Papa Francesco: «Il nostro Dio è sempre nuovo. È il Dio delle sorprese»
Papa Francesco, questa mattina nell’omelia alla Messa a casa Santa Marta, ha parlato delle «sorprese di Dio». Commentando le letture, il Pontefice ha fatto notare come spesso Gesù inviti invano i dottori e i sapienti a leggere i segni dei tempi. Ma loro non comprendevano. «Perché non capivano?», ha chiesto Bergoglio. «Prima di tutto, perché erano chiusi. Erano chiusi nel loro sistema, avevano sistemato la legge benissimo, un capolavoro. Era tutto sistemato». Invece, Cristo diceva “cose nuove”, invitava ad «andare con i peccatori» e a «mangiare con i pubblicani». Perché il nostro Dio, ha affermato papa Francesco, non è solo quello della legge, ma anche quello «delle sorprese». «Dio è sempre nuovo», ha proseguito il Papa. «E loro non capivano e si chiudevano in quel sistema fatto con tanta buona volontà e chiedevano a Gesù: “Ma, fai un segno!”. E non capivano i tanti segni che faceva Gesù e che indicavano che il tempo era maturo. Chiusura! Secondo, avevano dimenticato che loro erano un popolo in cammino. In cammino! E quando ci si incammina, quando uno è in cammino, sempre trova cose nuove, cose che non conosceva».
SONO APERTO A DIO? Il segno che Dio dà al suo popolo in cammino è quello «di Giona», cioè «il segno della Resurrezione, della Gloria, di quella escatologia verso la quale andiamo in cammino». Invece, i sapienti non avevano compreso che «la legge che loro custodivano e amavano» era in preparazione dell’avvento di Cristo. «Se la legge non porta a Gesù Cristo non ci avvicina a Gesù Cristo, è morta. E per questo Gesù li rimprovera di essere chiusi, di non essere capaci di conoscere i segni dei tempi, di non essere aperti al Dio delle sorprese. E questo deve farci pensare: io sono attaccato alle mie cose, alle mie idee, chiuso? O sono aperto al Dio delle sorprese? Io sono capace di capire i segni dei tempi ed essere fedele alla voce del Signore che si manifesta in essi? Possiamo farci oggi queste domande e chiedere al Signore un cuore che ami la legge, perché la legge è di Dio; che ami anche le sorprese di Dio e che sappia che questa legge santa non è fine a se stessa».
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5 commenti
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oh Mirella. Non so se fai parte dei dotti e sapienti, certo dei “chiusi”.
E per quale motivo una persona che non condivide le parole del Papa sarebbe “chiusa”? Essere chiusi è tutta un’altra cosa, non c’entra niente col trovarsi d’accordo o no con quanto sostiene un altro, anche se è il rappresentante di una religione. Allora, siccome io non sono d’accordo con i folli integralisti islamici che stanno uccidendo chi non è dei loro, sarei una persona “chiusa”?
bla bla bla
ma possibile che non si rendono conto che questo papa parla parla parla
parole vuote senza senso
ciacole ciacole ciacole
Ha proprio ragione, Signora Mirella. Io glielo dico da non credente, ma ho potuto constatare che molti credenti la pensano come Lei.
Parabola del seminatore:
La versione del Vangelo secondo Marco,4:
« 1 Gesù si mise di nuovo a insegnare presso il mare. Una gran folla si radunò intorno a lui. Perciò egli, montato su una barca, vi sedette stando in mare, mentre tutta la folla era a terra sulla riva. 2 Egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nel suo insegnamento:
3 «Ascoltate: il seminatore uscì a seminare. 4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono. 5 Un’altra cadde in un suolo roccioso dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; 6 ma quando il sole si levò, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì. 7 Un’altra cadde fra le spine; le spine crebbero e la soffocarono, ed essa non fece frutto. 8 Altre parti caddero nella buona terra; portarono frutto, che venne su e crebbe, e giunsero a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno». 9 Poi disse: «Chi ha orecchi per udire oda». 10 Quando egli fu solo, quelli che gli stavano intorno con i dodici lo interrogarono sulle parabole. 11 Egli disse loro: «A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a quelli che sono di fuori, tutto viene esposto in parabole, affinché: 12 “Vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non comprendano; affinché non si convertano, e i peccati non siano loro perdonati”». 13 Poi disse loro: «Non capite questa parabola? Come comprenderete tutte le altre parabole? 14 Il seminatore semina la parola. 15 Quelli che sono lungo la strada, sono coloro nei quali è seminata la parola; e quando l’hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata in loro. 16 E così quelli che ricevono il seme in luoghi rocciosi sono coloro che, quando odono la parola, la ricevono subito con gioia; 17 ma non hanno in sé radice e sono di corta durata; poi, quando vengono tribolazione e persecuzione a causa della parola, sono subito sviati. 18 E altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine; cioè coloro che hanno udito la parola; 19 poi gli impegni mondani, l’inganno delle ricchezze, l’avidità delle altre cose, penetrati in loro, soffocano la parola, che così riesce infruttuosa. 20 Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra sono coloro che odono la parola e l’accolgono e fruttano il trenta, il sessanta e il cento per uno». »
Per molti invece ogni parola del Papa Franceso è un mare di conforto, di saggezza cristiana, di speranza, di forza…ma non per merito nostro, ma per la grazia di Dio misericordioso, e questa grazia bisogna chiederla ogni giorno al Signore, perché umanamente siamo soltanto capaci di udire:bla bla bla.
Dio ti benedica.