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Squalo chi legge

Le verità nascoste di un pluriomicida

Di Ubaldo Casotto
15 Giugno 2025
“L’avversario”, il libro scritto da Emmanuel Carrère su e con Jean-Claude Romand, il falso medico francese che un giorno del 1993 decise di uccidere moglie, figli e genitori. «Un uomo spinto agli estremi da forze che non controlla»
Una foto segnaletica di Jean-Claude Romand, l’uomo al centro de L’avversario di Emmanuel Carrère
Una foto segnaletica di Jean-Claude Romand, l’uomo al centro de L’avversario di Emmanuel Carrère

«Dal male che ci affascina il corpo stanco libera», recita un inno della compieta, quella preghiera serale in cui, subito dopo la confessione dei peccati del giorno, con grande realismo la Chiesa ci rende coscienti di due realtà: il male ci affascina, il male ci stanca. Ci affascina perché scimmiotta il bene. Ci stanca perché ci costringe alla menzogna. Adolfo Ceretti, criminologo docente all’Università di Milano-Bicocca che passa il suo tempo tra l’Italia e il Brasile a intervistare assassini, riscontra che mentono tutti. Dall’alto (o dal basso?) della sua esperienza ha detto: «La menzogna serve a schermare ciò che di più profondo e vero c’è nella nostra anima». «Nostra», non solo quella degli assassini.
L’avversario è un libro di Emmanuel Carrère che documenta, con una storia vera in cui lo scrittore ha voluto coinvolgersi, questa verità: mentiamo per nascondere chi siamo. E non siamo solo i gesti che facciamo, anche chi uccide non è “solo” un omicida.
La strage e le lettere con Carr...

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