Perché (per ora) smettiamo di leggere gente come Saviano, Eco, Camilleri

Di Luigi Amicone
20 Ottobre 2012
Come fa a vincere l’informazione “dei puri e dell’anticorruzione” e ad arrivare l’epoca che l’ebrea Hannah Arendt chiama “l’epoca della banalità del male”?

Dice Milena Gabanelli al Corriere della Sera che «il nazismo è cominciato così». È vero. Ha ragione. Però non è cominciato, il nazismo, con un mancato emendamento al ddl anticorruzione che avrebbe dovuto coprire la libertà di diffamare senza pagare dazio, come vorrebbe la Gabanelli e lo showbiz dei puri e dell’anticorruzione. È cominciato, il nazismo, con l’informazione di Joseph Goebbels (Ministro della Propaganda del Terzo Reich dal 1933 al 1945) che si diede l’obiettivo e la libertà di diffamare e di perseguitare chiunque si opponesse al governo “dei puri e dell’anticorruzione”.

Ora, siccome all’epoca del nazismo in Germania c’è un certa comunità di individui, gli ebrei, che si distinguono per originalità culturale, intraprendenza, efficienza, laboriosità, fare politico e qualità professionali eccellenti in ogni ambito della società, ecco che, secondo l’informazione “dei puri e dell’anticorruzione”, gli ebrei devono essere raccontati nei giornali come dei corrotti e caricaturati nelle vignette dei videogiornali, come esseri dai volti deformi e ghignanti (ricorda qualcosa?). A questi esseri non si deve portare altro che sberleffo e disprezzo. Meritano odio e liquidazione.

Il mite nazismo italiano è cominciato così. Non come dice Milena Gabanelli con un mancato emendamento a un ddl anticorruzione in Senato. È cominciato, per parafrasare l’osservazione di Finkielkraut sull’incapacità dell’ideologia a pensare oltre lo schema binario dell’alternativa unica, col circuito mediatico-giudiziario che ripete ossessivamente solo due parole: “corruzione” (i politici, tutti i politici); la “vittime” (i cittadini, tutti i cittadini).

Finkielkraut dice che «la tendenza spontanea dell’ideologia è di dividere gli esseri umani in due categorie: da un lato coloro che agiscono, responsabili dei loro atti e quindi accusabili; dall’altro coloro che reagiscono, la causa dei loro atti rimane esterna a loro stessi e quindi sono innocenti. Essi godono dell’immunità del prefisso “re”. Essi re-agiscono e re-sistono». Anzi. «Resistono, resistono, resistono» (F.S. Borrelli, capo procuratore di Mani Pulite).

Come fa dunque a vincere l’informazione “dei puri e dell’anticorruzione” e ad arrivare l’epoca che l’ebrea Hannah Arendt chiama “l’epoca della banalità del male”? Vince e arriva col funzionario che obbedisce solo alle leggi di uno Stato. Con magistrati che interpretano la legalità come una “lotta” contro i corrotti. Con i giornalisti che sanno contare solo fino a due.

Vince grazie al crollo di una Repubblica (Weimar, 1919-1933), avvenuto sotto il peso di una grande crisi economica e a causa di una grande debolezza della politica. Vince e arriva, infine, grazie all’allineamento degli intellettuali (di destra e di sinistra) alla propaganda “dei puri e dell’anticorruzione”. Scrisse la sopravvissuta al nazismo: «Tra gli intellettuali l’allineamento – Gleichshaltung – era la regola. E non l’ho dimenticato». E così anche noi, per adesso, smettiamo di leggere intellettuali come Saviano, Eco, Camilleri… Così, tanto per cercare di collaborare a non perdere, un giorno, la libertà di dimenticarli.

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9 commenti

  1. maio

    Caro gmtubini, mi sa che l’ hai fatta fuori dal vaso.
    Il Rossi che citi è stato l’ unico Assessore alla sanità in Italia ad essere riuscito a tenere il bilancio della sua regione in parità.
    Lui, accortosi del dolo procurato da suoi sottoposti, ha avuto il coraggio di denunciarlo, tantè che lui ne è uscito completamente scagionato, mentre i colpevoli sono andati in galera.
    Rispondo alle tue domande: Rossi è del PD, ovviamente non ha rassegnato le dimissioni, la regione è la Toscana.
    Cuntent?
    PS Niente da dire su Camilleri, Eco e Saviano?

