Rcs guarda allo schermo

Di Bracalini Paolo
30 Novembre 2006

Una tv per Paolo Mieli? Da tempo Rcs studia per diventare il terzo polo televisivo in Italia e trasportare sullo schermo le news del Corriere e lo sport della Gazzetta. La sua quota in RaiSat (5 per cento, il restante 95 per cento appartiene a Rai) doveva servire a quello, a preparare lo sbarco nella tv digitale, ma la posizione è stata mantenuta senza rischiare avventure. Anche perché l’esperimento sfortunato di 24OreTv, la tv sul digitale terrestre lanciata dal quotidiano di Confindustria, mette in guardia sugli esiti incerti delle traduzioni dalla carta alla tv. Poi c’erano stati i contatti di Romiti con TelePiù e con Murdoch, ma si parla del 1999. Il primo passo è stato fatto invece solo nei giorni scorsi, con l’acquisizione da parte di Rcs media Group del 51 per cento di Digicast, titolare di quattro canali tematici su Sky. Cosa se ne farà? L’ad del gruppo Antonello Perricone non si è sbilanciato, spiegando che «entro due mesi lavoreremo per creare un dialogo tra carta stampata e tv per trovare nuove aree di sviluppo». Al momento le ipotesi più accreditate riguardano la nascita di canali tematici multipiattaforma (cioè non solo sul satellite ma contemporaneamente anche su web e/o digitale terrestre) ma non di news né di sport. In particolare la tv Rcs utilizzerà le formule già sperimentate con i suoi periodici, quindi probabilmente un canale femminile a target alto (stile Io Donna del Corriere della sera), un altro femminile ma più di gossip e intrattenimento, un canale dedicato alla casa (Brava Casa e Casa Amica, ma anche testate Segesta) e un altro alla famiglia sfruttando le risorse di Sfera editore (gruppo Rcs) e delle testate Insieme, Donna e mamma etc. Nel frattempo (a luglio) la Rcs ha chiuso un accordo con Microsoft per trasportare i contentuti video di Corriere.it e Gazzetta.it direttamente sulla tv attraverso un software sviluppato dalla casa di Bill Gates. Esperimenti verso un terzo polo tv da affidare all’attuale direttore Paolo Mieli, sempre più in bilico sulla poltrona di via Solferino.

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