Oh-oh, il M5S di Grillo si sta sgonfiando? Scaramucce da asilo, flop parlamentarie e sondaggi sottotono

Di Redazione
18 Dicembre 2012
«Se per le Parlamentarie hanno votato in 20 mila, alle Regionarie che si fa? Non facciano meglio ad organizzare una tombola giù in parrocchia?"», scrivono i sostenitori. E pure i media di sinistra diventano critici

Oh-oh, il Movimento cinque stelle di Grillo si sta sgonfiando? Un po’ sì, almeno a giudicare dall’irascibilità del suo “non leader”, dal flop delle parlamentarie, dalle beghe locali e dai sondaggi in calo.

PARLAMENTARIE FLOP. Sul suo blog, il comico ha fornito i dati delle parlamentarie: «I dati finali delle Parlamentarie del M5S. I capolista donne sono stati pari al 55%. Hanno votato per le liste 20.252 persone su 31.612 aventi diritto iscritti al M5S entro il 30/9/2012 con i documenti di identità digitalizzati. I voti potenziali, tre preferenze per votante, erano 94.836 e i voti espressi per le liste 57.272». Ma, come fa notare il sito Huffington Post (gruppo Espresso), si tratta di un mezzo flop: «Poco più di 20mila voti. “Ma non è un flop, è stato un successo di democrazia” scrivono alcuni attivisti. Altri ribattono con ironia: “Se per le Parlamentarie hanno votato in 20 mila, alle Regionarie che si fa? Non facciano meglio ad organizzare una tombola giù in parrocchia?”».
Interessante è notare, en passant, un certo atteggiamento molto critico dei media di sinistra nei confronti di Grillo che, negli ultimi mesi si è fatto sempre più ricorrente. Ricordate  i giorni del Vaffa day e la grande risonanza che veniva dato ad ogni iniziativa del comico? Ricordate i tappeti rossi per ogni suo colpo di tosse? Ecco, da qualche mese a questa parte (e con l’avvicinarsi delle elezioni) i tappeti rossi sono stati ritirati.

BEGHE LOCALI. A livello locale, dopo i casi Favia e Salsi, è esploso l’altro giorno il caso Pirini, militante di Forlì cui è stato ritirato il permesso di usare il simbolo del movimento. «Grillo è solo un blog», ha scritto con perfidia. E, oggi, litigio (sempre via internet – i grillini non si parlano a voce). Massimo Bugani, capogruppo dei Cinque Stelle in comune a Bologna, ha detto che «il vomito costante umilia i militanti» del partito di Beppe Grillo; Federica Salsi gli ha risposto su facebook «prima ringhio… poi vomito… si chiama “favella”, facoltà di parlare e basterebbe un quoziente intellettivo minimo per capirlo». Robe da asilo, insomma.

SONDAGGI. In attesa dei voti veri, ci si può affidare ai sondaggi. Che, secondo alcuni istituti come Ipsos a Emg, vedono i grillini in calo. Da un 20 per cento cui erano accreditati solo qualche tempo fa, sono scesi al 16, superati persino da un tremebondo Pdl.

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1 commento

  1. Gianluigi

    “Robe da asilo” questo articolo atto solamente a fare disinformazione

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