Pd, via alla segreteria. Renzi: «Per fare davvero le riforme non temo di incontrare Berlusconi»

Di Chiara Rizzo
16 Gennaio 2014
In corso la segreteria dei democratici, in cui si parla di legge elettorale, piano per il lavoro e governo. Renzi ha avviato incontri con Berlusconi, c'è l'ipotesi di un accordo con Fi sul modello spagnolo

Sarà dopo la direzione del Pd che si è riunita oggi dalle 16, che si chiariranno molti nodi politici, a cominciare da quello della legge elettorale e di una possibile trattativa Renzi-Berlusconi da chiudere entro domenica 19. Il segretario democratico ha iniziato l’assemblea Pd con un monito: «Nell’ultimo periodo sulle riforme è un elenco di fallimenti: nessuna riforma elettorale, è saltata l’ipotesi di una grande riforma istituzionale fermata alla quarta lettura. Da qualche anno sul tema delle riforme abbondano i ministri, scarseggiano i risultati. Il Pd si gioca la faccia». Renzi ha quindi proseguito parlando anche del piano del lavoro e dei rapporti con il Governo: insieme alla riforma elettorale, sono queste le tre priorità del partito.

INTESA SUL MODELLO SPAGNOLO? Secondo le indiscrezioni già trapelate, Renzi avrebbe avviato un dialogo con Denis Verdini, quest’ultimo per conto del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Un accordo si potrebbe stringere tra Pd e Fi sul modello spagnolo, un sistema elettorale che facilita i grandi partiti: si parla anche di due correttivi, circoscrizioni più ampie nelle aree metropolitane e un premio di maggioranza tra il 15 e il 20 per cento. Su questo modello elettorale, però, non ci sarebbe l’accordo del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, che già invece si era espresso positivamente su una delle altre tre ipotesi sul tappeto, la legge elettorale che riprendeva il sistema ora usato per eleggere i sindaci. Ma anche nel Pd c’è un’ala del partito che non vede di buon occhio affatto un’intesa con Berlusconi: i cuperliani da ore ammoniscono il segretario che «Berlusconi è un evasore, Renzi non lo incontri». Ma Renzi in segreteria ha subito replicato: «È chiaro che mi metto a parlare con tutti, ho parlato anche con Crosetto e i Fratelli d’Italia, e sono disposto a parlare anche con il Movimento cinque stelle. Perché l’obiettivo del Pd è un modello che duri 20 anni, e se si riesce a mettere insieme il pacchetto “riforma elettorale – riforma titolo V della Costituzione – riforma del Senato” è chiaro che parlo con Forza Italia, altroché. Il punto è se il Pd intenda invece usare la legge elettorale strumentalmente per far cadere il governo».

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