Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

La sanità è «gratuita» in Nord Corea, almeno fino a quando non ti ammali

L'élite del Partito comunista può avere le migliori cure gratis. Tutti gli altri, invece, hanno due possibilità: essere ricchi o morire

Leone Grotti
21/02/2020 - 14:59
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia
nord corea kim ospedale

I leader comunisti della Corea del Nord si fregiano spesso di avere un sistema sanitario nazionale di eccellenza e gratuito che si prende cura del popolo. Ma la verità è che se ti ammali l’unico modo per sopravvivere è essere un membro dell’élite o molto ricco.

I MIGLIORI OSPEDALI SONO PER KIM E IL PARTITO

Tae-il Shim, che è scappato dalla Corea del Nord nel 2018 e oggi vive in Corea del Sud, ha offerto sul sito specializzato Nk News un raro approfondimento sulla disastrosa realtà della sanità nella dittatura più feroce al mondo. Nel paese ci sono in effetti ottimi ospedali, costruiti con i migliori crismi: l’ospedale generale numero 11, l’ospedale della Croce rossa e il Kim Man-yu. Peccato che solo chi appartiene alle classi più alte, chi ha cioè un “songbun” (curriculum rivoluzionario) sufficientemente elevato può accedervi. I fiori all’occhiello della sanità, poi, cioè l’ospedale Namsan e il Bonghwa, sono esclusivamente riservati all’élite del Partito.

«IL SOCIALISMO È LA MEDICINA PREVENTIVA»

Il 99 per cento della popolazione deve rivolgersi ad altri nosocomi, dove è frequente trovare cartelli con messaggi altisonanti: «La devozione è la migliore medicina» o «il socialismo è la medicina preventiva». La realtà è che gli ospedali non sono forniti di riscaldamento o energia elettrica e chi viene ricoverato in inverno deve gelare al freddo o pagare per avere una stufetta a legna nella propria stanza.

Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome
PUBBLICITÀ

Per diventare medico, professione altamente considerata in Corea del Nord, bisogna ricorrere alla corruzione ed è per questo che «una volta che i dottori vengono assegnati a un ospedale cercano di farsi versare mazzette le più care possibile per rifarsi di quelle che hanno dovuto pagare per accedere alla professione».

QUATTRO ANNI DI STIPENDIO PER UNA OPERAZIONE

Chi si ammala, vive o muore a seconda di quanti soldi ha a disposizione. Medicine e materiale sanitario, infatti, sono solo teoricamente gratuiti. In realtà, devono essere pagati dai pazienti. «Quando ho avuto bisogno di un’operazione», racconta Tae-il, «mi sono procurato tutto: cotone, camici, anestetici e antiobitici. Ho dovuto passare al medico una mazzetta da 100 yuan e poi invitare tutto il suo staff, composto da dieci persone, a cena in un ristorante a mie spese. La cena mi è costata altri 100 yuan, per un totale di 200».

Se da un lato 200 yuan, che corrispondono ad appena 26 euro, possono sembrare pochi, paragonati agli stipendi nordcoreani diventano una cifra esorbitante. Chi infatti ha un lavoro assegnato dallo Stato, cioè quasi tutti, guadagna tra i 2.000 e i 3.000 won al mese. La cifra equivale al costo di un chilo di riso o a circa 5 yuan, più o meno 50 centesimi. Per farsi operare, dunque, bisogna mettere da parte l’equivalente di quasi quattro anni di lavoro. La situazione migliora per chi trova un rarissimo impiego in un’azienda privata, magari cinese, e viene pagato all’incirca 10 yuan al mese. Per un intervento chirurgico è comunque necessaria una somma pari a circa due anni di lavoro.

FARSI OPERARE SENZA ANESTESIA PER RISPARMIARE

Simili somme sono inarrivabili per la maggior parte della popolazione ed è per questo che «mentre l’1 per cento dei nordcoreani hanno accesso alla sanità gratuita, solo il 20 per cento possono permettersi un medico. A tutti gli altri non passerebbe neanche per l’anticamera del cervello di andare dal dottore. Il risultato è che molti, per risparmiare, si fanno operare senza anestesia».

Tae-il è stato operato cinque volte, una di queste senza anestesia:

«Un giorno sono stato accoltellato alle 3 del mattino da alcuni ladri. Il coltello mi ha perforato un polmone. Ci ho messo un’ora a raggiungere l’ospedale e avevo perso tanto sangue da non averne più in corpo. I miei piedi nelle scarpe nuotavano nel liquido rosso. Al pronto soccorso c’erano solo un urologo ubriaco e un’infermiera. Il primo si svegliò dopo mezz’ora dal mio arrivo e mi disse che non aveva la minima idea di come curarmi. Alle 8 del mattino arrivò un chirurgo che, grazie al cielo, conoscevo personalmente. Vedendo che ero in condizioni disperate, unì quattro sedie e mi fece distendere sopra quel tavolo operatorio improvvisato. Avrebbe dovuto usare l’anestesia, ma per farlo è necessaria l’approvazione dell’amministrazione, che a quell’ora non era ancora arrivata in ospedale. Alla fine sono stato fortunato a sopravvivere, anche se non ho mai urlato tanto per il dolore. Le mie urla, però, non hanno disturbato nessuno tra quelli all’interno dell’ospedale».

«TROPPO IMPEGNATI A CERCARE CIBO»

Nonostante la disastrosa condizione della sanità “gratuita per tutti”, spiega Tae-il, i nordcoreani non si curano del problema: «La maggior parte dei nordcoreani è costretta a lavorare dalla mattina alla sera senza ottenere quasi nulla in cambio: la sanità gratuita è qualcosa che non riescono neanche a immaginare. Del resto, ogni mattina sono troppo impegnati a pensare a trovare qualcosa da mangiare per la mattina successiva o se c’è della zuppa di mais per cena».

@LeoneGrotti

Foto Ansa

Tags: kim jong unnord coreasanità
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

sanità

Sanità malata. Esiste una cura per le liste d’attesa

20 Aprile 2023
Attilio Fontana

Alla Lombardia l’arduo compito di rilanciarsi senza tradirsi

4 Marzo 2023
Murales street art degli Orticanoodles con i maggiori "testimonial" della Storia della Medicina e della beneficenza milanese realizzati in beneficenza per il Policlinico, Milano, 17 Febbraio 2021.  Ansa/Matteo Corner

Sanità e liste d’attesa. È vero che chi può paga e gli altri aspettano?

13 Febbraio 2023
La televisione sudcoreana parla dei recenti test missilistici della Nord Corea

«I test missilistici della Nord Corea sono un messaggio per gli Stati Uniti»

7 Ottobre 2022
Il dittatore della Nord Corea, Kim Jong-un

La Nord Corea si unisce a Cina e Russia nella lotta all’Occidente

11 Settembre 2022
Therese Coffey

Therese Coffey, il ministro inglese della Salute che fa impazzire i liberal

10 Settembre 2022

Video

Eugenia Roccella
Video

“Una famiglia radicale”. Eugenia Roccella si racconta

Redazione
15 Maggio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Giardino esterno di un asilo nido a Milano

Denatalità, le due “s” che stanno insieme: servizi e speranza

Emanuele Boffi
31 Maggio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Si può strepitare per l’“autoritarismo” della Meloni e tacere su quello di Pechino?
    Lodovico Festa
  • Tentar (un giudizio) non nuoce
    Tentar (un giudizio) non nuoce
    Come invertire la rotta radical ambientalista dell’Unione Europea
    Raffaele Cattaneo
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Così per tanti cattolici la fede ha smesso di comunicare con la politica
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il mio battesimo nell’alluvione, tra piadine e fango
    Marianna Bighin
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli innumerevoli tratti che dimostrano la parentela tra sinistra e fascismo
    Rodolfo Casadei

Foto

Foto

A cosa serve la scuola?

25 Maggio 2023
Foto

Il sistema dei media nel pensiero di Antonio Pilati

25 Maggio 2023
Un missile russo colpisce una casa a Odessa
Foto

L’impegno per un cessate il fuoco immediato

25 Maggio 2023
Marcello Pera, filosofo e senatore
Foto

Dialogo a Roma tra Pera e Camisasca (e sant’Agostino)

16 Maggio 2023
Foto

“Una famiglia radicale”. Presentazione del libro di Eugenia Roccella a Milano

11 Maggio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist