
Prodi che riflette sul palo merita il pallone d’oro
Caro direttore, non era la destra che non era capace di “concertazione”? Con la sinistra al governo avrebbe dovuto cominciare un’epoca di olimpica concordia tra potere e cittadini. Mussi revoca la firma italiana contro la sperimentazione sugli embrioni facendo allibire gli alleati e mettendo in fibrillazione i cattolici di sinistra, Bersani riesce in meno di due settimane a portare a Roma più di seimila taxisti e la Turco avvia la sperimentazione della pillola Ru486 tanto da far sbottare perfino il mite don Benzi che dichiara: «Proprio un governo che ci ha promesso la pace inizia il suo lavoro con un atto di guerra nei confronti dei più deboli». Non c’è che dire come inizio. Jonesco, che di teatro dell’assurdo se ne intendeva avrebbe detto: «Che inenarrabile casino!» (titolo di una sua nota commedia).
Pippo Emmolo, Cusano Milanino
Però hanno un leader dalla testa fine e il piè veloce. Avete sentito come ha fillosofeggiato sulla vittoria italiana «per un palo»? Magari pensava alla sua vittoria «per un pelo». Magari non voleva sembrar scortese col suo amico Chirac. Una bella testa. Chissà se finisce come Zidane.
Egregio direttore, visto che il governo ha tanto a cuore le liberalizzazioni ed il risparmio dei cittadini, dopo la liberalizzazione delle licenze dei tassisti e dei farmaci da banco, cosa ne direbbe di liberalizzare anche la grande distribuzione consentendo anche ad altre catene che non siano la Coop lo “sbarco” a Genova?
Gianni Vigogna, via internet
E a Bologna, Firenze, Imola, Livorno ecc.
Politica fiscale a sostegno della famiglia del governo Berlusconi: non posso più dedurre mia moglie e i miei quattro figli perché ho un reddito lordo/annuo superiore ai 21.000 euro. Per consolarmi, il mio commercialista mi ha comunicato che tutte le spese veterinarie sostenute (ahimè, non ho né un cane, né un gatto, neppure un canarino) sono detraibili indipendentemente dal reddito. Penso che ogni commento sia superfluo, solo il terrore che se questo è stato fatto da chi doveva sostenerci non oso pensare cosa ci farà chi la famiglia la vuole demolire.
G. Battista Guizzetti, via internet
Non si lamenti, adesso stanno facendo solo un check nelle tasche del ceto medio. Poi arriverà la patrimoniale per l’elettore berlusconiano.
Caro direttore, quel che mi colpisce di più nell’affare di Abu Omar, del Sismi e del grande Renato Farina è che siamo giunti ad un livello preoccupante: siamo arrivati ad indagare chi cerca di difendere la nostra civiltà, a incolpare chi cerca di proteggere le nostre vite dai terroristi. Senza voler cadere in una deriva manichea, mi sembra che si stia facendo un po’ di confusione tra buoni e cattivi: in questo caso, i buoni le prendono e vengo indagati, i cattivi vengono difesi da magistrati ideologicamente impostati e chissà quanto preoccupati della patria e della sicurezza di tutti noi. Non mi interessa cosa abbia fatto precisamente Renato Farina. Non mi interessa se ha tradito la sua “deontologia professionale”. Se lui ha agito per il bene comune, per la nostra sicurezza, per la difesa della nostra civiltà, allora ha fatto bene. Checchè ne dica il magistrato Spataro… Grande Renato! Non mollare! Siamo tutti con te!
Francesco Magni, Brugherio (Mi)
Anche i giornalisti della pace di Monaco avevano una deontologia professionale. Pure il direttore dei forni crematori Eichmann ha dimostrato in tribunale che non aveva mai violato una legge, che non aveva mai preso un soldo in più del suo stipendio, che non aveva mai violato la sua deontologia professionale di impiegato statale.
Caro direttore, vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà a Renato Farina e a Claudio Antonelli. Riteniamo gravissimo quello che è successo, ma come al solito i soloni della libertà di stampa anche questa volta stanno zitti. Fosse successo non a Libero ma a Repubblica o al Corriere non si sarebbe parlato d’altro…
Pinuccia Chiari, Nova Milanese
(seguono altre 16 firme)
Il calciatore in maschera è Paulo César Wanchope Watson.
P.s. So di essere fuori tempo ma a me la copia di Tempi per posta (come ogni settimana) è arrivata solo oggi, che è mercoledì. Mi accontento, come premio di consolazione, di poter invitare Fred Perri a pranzo quando viene in Abruzzo (Fred, puoi scegliere: mare-pesce o montagna-tartufo. L’Abruzzo offre questo e altro… e c’è chi non coglie la magnificenza del creato!).
Fabio Capolla, via internet
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