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Nella piazza degli Ostaggi, nel centro di Tel Aviv, hanno ricostruito un tratto dell’orrore. Settanta metri di tunnel, un minuscolo quanto spaventoso esempio dei chilometri di cunicoli scavati sotto il suolo di Gaza. Dove si nascondono i terroristi, dove sono stati portati gli ostaggi catturati il 7 ottobre dello scorso anno. Dove ragazze sono state stuprate, bambini uccisi, uomini torturati. Dove ancora Hamas tiene i prigionieri, decine, nessuno sa dire quanti, e ogni settimana i militari israeliani che si addentrano nelle strette gallerie trovano i corpi di rapiti assassinati, e conservati perché anche i morti qui sono merce di scambio.
Gli ultimi filmati postati da Hamas sui social mostrano due giovani militari implorare il governo perché tratti per il loro rilascio. Appelli disperati e tutti uguali, sembrano leggere un copione.
Il massacro, il rapimento, il buio
Norberto Louis Har quei tunnel li conosce bene. È un uomo di 71 anni, ebreo di origine argentina. Lo avevano ra...
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