Dal 2004 al 2011 in Italia si è registrato un incremento esponenziale delle contestazioni contro opere di pubblica utilità e insediamenti industriali in costruzione o ancora in progetto: +74%. Timori sull’impatto ambientale delle infrastrutture, sono all’origine di fenomeni di protesta di carattere popolare (36%), politico (29%) o a carico di enti pubblici (23,6%). A rilevarlo è la VII edizione dell’Osservatorio Media Permanente Nimby Forum. Se a questi dati volessimo aggiungere le polemiche generiche al mondo della politica, riferibili anche solo agli ultimi due anni, potremmo tranquillamente pubblicare il libro degli “indignados”.
FESTA POPOLARE PER LA TANGENZIALE. In realtà basterebbe un “blob” con le notizie più in voga tra i mass media (stampa, tv e rete) per fare il pieno. Ma si tratterebbe della fotografia reale e onnicomprensiva del mondo della polis e della pubblica amministrazione? Nessuna eccezione alla regola? Oppure l’anomalia non fa notizia quando c’è di mezzo un’amministrazione virtuosa? A Casalmaggiore, in provincia di Cremona, quando la Regione Lombardia con l’assessore alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo ha inaugurato il nuovo tratto della tangenziale, non solo non si sono levate urla di protesta ma sindaco e cittadini hanno addirittura organizzato una festa popolare per salutare il giorno della liberazione dal traffico della strada che passava in mezzo al centro storico del comune di Montodine.
PROBLEMI REALI RISOLTI. Un problema che i residenti percepivano come irrisolto da almeno trent’anni. Così, l’apertura della tangenziale è stata salutata dai cittadini con salami nostrani e meloni di qualità, offerti in dono per tutti. Un esempio paradigmatico che spiega bene come la reazione dei cittadini non sia affatto preordinata sempre e comunque a un “no” pregiudiziale, per qualsiasi opera. A far la differenza, un metodo di lavoro, la capacità di far emergere le ragioni del sì che normalmente preferiscono il silenzio allo scampanio della festa. Regione Lombardia è riuscita nell’impresa. Si tratta di una pagina di un libro lungo diciassette anni. Problemi reali risolti che neppure la macchina del fango potrà cancellare.