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«È difficile leggere molte di queste lettere senza lacrime, perché esse mostrano un così tenero, nobile e ardente amore per la Compagnia e la vocazione». Così si espresse Włodzimierz Ledóchowski, generale dei gesuiti negli anni bui dal 1915 al 1942, riguardo ai «molti volumi di lettere di coloro che chiedevano le missioni indiane» conservati negli archivi della Compagnia di Gesù. Trattasi delle epistole indipetae, ossia Indias petentes, letteralmente “domandanti le Indie”, che fin dal XVI secolo i membri della Compagnia hanno inviato ai superiori al fine di persuaderli a lasciarli partire per le missioni. Le “Indie” di cui si parla infatti sono da intendersi nella prospettiva degli uomini del Rinascimento: tutti quei territori ancora misteriosi che le grandi avventure transoceaniche stavano rivelando agli occhi d’Europa, nei quali non si era ancora sparsa la Buona Novella di Cristo. Una porzione di mondo immensa, dal Sud America fino alla Cina e al Giappone. Uno spazio che ne...
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