Contenuto riservato agli abbonati
Il presidente cinese Xi Jinping con il suo omologo russo e alleato Vladimir Putin (foto Ansa)
Su Formiche Alessandro Aresu dice: «Pechino ha mostrato di avere più carte; una volta che entriamo in una logica di “chi arretra per primo”, ad arretrare per primo è stato Trump. Le cose stanno così. La Cina come sempre ha vari problemi, ha le difficoltà economiche strutturali che conosciamo tutti, e di cui si parla da anni, ha bisogno del mercato statunitense e del mercato europeo, ma la capacità manifatturiera cinese e la capacità di industrie di base rappresenta un elefante nella stanza troppo grande per portare a una reale separazione in questa fase. Poi c’è la capacità tattica di Pechino. Durante la prima amministrazione Trump, la Cina è stata sorpresa dall’atteggiamento del presidente. Come spesso accade, il Partito comunista cinese ha saputo imparare dall’esperienza e stavolta si è preparato con grande attenzione».
L’analisi di Aresu su Formiche è convincente: Donald Trump ha tentato un...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno