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Venerdì scorso, il presidente del parlamento controllato al 100 per cento dal chavismo, Jorge Rodríguez, psichiatra dal profilo simile a quello di Radovan Karadžić, ha proclamato Nicolás Maduro presidente de facto, ovvero dittatore, del Venezuela. Maduro rimarrà quindi al comando del martoriato paese sudamericano fino al 2031.
Un paese in cui il 90 per cento della popolazione vive in condizioni di povertà. E dal quale, oltre agli otto milioni di persone che sono già emigrate secondo le stime conservatrici delle Nazioni Unite, altri cinque milioni di venezuelani hanno dichiarato di voler emigrare nei prossimi anni, a seguito della conferma del potere di Maduro.
"Venecuba" e le frodi di Maduro
Da ormai un decennio, gli oppositori del chavismo in Venezuela subiscono una persecuzione sistematica, anche grazie al sostegno di Cuba. Questa alleanza è ormai consolidata: già nel 2014, l’Economist parlava di un’unione autoritaria tra i due paesi, definendola come un nuovo e unico stato...
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