Perché hanno affidato la bambina alla coppia gay senza prima verificare altre possibilità previste per legge?
Il procuratore capo di Bologna, Ugo Pastore, ha spiegato a una radio locale, perché la Procura non era d’accordo sull’affidamento di una bambina di tre anni a una coppia di omosessuali. Pastore ha spiegato esserci un problema di «trasparenza». L’affidamento, ha detto, è stato deciso senza che si percorressero, prima, tutte le possibilità stabilite dalla legge. La norma, infatti «prevede che venga data la priorità alle coppie con figli» e «se non risultano coppie con figli idonee, bisogna che tutto questo venga motivato».
La questione dell’orientamento sessuale della coppia gay, non è al centro delle proteste della Procura. Anche se, fa notare Il Resto del Carlino, i due per potere ottenere in affido la bambina, non sono stati considerati come coppia ma come singoli individui (ai single, infatti, è consentito l’affidamento). «Se la legge – è il ragionamento dei giudici – lo consente ad un singolo individuo, lo consente anche a due, se ritenuti idonei. Nell’atto esteso dal presidente del tribunale per i Minorenni dell’Emilia-Romagna Spadaro e dal giudice Mirko Stifano, si è valutato anche che la bimba aveva avuto finora riferimenti praticamente solo femminili e che l’esperienza con una coppia maschile potesse portare un riequilibrio». Riequilibrio?
Ora bisognerà vedere se la Procura farà appello. Su questo, Pastore è stato vago: «Adesso abbiamo una valutazione da parte del tribunale che ci dice che la relazione stabilita dalla bambina con queste persone è una relazione che chiaramente è positiva. Quindi questo in qualche modo giustifica il fatto che rimanga lì, anche perché l’eventuale, possibile, affidamento ad altri potrebbe non essere positivo».
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4 commenti
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Decisione pedofila.
VERGOGNA.
ecco da dove spunta il famoso nick-name RIEQUILIBRIO! dalla follia di due giudici squilibrati!
Ormai abbiamo intrapreso una china sempre più pericolosa……ed i freni ormai sono rotti….a buon intenditor…..
No, non sono rotti, non li abbiamo ancora usati.