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«La vita non è mai ciò che ci succede, ma il racconto che ne facciamo», ha scritto Massimo Gramellini in risposta alla lettera di un uomo in uno stato di confusione affettiva. Le Olimpiadi sono alle porte e per stare davvero al passo coi tempi dovrebbe essere aggiunta una disciplina acrobatica in cui siamo diventati eccellenti, “raccontarsela”.
Il pensiero, espresso in forma mentale o come discorso ad alta voce, trasforma la realtà. C’illudiamo che la trasformi. Magari si può rafforzare con un alfieriano «vòlli, e vòlli sèmpre, e fortissimaménte vòlli». Può essere emblematico il caso recente di una donna che ha organizzato il suo matrimonio per filo e per segno, mancava solo lo sposo. Fiori e ricevimento pronti, definita anche la cerimonia religiosa. È accaduto in Puglia, la donna è arrivata in chiesa vestita di bianco e il parroco si è trovato davanti lei sola. «Forse la sposa ha orchestrato l’intera cerimonia per esorcizzare l’amore non corrisposto dal suo “sposo”, anche...
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