Pif, ex Iena, ora anche regista, racconta storie su Mtv nel programma “Il Testimone“. In ogni puntata affronta un tema diverso, con sguardo più o meno oggettivo. L’episodio di martedì 20 maggio era incentrato sulle famiglie numerose, quelle famiglie, cioè, che hanno più di tre figli. «Avendo 41 anni, e ancora nessun figlio, mi sentivo già in colpa per principio», ha detto Pif nell’incipit dell’episodio.
PERCHE?? Il vj di Mtv ha incontrato tre famiglie, una del Nord, una del Centro e una del Sud, per vedere come si vive in nuclei così “affollati”. Perché lo fate? Perché siete così? Come fate a vivere così? Le risposte («Se Dio ha voluto darci sei figli, vuol dire che vanno bene sei figli») non sono sembrate convincere molto il conduttore. «Ho capito da subito che le famiglie numerose sono spesso molto religiose», ha detto a un certo punto. Ma una mamma lo ha prontamente corretto: «Sì, io sono cattolica e quindi aperta alla vita, ma ci sono anche famiglie laiche, non è detto». «Come programma ci saremmo anche fermati a due – ha spiegato un papà – ma con Dio non è che puoi fare programmi».
CONCETTO DI FAMIGLIA. «Perché?» ha continuato a chiedere Pif a ogni genitore incontrato nel suo viaggio. «Se hai conosciuto la gioia della vita – gli ha risposto uno -, non puoi che spendere la tua vita a dare la vita. Tutto oggi è contro la famiglia, avere una famiglia numerosa diventa una testimonianza, un martirio quasi. Pensa che nella nostra casa abbiamo anche dei bambini in affido e una ragazza madre».
«Venite guardati come strani?», ha chiesto Pif. «Un mio collega mi ha detto che non si devono fare più di due figli. Perché le auto sono da quattro posti, è la società che ti detta il numero di figli da fare». Le domande sono state le più varie, andando a toccare anche argomenti d’attualità: «Per famiglia non intendo due persone dello stesso sesso – ha detto un genitore -. Due persone così hanno una funzione sociale diversa rispetto a un padre e a una madre. L’ordine naturale non l’ho stabilito io, tanto meno potrà stabilirlo un legislatore. C’è chi dice che l’Impero romano cadde perché venne meno l’importanza della famiglia, c’è da rifletterci».
SETTE FEMMINE. A Roma, Pif ha incontrato i Greffi, famiglia con sette figlie femmine. Ha detto la sorella maggiore: «Quando ci hanno comunicato che aspettavano la settima sorella gli ho detto: “Ma non vi potevate fermare?”». È la madre a fornire la risposta: «Quello che il Signore ci dà, noi lo prendiamo». Anche uscire per prendere un gelato diventa un’impresa («e chissà che fatica partire per le vacanze», chiosa il conduttore). Ma, insomma, ha chiesto poi: ma non potevate usare il preservativo? «Se dici che sei aperto alla vita e poi introduci metodi alternativi, c’è un controsenso. La vita è un dono, non esiste accettare un dono o due, ma non di più. Ho dei colleghi che mi hanno detto che mettere al mondo un figlio oggi è una scelta troppo coraggiosa. La famiglia subisce attentati tutti i giorni, viene mistificata e viene considerata tale qualsiasi raggruppamento di persone, basta che sia accomunato dall’amore. Quello che formano un uomo e una donna sono un unicum, che non può essere smentito».
QUANTO GUADAGNI? Altra tappa, altra famiglia, i Leoni a Prato, ben dieci figli. «Tutti mi chiedono quanto guadagni, come se fosse quella la questione. E se viene a trovarci la tv poi compare la scritta in sovrimpressione “1200 euro al mese e dieci figli”». C’è tempo per un’ultima domanda di Pif: «Ma come fate?». «Come tutti», è stata la risposta. «Quello che ho capito – conclude Pif nell’ultima inquadratura – è che nelle famiglie numerose sono tutti più sereni. Se non altro perché non si è mai soli».