Quando cambiare conviene: Delio Rossi fa volare la Samp
In meno di tre mesi è riuscito a ribaltare la sua posizione, da mister scelto in corsa come rincalzo ad allenatore prenotato per la prossima stagione. In meno di tre mesi Delio Rossi è riuscito a superare la triste nomea che lo aveva reso celebre la scorsa stagione a Firenze per tornare ad essere il tecnico ordinato e combattivo che aveva stupito alla Lazio e al Palermo. La Sampdoria vola, batte 1-0 il Parma e inanella il sesto risultato utile consecutivo, cacciando ogni paura retrocessione paventata durante la gestione Ferrara. E i numeri dei doriani rendono merito alla grande ai metodi di Rossi: i 18 punti conquistati in 10 partite lanciano i liguri nella metà buona della classifica, le sole 3 reti subite parlano di una difesa da acciaio, meglio di qualsiasi altra squadra in A da quando il romagnolo è tecnico dei doriani (nello stesso periodo il Napoli ha preso 5 gol, la Juve 8, 12 il Milan).
GLI ALTRI ESONERI. Insomma l’influsso di Delio Rossi si vede eccome, e premia per una volta la scelta di chi cambia in corsa, mai come quest’anno poco convincente come soluzione. Basta guardare il fondo della classifica, dove soffrono squadre che, tra dimissioni ed esoneri, a sostituire gli allenatori alla fine hanno pagato dazio: in primis il Palermo, passato da 4 esoneri e ora tornato a Gasperini, richiamato nel disperato tentativo di tenere a galla i siciliani; poi il Pescara, che ieri ha esonerato Bergodi per affidare la squadra al tecnico delle giovanili Bucchi: la squadra soffre certo dei limiti di organico, ma fa specie pensare che Stroppa lasciò dopo aver conquistato 11 punti, 1 in più rispetto all’allenatore uscente ieri, che ha avuto pure una partita in più. E infine il Siena di Iachini, che ieri ha fallito il match decisivo per la salvezza contro l’Atalanta, vanificando lo sprint targato Emeghara messo in mostra nell’ultimo mese e mezzo.
UN CAMBIO RINFRESCA-GIOVANI. La Samp invece un cambio di rotta ce l’ha avuto, togliendosi anche la soddisfazione di vincere contro Juventus e Roma. Il merito è di Delio Rossi, bravo a ottimizzare il grande potenziale di una squadra giovane espresso solo in parte dalla guida Ferrara. Non che l’ex-juventino avesse fatto danni, ma il cambio di gestione ha fatto assaporare tutt’altra aria al gruppo, rinvigorito da un Icardi straripante, arroccato intorno ad una difesa dai nomi poco altisonanti (Gastaldello, Rossini, Costa e il portiere Romero) ma sempre sopra le righe e impreziosito da un centrocampo col futuro assicurato (Poli, Obiang, Krsticic). Così per Delio Rossi si parla già della prossima stagione: ieri alla domanda sul rinnovo ha preferito glissare, ma l’impressione è che se la squadra dovesse proseguire su questa rotta sarebbe un bene per tutti che il romagnolo sieda in panchina anche alla prossima stagione.
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