sul sito uno che si sfoga solo così.
astio? un poco, visto che a me non mi fanno sposare per legge e oltretutto pretendono di usare le tasse mie e del mio compagno per sponsorizzare le scelte di queste persone(paghiamo molto di più perchè siamo due e non una famiglia).
ma se ognuno si pagasse i figli suoi? meglio le donne di mestiere, quelle almeno si fanno pagare da chi va con loro non da tutta la comunità
Cioe’, fammi capire, da quando in qua IN ITALIA una coppia sposata paga meno tasse di una non sposata (sempre che per “famiglia” intendi una coppia non sposata)???
No, perche’ e’ anni che ci battiamo per il “quoziente familiare” senza esito…
Auguro a questa signora e alla sua famiglia tutta la felicità di questo mondo ma vorrei indurre tutti gli utenti a una riflessione: se ogni coppia sfornasse dieci o più figli sarebbe la fine della sostenibilità umana sulla Terra!
La Terra, Gaia per alcuni, ha risorse limitate e noi le stiamo sprecando. Continuiamo di questo passo e ci ritroveremo a masticare Soylent Green.
– Il Tecnarca
Un bel tacer non fu mai scritto…
L’ignoranza non perdona nessuno e personalmente non voglio vedere il pianeta devastato a causa dell’irrazionalità di questa o quella religione.
– Il Tecnarca
La sagra dell’apodittico…
Blablablabla…
Credete di avere tutte le risposte ma non è così.
Arrendetevi e abbracciate la modernità.
– Il Tecnarca
Per fortuna non abbiamo tutte le risposte, le cerchiamo in Qualcuno piu’ grande di noi.
E ci fidiamo di Lui perche’ ci ha creati e ci ama, ama anche te.
Ma vai a strafocarti la tua bistecca di seytan, va’
tecnarca, girati che ti facciamo assaggiare il bel tempo andato……
@ Tecnarca
Arrendetevi? Abbracciate la modernità?
Il Mondo Nuovo lo lascio a te e agli altri che si sono arresi.
Accidenti che brigata!
Che bello vedere che esistono famigli così!! Grazie Tempi! Gianni padre con Silvia di 12 figli