Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Chiesa

Preti sposati, una svolta epocale. Per teologi di un’altra epoca

Il celibato sacerdotale ha tenuto banco al Sinodo amazzonico, ma è una discussione anni Settanta. Se per la vecchia generazione questa era «l'ultima chance», per la prossima invece la chance è Cristo

Chad C. Pecknold
03/11/2019 - 2:59
Chiesa
CondividiTwittaChattaInvia
Cardinali alla Messa di apertura della Conferenza episcopale tedesca

Per gentile concessione del Catholic Herald, proponiamo di seguito in una nostra traduzione un articolo di Chad C. Pecknold, docente di teologia alla Catholic University of America e firma di testate come New York Times, Wall Street Journal, National Review e First Things. Il testo è apparso originariamente martedì 29 ottobre nel sito internet del magazine cattolico britannico. La versione inglese è disponibile in questa pagina.

***

È ben noto che numerosi preti, religiosi, vescovi e teologi attendevano come conseguenza del Concilio Vaticano II un cambiamento nel magistero della Chiesa sulla contraccezione. Tale precisa speranza progressista si infranse però contro le dure verità dell’Humanae vitae di papa Paolo VI, che riaffermarono il magistero permanente della Chiesa. Tuttavia molti dimenticano che l’altra grande delusione per quei fautori anni Settanta dell'”aggiornamento” [in italiano nel testo originale, ndt] riguardò il celibato sacerdotale. “Ammorbidire” il magistero della Chiesa su matrimonio e moralità sessuale andava di pari passo con l’aspettativa che il celibato sacerdotale, come ebbe a predire Karl Rahner, non sarebbe sopravvissuto all’ingresso della Chiesa nella modernità.

LEGGI ANCHE:

Gallagher Ucraina Chiesa

Con l’Ucraina, per la diplomazia. La Chiesa e la guerra nelle parole di Gallagher

23 Maggio 2022
Zelensky, Merkel, Macron, Putin a Parigi nel 2019

La maledizione della dismisura che ci condanna alla guerra

22 Maggio 2022

Migliaia di preti furono ridotti allo stato laicale subito dopo il Concilio. I seminari e i monasteri furono abbondantemente svuotati, tanto nei numeri quanto nella santità. La carenza di preti fu in parte il risultato di un collasso della fede nel sacerdozio, nei sacramenti, nel sacrificio stesso della Messa. E con il passaggio dei preti allo stato laicale, la partecipazione dei laici divenne la chiave per sopperire al calo del sacerdozio. Per la gioia della satira profana, e di Martin Lutero, talvolta capitava perfino che i preti spretati sposassero ex suore.

Molti però non tornarono allo stato laicale. Molti uomini rimasero preti fedeli e continuarono a pensare che la loro esperienza del Concilio – più “evento” spirituale che dottrina – li chiamasse a mettersi all’opera per un cambiamento più profondo, epocale, tale che avrebbe potuto volerci la loro intera vita per vederlo realizzato. Non era appena la convinzione di uomini e donne ordinari al passo con lo zeitgeist [lo spirito del tempo, ndt]. Questo sentimento giunse fino ai vertici.

Nel 1970, un gruppo di teologi tra i più importanti della Germania scrisse alla conferenza episcopale nazionale, insistendo sul fatto che la riaffermazione del celibato sacerdotale da parte di papa Paolo VI nel 1967, nonostante tanta e tale pressione in senso opposto, semplicemente non bastava. Sostenevano che le gravi riserve del Pontefice riguardo all’ordinazione di uomini sposati (viri probati) non potessero mettere fine della discussione. Insistevano che la Chiesa dovrebbe essere abbastanza certa da potersi permettere un dibattito più aperto e più collegiale sul celibato sacerdotale.

I sottoscrittori, che per la fiducia dei vescovi tedeschi sono stati chiamati come teologi nella commissione per le questioni di fede e morale, si sentono personalmente in dovere di sottoporre ai vescovi tedeschi le seguenti considerazioni.

«Le nostre riflessioni concernono la necessità di un esame urgente e di uno sguardo dotato di discernimento nei confronti della norma del celibato della Chiesa latina per la Germania per tutta la Chiesa universale…

La Chiesa deve disporre di forze missionarie per l’offensiva, laddove ciò sia possibile. In ogni caso, la norma del celibato in vigore fino a oggi non può essere considerata il punto di riferimento assoluto delle riflessioni, al quale qualunque altra considerazione ecclesiale e pastorale debba essere conformata. Se a fronte delle [sue] “gravissime riserve” il Papa stesso evidentemente non rigetta l’idea dell’ordinazione di uomini anziani sposati (“viri probati”) a priori e come semplicemente fuori questione (dopotutto in alcuni casi è già praticata), allora si conferma che considerazioni nuove possono portare a una rivalutazione della norma e della pratica del celibato…

Non abbiamo precetti da dare ai vescovi tedeschi. Ma abbiamo il diritto e il dovere, in questa difficile situazione, in base al nostro ufficio di teologi e al nostro compito di consultori, di dire ai membri della Conferenza episcopale tedesca, con tutto il rispetto per le loro alte cariche e posizioni di responsabilità, che sulla questione del celibato essi debbono intraprendere una nuova iniziativa e non considerarsi dispensati per via della passata prassi della Chiesa né soltanto per le dichiarazioni del Papa».

