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Parlino pure del Matteotti morto, guai a ricordare quel che pensava da vivo

Di Berlicche
02 Luglio 2024
Di questo vero antitotalitario tutti conoscono solo l’icona che ne è stata dipinta dopo l’omicidio. Funiciello riesuma la sua opposizione in vita tanto al fascismo quanto al comunismo
Giacomo Matteotti
Giacomo Matteotti (al centro della foto) nel 1924 (foto Ansa)

Mio caro Malacoda, la tua disattenzione fa danni. Capisco che non si può controllare tutto, ma ci sono priorità che non ammettono deroghe. Quest’anno ricorrono gli ottant’anni della nascita della Dc, i settanta della morte di Alcide De Gasperi e il centenario dell’assassinio per mano fascista di Giacomo Matteotti. Delle tre ricorrenze la prima è passata quasi inosservata, sul primo presidente del Consiglio dell’Italia repubblicana è uscito un solo libro, sul leader socialista ne sono usciti una ventina, uno dei quali però non sarebbe dovuto arrivare in libreria, e qui sta la tua culpa in vigilando.
Oddio, anche il libro di Antonio Polito su De Gasperi ce lo si poteva risparmiare: dipinge – purtroppo con molte pezze d’appoggio – lo statista democristiano come un padre della patria, un riformatore che ha saputo collocare l’Italia, pur sconfitta, dalla parte giusta della storia, un cattolico obbediente che su una questione politica decisiva ha saputo tener testa al Papa, il faut...

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