Papa Francesco, nell’Angelus di questa mattina, si è soffermato sulle pagine del Vangelo che narrano l’episodio delle tentazioni e che aprono oggi la Quaresima: i 40 giorni che Gesù trascorse nel deserto spinto dallo Spirito Santo ad affrontare Satana prima di iniziare la sua missione. «Il tentatore cerca di distogliere Gesù dal progetto del Padre, per fargli prendere strada facile, di successo, di potenza. Il duello tra Gesù e Satana avviene a colpi di citazioni della sacra scrittura».
«NON DIALOGHIAMO CON SATANA». Il Santo Padre ha ricordato i vantaggi che il demonio proponeva a Cristo durante quel dialogo: il benessere economico (indicato dalla possibilità di trasformare le pietre in pane), lo stile spettacolare e miracolistico (espresso dall’immagine di buttarsi giù dal tempio di Gerusalemme per farsi salvare dagli angeli), e infine la sicurezza di potere e dominio, promessi in cambio di un atto di adorazione a Satana: «Anche noi conosciamo bene queste tentazioni: Gesù le respinge ciecamente, con la ferma volontà di seguire la via del padre senza compromesso col peccato o la logica del mondo». Il richiamo di Papa Francesco è quello di seguire lo stile di Gesù, che «non dialoga con Satana come aveva fatto Eva nel Paradiso terrestre. Gesù sa bene che con Satana non si può dialogare perché è tanto astuto».
«NON DI SOLO PANE VIVE L’UOMO». La scelta del figlio del Padre è quella di «rifugiarsi nella parola di Dio e rispondere con la forza di questa parola. Ricordiamoci di questo nel momento della tentazione, delle nostre tentazioni». Anche perché raccontandoci di Gesù nel deserto «il Signore ci ricorda anzitutto che non di solo di pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio, e questo ci dà forza e ci sostiene contro la mentalità mondana che abbassa l’uomo a suoi desideri primari», perdendo così la fame di ciò che è bello e vero, «la fame di Dio e del suo amore».
«DISFARCI DI IDOLI E COSE VANE». L’invito del Papa è stato quello di seguire la parola di Dio e «disfarci da idoli e cose vane, costruire la nostra vita sull’essenziale». Il suo augurio, chiudendo il messaggio prima dell’Angelus, è stato quello che la Quaresima diventi occasione propizia per tutti per intraprendere un cammino di conversione, «confrontandoci sinceramente con questa pagina del Vangelo. Rinnoviamo le promesse nel Vangelo, rinunciamo a Satana e a tutte le sue opere e seduzioni, per camminare sui sentieri di Dio e giungere a Pasqua nella gioia dello Spirito Santo».