Prima di chiamarlo “boiardo multiplo” è meglio che sappiate due o tre cose su Antonio Mastrapasqua
«Collezionista di poltrone», «pluripoltronato», «boiardo multiplo». Sono i soprannomi con cui Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, si è guadagnato la fama in Italia in pochi giorni. Riguardano i venticinque incarichi ricoperti da Mastrapasqua fra società private e pubbliche, fra cui la vicepresidenza di Equitalia e la presidenza di Idea Fimit, la maggiore società italiana di fondi immobiliari. L’opinione diffusa è che sotto a tutti questi incarichi dirigenziali e istituzionali ci sia qualcosa di losco. Più esecrabile dell’ipotesi che, da presidente dell’Ospedale Israelitico di Roma, abbia truffato lo Stato, attraverso la falsificazione di oltre 12 mila cartelle cliniche.
«L’UOVO DI MASTRAPASQUA». La vicenda giudiziaria, ancora in fase di indagine, è stata trattata dai media come un pretesto per prendere di mira Mastrapasqua. Il suo potere, non il suo portafoglio. Uno stipendio di un milione di euro non è un record per un dirigente pubblico che ricopre 25 incarichi fra consigli d’amministrazione, presidenze e vicepresidenze. Al di là di quanto sia razionale un sistema che permette a un Mastrapasqua di destreggiarsi fra tanti ruoli dirigenziali, le accuse mosse dai media sono perlopiù pretestuose. Per capirlo basta leggere il “buongiorno” di Massimo Gramellini che su La Stampa viene coerentemente titolato: “L’uovo di Mastrapasqua”. Uno sberleffo gratuito così scontato, così prevedibile e ingiustificato dal contenuto dell’articolo, che sottolinea la comica insignificanza delle accuse che l’autore di Fai bei sogni può rivolgere al presidente dell’Inps. Al massimo, il lettore può piangere sul destino dei 24 presidenti, vicepresidente e consiglieri d’amministrazione rimasti senza una poltrona a causa di Mastrapasqua. Poca cosa. Ciò che è interessante dell’articolo è quello che Gramellini non dice: che detenere multipli incarichi in varie aziende è consentito dalla legge. Da parecchio tempo. Quindi il problema è semmai della legge. Se fosse altrimenti ci sarebbe un’inchiesta. Ma l’inchiesta che riguarda Mastrapasqua c’entra con il numero di incarichi da lui ricoperti come l’uovo nell’articolo di Gramellini. Cioè niente.
UN MOSTRO? Gramellini non è il solo a cavalcare l’ondata di indignazione contro il manager di Stato Mastrapasqua. E se i media non attaccano lui, se la prendono con i suoi «compagni di merende», o con lady Mastrapasqua, che siccome è moglie di un «boiardo multiplo» (Repubblica) e lo imita, non può che chiamarsi «la signora delle venti poltrone» (sempre Repubblica). Mastrapasqua finora si è limitato a negare di essere un mostro. Ma è vero che non lo è? E quei 25 incarichi? Perché ne ha così tanti? Per due motivi, risponde chi ne parla bene: è bravo a tessere relazioni ed è bravo a fare il mestiere.
Il sito online Lettera43, spiega che certamente il suo merito è sapersi destreggiare fra i potenti (Mastrapasqua «stringe mani, brinda, chiacchiera e “vede gente”»), ma questa capacità non è in contraddizione con il fatto di «essere un prezioso esperto di tasse e previdenza che tutti vogliono alla propria corte». Ora tutti cercano di scaricarlo ma la presidenza dell’Inps, che ricopre dal 2008, l’ha ottenuta con il voto favorevole all’unanimità nelle commissioni Lavoro di Camera e Senato. Non era mai successo prima. Se lo meritava? Forse. Quel che è certo è, per esempio, che nel 2012 guadagnava meno di tutti gli altri manager di Stato. E che, altro esempio, le finanze dell’Ospedale Israelitico finito sotto inchiesta, per il quale Mastrapasqua lavora sin dal 2001, sono state risanate sotto la sua presidenza. E, ancora, che fu proprio Mastrapasqua a segnalare al ministro del Welfare, Elsa Fornero, che la sua riforma avrebbe generato il fenomeno degli esodati, come puntualmente è avvenuto. Così mostruoso, Mastrapasqua pare non essere. Se è mostruoso avere tanti incarichi, allora, perché attaccare Mastrapasqua, o sua moglie, e non la legge che lo consente?
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11 commenti
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Vi accanite su quello che vi da la stampa del momento, mastrapasqua è stato eletto all’unanimità, tutti sapevano, sapete che fine a fatto amato(30,000
€ di pensione al mese)è membro dela corte costituzionale , nessuno ne parla!!!!!!!!
