«Tante volte siamo controllori della fede, invece di diventare facilitatori della fede della gente». Così ha affermato papa Francesco stamattina durante la Messa a Santa Marta. Il Vangelo del giorno parla di Gesù che rimprovera i discepoli che vogliono allontanare i bambini che la gente porta al Signore perché li benedica. «Gesù li abbraccia, li baciava, li toccava, tutti – dice papa Bergoglio – Ma si stancava tanto e i discepoli volevano impedirlo. (…) Ma Lui li rimprovera perché il popolo di Dio sempre si avvicina per chiedere qualcosa a Gesù: alcune volte è un po’ insistente in questo. Ma è l’insistenza di chi che crede».
Il Papa parla poi della fede, che noi dobbiamo «aiutare a far crescere»: «Ricordo una volta, uscendo nella città di Salta, la Festa patronale, c’era una signora umile che chiedeva a un prete la benedizione. Il sacerdote le diceva: “Bene, ma signora lei è stata alla Messa!” e le ha spiegato tutta la teologia della benedizione nella Messa. Lo ha fatto bene … “Ah, grazie padre; sì padre”, diceva la signora. Quando il prete se ne è andato, la signora si rivolge ad un altro prete: “Mi dia la benedizione!”. E tutte queste parole non sono entrate, perché lei aveva un’altra necessità: la necessità di essere toccata dal Signore. Quella è la fede che troviamo sempre e questa fede la suscita lo Spirito Santo. Noi dobbiamo facilitarla, farla crescere, aiutarla a crescere».
Poi fa un altro esempio, mettendo in guardia i cristiani dall’essere «controllori della fede»: «Pensate a una ragazza madre, che va in chiesa, in parrocchia e al segretario: “Voglio battezzare il bambino”. E poi questo cristiano, questa cristiana le dice: “No, tu non puoi perché non sei sposata!”. Ma guardi, che questa ragazza che ha avuto il coraggio di portare avanti la sua gravidanza e non rinviare suo figlio al mittente, cosa trova? Una porta chiusa! Questo non è un buon zelo! Allontana dal Signore! Non apre le porte! E così quando noi siamo su questa strada, in questo atteggiamento, noi non facciamo bene alle persone, alla gente, al Popolo di Dio. Ma Gesù ha istituito sette Sacramenti e noi con questo atteggiamento istituiamo l’ottavo: il sacramento della dogana pastorale!».
Infine papa Bergoglio conclude: «Pensiamo oggi a Gesù, che sempre vuole che tutti ci avviciniamo a Lui; pensiamo al Santo Popolo di Dio, un popolo semplice, che vuole avvicinarsi a Gesù; e pensiamo a tanti cristiani di buona volontà che sbagliano e che invece di aprire una porta la chiudono (…) E chiediamo al Signore che tutti quelli che si avvicinano alla Chiesa trovino le porte aperte, aperte per incontrare questo amore di Gesù. Chiediamo questa grazia».