Programmazione tecnica e di comunicazione, solo così gli sport meno conosciuti trovano spazio. L’esempio del nostrol tennis

Di Andrea Annunziata
28 Febbraio 2014
I successi in rosa hanno fatto sì che la federazione puntasse anche a rialzare il livello del settore maschile con le stesse modalità. I frutti non sono tardati

La programmazione è importante in molteplici attività, nello sport è fondamentale. Lo abbiamo visto alle olimpiadi invernali da poco concluse, ma lo si può vedere nelle varie attività sportive che si svolgono durante l’anno, vincono le società sportive capaci di programmazione degli allenamenti e dello sviluppo del vivaio. Il tennis non è da meno delle altre discipline e la FIT (federazione italiana tennis) da anni è uscita da quel torpore che vedeva in Gaudenzi l’ultimo di una generazione di ottimi atleti capaci di avvicinare gli italiani alla terra rossa e alle racchette.

Negli ultimi otto anni la squadra femminile in Fed Cup per ben cinque volte è arrivata in finale, perdendone soltanto una. Una squadra che grazie all’impegno di giocatrici, tecnici e dirigenti ha trovato un’armonia tale da permettere una preparazione importante degli incontri ed un volano importante per tesseramenti al femminile e seguito sui campi da gioco. A livello tecnico si è arrivati ad avere quattro giocatrici di primissimo piano, capaci di vincere tutto nei tornei di doppio (prima la Pennetta con compagne differenti, poi il duo Errani – Vinci divenuto il numero assoluto delle classifiche WTA) e di incursioni in tornei prestigiosi nelle competizioni di singolo (si pensi, ad esempio, al Rolland Garros con Schiavone ed Errani in finale). Dietro di loro altre brave atlete come Karin Knapp e la giovanissima e talentuosa Camila Giorgi sono pronte a farsi strada, segno di un movimento in salute e in crescita costante.

I successi in rosa hanno fatto sì che la federazione puntasse anche a rialzare il livello del settore maschile con le stesse modalità. I frutti non sono tardati, ecco quindi arrivare in alto nelle classifiche Seppi ed in seguito Fognini che da quando ha più continuità può davvero puntare alla top 10 in classifica e a vincere tornei prestigiosi. Questa qualità permette anche al team azzurro di Davis cup di vincere contro avversari difficili e puntare a traguardi ambiziosi. Sia per quello che riguarda i risultati in campo che per quanto riguarda la crescita del movimento al maschile.

A chiosa di questo grande successo, l’idea forte di creare un canale televisivo dedicato al tennis ed ai tornei sparsi per il mondo. Contenitore ideale per la promozione dello sport tennistico attraverso i campioni più blasonati e vincenti, ma anche dei tennis club nazionali sparsi sul territorio oltre che delle partite delle nazionali di Davis e Fed cup che non trovano collocazione su altri canali.

Programmazione tecnica e di comunicazione, solo così gli sport meno conosciuti posso trovare spazio e aumentare l’interesse degli italiani, ampliando quella cultura sportiva che tanto manca in Italia.

@SporthinkEurope

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