Mastrapasqua dovrebbe restituire tutto quello che ingiustamente ha preso con le dovute sanzioni ed interessi, soltanto così altri non saranno tentati a fare le stesse cose.
beh …. certamente sbagliata la legge che consente questo pluripoltronamento ….. ma chi approfitta di un “vuoto normativo” è forse giustificabile? ….. perché a quanto leggo questo di normative ne mastica e non si può dire che “nel vuoto normativo” ci sia finito per caso. Ma l’autore dell’articolo si spinge ad ipotizzare che il suo lavoro l’ha sempre svolto con profitto ….. è questa affermazione che più di ogni altra mi infastidisce. Sarebbe come dire che MESSI si potrebbe tesserare in 10 squadre di calcio ……. ogni domenica sarebbe sempre messi, ma la tua squadra se ne avvantaggerebbe solo 1 domenica ogni 10 ……. a quel punto non sarebbe meglio avere un PIRLO tutte le domeniche? ….. e visto che alla fine di pubblico impiego trattasi, io penso che sarebbe DOVEROSO garantire la copertura dei posti di comando in MANIERA STABILE ….. sempre che siano poltroni funzionali al sistema e NON ACCESSORIE per garantire introiti agli amici degli amici.
Comunque le retribuzioni devono essere più equilibrate, mi sembra che nel passato vi era più moderazione rispetto a quello che oggi si vede.
Io da statale ho dovuto giurare fedeltà e di non avere altri incarichi, né lavori, né partecipazioni ad aziende private. Mastrapasqua non è uno statale? Se lo è perché io ero obbligato ad essere fedele allo Stato e lui no? Inoltre sarà anche poco il milione di euro che ‘guadagna’, ma in questi tempi è un vero insulto alla povertà che sta dilagando nel Paese. Insulto che è inammissibile. Se è così bravo di dimetta dagli incarichi (idem sua moglie che è pluri-occupata in tante altre aziende) e troverà certamente un privato che lo assume, facendo sicuramente un affare.
Io credo che in un paese come il nostro dove:
i dirigenti pubblici prendono 2-3 volte quello che percepiscono i pari colleghi Americani o dello stesso presidente degli Stati Uniti e di altri paesi, dove ci sono pensioni da 90.000 euri al mese, dove i magistrati e i politici si portano a casa stipendi da capogiro e dove una famiglia di 4 persone deve fare quadrare il bilancio con meno di 2.000 euri al mese e un pensionato con 516 euri.
In questo nostro paese occorra fare un pò di riequilibrio.
Anche senza cambiare la legge gli altri 24 incarichi si possono dare ad altri tra i quali sicuramente ci saranno anche i competenti come Mastropasqua.
Ennesimo e scontato, nel saper entrare nel merito, del tuttologo Amicone il quale aggiunge ora, alla sua già vasta esperienza, anche le sue competenze su come funzionano presidenze e consigli di amministrazione.
Gli incarchi che Mastrapasqua ricopre nei vari organi comportano, per esempio, di partecipare a delle riunioni, è sbagliato pensare che non a tutte poteva partecipare?. Solo con un software sofisticato poteva gestire riunioni e assemblee in modo che non coincidessero.
Da pensionato noto solo che con l’arrivo di Mastrapasqua all’Inps, come pensionati abbiamo perso:
Possibilità di consegnare all’Inps il 730 e quindi siamo costretti a consegnarlo ad un Caf, che di sicuro hanno ringraziato.
La consegna a domicilio del CUD e così altra visita al Caf, che come sopra ringraziano.
Piccolo ragionamento, se l’Inps non si deve occupare più di queste due incombenze, lo stipendio del nostro eroe è stato ridimensionato? Domande troppo difficili per il tuttologo Amicone capace solo di criticare quello che scrivono gli altri.
Se nel 2012, Mastropasqua avrebbe guadagnato come gli altri manager, probabilmente non avrebbe avuto bisogno di falsificare le cartelle. Questa presunta truffa, potrebbe essere considerata una integrazione per il mancato guadagno.
Perché non potresti essere stato tu a falsificarle? Dove sono le prove? Prima di accusare solo per sentito dire dovresti imparare a scrivere correttamente i congiuntivi…
Non ho capito perché Tempi lo deve difendere d’ufficio.
Non ho niente contro Mastrapasqua, ma può benissimo difendersi da solo.
Comunque, 25 incarichi come i suoi, di cui molti operativi, sono impossibili da gestire da un uomo solo.
Considerato che ha trovato il tempo di falsificare 12.000 cartelle cliniche, dimostra che 25 incarichi sono anche pochi!!!