La lettera era firmata da Joseph Ratzinger, Karl Rahner, Walter Kasper, Karl Lehman e molti altri teologi tedeschi meno noti. Tre di loro sono diventati cardinali, uno è diventato papa. Sebbene in seguito scriverà alcune tra le cose più belle sul celibato sacerdotale, è stato in effetti Benedetto XVI quello che ha fatto di più per allargare il numero dei preti sposati.

Perciò non dobbiamo pensare che la questione dei viri probati – tanto discussa nel recente Sinodo amazzonico – sia in qualche modo il frutto esclusivo del pontificato di papa Francesco. Come ha riportato George Weigel, uno dei vescovi brasiliani incaricati di delineare l’agenda del Sinodo amazzonico ha esclamato con fervore verso la fine del programma sinodale: «Questa è la nostra ultima occasione». In altri termini, questi uomini, molti dei quali riesumati dalla pensione, hanno vissuto le loro intere vite sperando in questa occasione.

Per gli esponenti di questa generazione dell’“evento” epocale, la sensazione dev’essere davvero di trovarsi sul punto di condurre il sacerdozio alla fine che avevano immaginato negli anni Settanta. Ma a quale fine sono arrivati loro? Questa “ultima chance” è anche un “ultimo respiro” per una generazione che ha vissuto sulla speranza del cambiamento epocale? È un ultimo respiro per quanti privilegiano il processo rispetto alla sostanza? È la fine di quella generazione di teologi che considerano l’esperienza umana un criterio molto al di sopra delle scritture e della tradizione? È la fine di una generazione per cui le esigenze del momento sovrastano la contemplazione delle verità eterne, che dedica più attenzione alle statue indigene che alla Beata Vergine Maria?

C’è un’altra generazione, forse per ora inferiore in numero, che vuole rimettere i paletti al loro posto. C’è una generazione che contempla la santa verginità di Cristo stesso, che vede non tanto una norma umana, quanto la superiorità del santo celibato come un sacrificio richiesto giustamente per la predicazione del sacrificio perfetto di Cristo. C’è una generazione siffatta che crede che sarà l’annuncio di Cristo crocifisso a produrre maggior raccolto. C’è una generazione così. Magari non a Roma, ma esiste. E non è al suo ultimo respiro.

Foto Ansa

Tags: Benedetto XVIcatholic heraldcelibatocelibato sacerdotaleGermaniakarl rahnerpaolo VIPapa Francescopreti sposatisinodoSinodo Amazzoniasinodo amazzonicoviri probatiwalter kasper
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Gallagher Ucraina Chiesa

Con l’Ucraina, per la diplomazia. La Chiesa e la guerra nelle parole di Gallagher

23 Maggio 2022
Zelensky, Merkel, Macron, Putin a Parigi nel 2019

La maledizione della dismisura che ci condanna alla guerra

22 Maggio 2022
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, insieme alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen

L’Unione Europea non vuole far entrare l’Ucraina nel club, ma non può dirlo

20 Maggio 2022
Lindner Germania

La guerra dimostra che l’orizzonte della Germania è la Germania

20 Maggio 2022

Dove sta andando l’Europa? E dove l’Italia?

20 Maggio 2022
Papa Francesco alla Consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore immacolato di Maria

La pace è un miracolo e non è da ingenui inginocchiarsi per chiederlo

16 Maggio 2022

Video

Don Luigi Giussani
Video

Don Giussani, mondo e missione – L’incontro con Camisasca e Alberti

Redazione
17 Maggio 2022

Altri video

Lettere al direttore

Lee Cheuk-yan all’ingresso del tribunale a Hong Kong

Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle

Emanuele Boffi
20 Maggio 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Il rischio di allargare il conflitto e il rublo che non crolla
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Eureka Street; Uno di noi; La morte viene per l’arcivescovo
    Miber
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    La sentenza sul doppio cognome esalta il feticcio della libera scelta
    Rodolfo Casadei

Foto

Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022
Foto

Avsi Run al Parco di Monza per sostenere i progetti dell’ong in Ucraina

27 Aprile 2022
Foto

“Vieni dietro a me” chiude le iniziative della mostra “Emilia Vergani. Saggia e ardente”

21 Aprile 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist