Matteo Renzi, che come ogni leader politico è sempre molto attento ai sondaggi, farebbe bene a riflettere su quelli presentati ieri a Ballarò. I numeri presentati durante la trasmissione da Nando Pagnoncelli di Ipsos dicono che soltanto il 2 per cento degli italiani ritiene «urgente» una riforma sulle unioni civili, sulla quale, solo qualche giorno fa, il segretario del Pd aveva detto essere al centro della sua azione politica.
Ora, non è che noi pensiamo che un politico debba operare in base ai sondaggi, ma è certo che se solo il 2 per cento degli intervistati è dell’idea che una tale riforma sia «urgente», siamo certi che Renzi qualche domandina se la porrà. Non solo, al quesito sull’introduzione anche in Italia delle nozze gay, la maggioranza degli italiani si è detta contraria (49 per cento contro 41).
Un’altra delle leggi su cui Renzi si era detto disponibile a una rottamazione era quella sull’immigrazione. Anche qui, però, poche soddisfazioni per il sindaco fiorentino. Solo il 6 per cento la considera urgente.
Alla domanda poi di pronunciarsi sulle idee del vicepremier Angelino Alfano che ha dichiarato «non prioritarie» le proposte di Renzi su unioni civili e immigrazione, quasi il 60 per cento degli italiani si è detto d’accordo col ministro degli Interni. Solo un 27 per cento concorda con Renzi.
E cosa vogliono gli italiani? Qui il sondaggio mostra che gli abitanti del Belpaese ritengono come prioritari il taglio degli stipendi dei parlamentari (63%), il lavoro (61%), il taglio alle tasse (37%) e la riforma della legge elettorale (27%).