  2. gmtubini

    Sotto il naso del Sig. Enrico Rossi all’epoca assessore alla sanità (o come cavolo si chiama) della Regione Toscana, nella Asl 1 della medesima regione si palesò un buco di 200 milioni di euri.
    Dica il candidato:
    1) A quale partito appartiene il sig. Rossi: [pd] [idv] [sel] [udc] [pdl] [altri]
    2) Se il signor Rossi ha rassegnato le dimissioni in conseguenza allo smacco subito per l’omesso controllo dei conti del servizio sanitario regionale: [si] [no] [maddeché]
    3) Cosa fa attualmente il sig. Rossi: [avvocato penalista] [novizio nel monastero di Vallombrosa] [badessa in un convento di clausura nel senese] [presidente della regione Toscana]

  3. Enrico

    Leggere certi commenti è come leggere Repubblica. Hanno già stampato le sentenze e trovato i mandanti. Monotono.

    Uno vende l’anima alle ‘ndrine (un giorno sapremo perchè l’ha fatto) e la colpa è del suo capo responsabile.
    Se usiamo lo stesso “criterio”…vediamo…

    PAPA BENEDETTO SI DEVE DIMETTERE, come minimo.

    cacchio, si teneva in casa uno che rubava assegni e documenti che poi vendeva (ah no, lo faceva gratis lui) allo scriba Nuzzi che, sempre senza trarne vantaggi personali, li pubblicava per la letizia degli ottimati.
    Sua Santità ha pure “confessato” di aver nutrito stima e affetto per il malandrino. Come non bastasse la velina porpora dice che sta pensando a una spece di amnistia.
    Roba de matt. Al muro, al muro.

    1. david

      Caro Enrico, un conto è essere maggiordomo o segretario che ruba documenti segreti e li regala alla stampa. Un altro conto è essere assessore alla casa, decidere come spendere soldi di tutti i lombardi per pagare gli esponenti della ndrangheta e fare avere lavori a cooperative e a ditte sempre in mano alla ‘ndrangheta (cooperative e ditte su cui Formigoni per lo meno non ha mai fatto controlli, lui che si vantava di riuscire ad evitare che la ndrangheta si infiltrasse in Regione.

      1. Charlie

        Il commissario di polizia c’è.
        Si chiama Tonino Che c’azzecca, che però ha un sogno irrealizzato: fare il politico.

        Non Roberto Formigoni.
        Che non s’è mai sognato di fare il commissario di polizia.

        Anche perché devi stare attento a muoverti con la storia della privacy.

    2. pikassopablo

      se il capo fa il presidente della regione lombardia e si ritrova una decina tra assessori arrestati e sotto inchiesta, secondo lei qualche responsabilità politica c’è??? siete proprio alla frutta

  4. maio

    Scusate, non vorrei ricordare male.
    Camilleri è per caso quello scrittore di gialli popolari che tanto piacciono anche alle mie amiche cattoliche e di CL? Bisogna dir loro di non leggerlo più ? E perché???
    Eco è per caso quello che viene considerato internazionalmente il più grande scrittore Italiano degli ultimi 20 anni? Io ho letto e tengo in casa un paio dei suoi libri. Che faccio, li butto e poi vado a confessarmi?
    Saviano è per caso quel giovane scrittore che ha avuto il coraggio di parlare della camorra, non come una cosa astratta, ma facendo nomi e cognomi? La scorta che gli è stata assegnata è uno status-symbol?
    E’ per caso quello che più di un anno fa aveva detto che le mafie erano ormai entrate nella celeste Lombardia ed era stato attaccato e sbeffeggiato da quei giornali e telegiornali campioni di obiettività come Il Giornale, Libero, Tempi, TG4.

    Fare un pò di mea culpa e chiedere scusa , per una volta, alle persone denigrate ed ai vostri lettori turlupinati, no???
    Amicone, se ci sei, batti un colpo!

    1. david

      Caro Maio, l’Amicone non batterà.
      E’ impegnato compilare le liste di proscrizione dei ciellini che non amano più Formigoni. Lui ha detto che vuole i nomi e cognomi dei “traditori” e ora in questo pezzo ci ha ricordato che il nazismo è cominciato con l’informazione di Goebbels che si diede l’obiettivo e la libertà di diffamare e di perseguitare chiunque si opponesse al governo “dei puri e dell’anticorruzione”. Quasi quasi sembrano le stesse azioni compiute dai redattori di Tempi e dai ciellini che scrivono i post nei confronti di chi dissente dalle idee ridicole di Amicone & company.
      E tra queste ideone merita che io copi quella di quest’articolo: “incapacità dell’ideologia a pensare oltre lo schema binario dell’alternativa unica, col circuito mediatico-giudiziario che ripete ossessivamente solo due parole: “corruzione” (i politici, tutti i politici); le “vittime” (i cittadini, tutti i cittadini)”.
      Traduzione: ‘Amicone voleva che Formigoni al potere anche con assessori corrotti e/o collusi e con consulenti che operavano in maniera poco trasparente.

  5. pikassopablo

    persa ogni argomentazione legata alla realtà (perchè la realtà, ovvero l’accadimento dei fatti oggi, vi sta dando torto marcio) non vi rimane che “spegnere” l’altro:siete alla frutta

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