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Parole perse / Moralità, il nostro “potere sovrannaturale” di fare il male. E di ristabilire il bene

Di Pier Paolo Bellini
03 Settembre 2024
È uno scomodo privilegio che ci separa dal mondo naturale, il primo maldestro contributo (secondo le prime pagine della Genesi) che noi, uomini e donne, abbiamo portato nel creato
Rembrandt moralità adamo ed eva
Rembrandt van Rijn, Adamo ed Eva, 1638 (particolare)


Capita a lezione di arrivare a un limite accademicamente invalicabile, che però, in qualche modo, deve essere valicato o almeno segnalato. Allora avviso gli studenti. «Ragazzi, abbiamo parlato di comunicazione, di educazione, di creatività, di cultura… Vi sarete accorti che, da qualunque prospettiva affrontiamo i problemi della nostra ricerca, ogni volta arriviamo a una questione di fondo che non è compito mio affrontare, ma è un dovere segnalarvi: da qui in poi comincia un campo sul quale ciascuno deve e dovrà prendere posizione, un campo scomodo, totalmente affidato a ognuno di noi, che si chiama “moralità”».
Tutte le volte che nomino la parolina, guardo i loro volti e noto l’imbarazzo tipico del gatto che cammina sulle pozzanghere. «La comunicazione può adescare, l’educazione può fare danni, la creatività può produrre strumenti devastanti e la cultura può manipolare la realtà: insomma, impariamo cose che possono fare “male”».

Una capacità di ...

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