Contenuto riservato agli abbonati
Per inviare lettere e domande a monsignor Camisasca: [email protected] (non più di 1.000 battute).
* * *
Caro monsignore, dopo molti anni di zoppicante ma tendenzialmente continua “obbedienza cristiana” mi sembra di trovarmi di fronte a un nemico molto insidioso, forse il più insidioso affrontato fin qui, uno capace di mettere seriamente in crisi la mia fede: la noia. Non saprei come altro chiamarla. Come se tutta la verità vissuta nella Chiesa fosse ancora lì, vera e positiva come sempre, ma non fosse più capace di suscitare in me quell’attaccamento che fa cambiare il modo di pensare, di vedere le cose, di agire. I miei amici “ciellini” direbbero forse: ricorda che il cristianesimo è un avvenimento e quindi è ai fatti che devi attaccarti, altrimenti finirai per scappare con la segretaria. La metafora è simpatica, lo ammetto, ma lo sconforto rimane: cosa vuol dire attaccarsi ai fatti quando i fatti diventano noiosi?
[Lorenzo V. v...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno