Prc, coerenza o opportunismo?

Di Fabio Cavallari
09 Maggio 2002
“A Varese il partito di Bertinotti mostra la propria schizofrenia”

Le elezioni di maggio rappresenteranno un importante appuntamento per la Provincia e per il Comune di Varese. Con tutta probabilità non emergeranno novità eclatanti ma non mancheranno spunti per riflessioni ed analisi. Lo schieramento di centrosinistra si potrà rallegrare per la ritrovata unità con Rifondazione alle Provinciali.

Discorso diverso per il Comune di Varese, dove il Prc presenterà un proprio candidato. In quest’apparente contraddizione si può evidenziare la schizofrenia del partito di Bertinotti. Mentre, con straordinaria coerenza, nella città giardino sfiderà i due poli con un proprio programma alternativo, per il rinnovo delle cariche provinciali lo stesso partito ha preferito l’unità con il centrosinistra. Ci vogliono forse raccontare i dirigenti varesini del Prc che la linea politica ulivista diverge da Comune a Provincia? O forse che per la Provincia il centrosinistra proporrà una politica d’alternativa in controtendenza con il continuismo espresso per il rinnovo comunale?

La verità è che Rifondazione in molte realtà è ormeggiata al burocratismo stagnante e conservatorista del vecchio Pci. Questi elementi hanno prodotto in questi anni il distacco con la propria base, la chiusura inspiegabile a realtà critiche presenti sul territorio. Oggi il Prc non sarebbe neppure in grado di raccogliere le firme per presentarsi autonomamente alle elezioni provinciali. L’alleanza con il centrosinistra non nasce dalla costruzione di programmi in grado di contrastare il centrodestra. La logica intrapresa risponde al nome di opportunismo. Il congresso nazionale aveva dato un’impostazione totalmente differente. Ma si sa qui nel profondo nord, spesso le logiche divergono, contrastano e differiscono dal resto del Paese. E l’astensionismo avanza.

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