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Lunedì Stati Uniti e Cina hanno annunciato un accordo per ridurre per 90 giorni i dazi che si erano imposti a vicenda. Gli Usa li abbasseranno dal 145 al 30%, la Cina dal 125 al 10%. In questo articolo, pubblicato nel numero di maggio di Tempi prima dell'accordo, si spiega perché la guerra commerciale spaventa entrambe le superpotenze.
I critici di Donald Trump sono soliti spiegare la guerra dei dazi scatenata dal presidente americano con il principio passato alla storia come “rasoio di Hanlon”: «Mai attribuire a malizia ciò che può benissimo essere spiegato dalla stupidità». Così liquidano la decisione del tycoon di imporre tariffe doganali tanto ai paesi alleati quanto ai nemici. Se dichiarazioni a effetto come quella pronunciata in campagna elettorale dal leader repubblicano («dazi è la parola più bella contenuta nel dizionario») sembrano confermare la teoria dei suoi detrattori, in realtà alla base del più grande stravolgimento dell’ordine internazionale dai tempi della dissoluzion...
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