
Ripeto: quello “svuotacarceri” non svuota proprio nulla e rimanda in libertà i detenuti sbagliati. Fermatelo
Fermatevi, per carità! Il Parlamento sta per convertire in legge un decreto voluto dal governo con l’intento di alleggerire la situazione nelle carceri: non produrrà benefici negli istituti di pena, renderà ancora più precaria la sicurezza di tutti, costerà all’Erario molto più di quanto è necessario per costruire nuove carceri o assumere nuovi agenti.
Torniamo a parlarne, a distanza di 15 giorni, perché i danni che esso provocherà sembrano evidenti a chiunque, tranne a chi lo sta votando. Il decreto affronta il sovraffollamento non impedendo inutili e spesso ingiuste detenzioni cautelari, né intensificando i trasferimenti degli stranieri nei paesi di origine, e nemmeno assumendo personale per utilizzare i nuovi posti disponibili realizzati negli anni passati. Le vere cause dell’eccesso di popolazione penitenziaria sono ignorate.
La scelta operata è di rinunciare a una parte significativa della esecuzione della pena inflitta ai condannati in via definitiva che hanno ricevuto le sanzioni più elevate; dilatando a dismisura, come fa il decreto, le maglie della liberazione anticipata, si favoriscono i soggetti più pericolosi, a cominciare dai mafiosi. Che peraltro sono coloro che meno soffrono il sovraffollamento: le celle del 41 bis o dei circuiti speciali non hanno più di due-tre letti ciascuna.
L’incapacità di fronteggiare una questione grave con una adeguata azione di governo si traduce in un indulto a regime e senza eccezioni: quando, a breve, coloro che passeranno dal carcere duro alla libertà riprenderanno a fare quello di cui sono capaci, cioè i mafiosi, qualcuno si esibirà in discorsi roboanti, del tipo “lo Stato non abbassa la guardia”. Se questo “qualcuno” siede in Parlamento o al Consiglio dei ministri, chiedetegli l’alibi: dov’era e cosa faceva quando questo decreto è stato approvato?
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1 commento
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non esistono detenuti giusti e sbagliati (tranne ovviamente gli errori giudiziari). La pena deve essere scontata per intero. Questa follia di concedere regali e sconti alla feccia è un regalo alla delinquenza, che ne ride del buonismo.