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Il missionario che in Nigeria fa da mediatore per salvare i cristiani rapiti

Di Leone Grotti
31 Marzo 2023
Oltre 12 mila cristiani vittime dei jihadisti negli ultimi tre anni in Africa. «I fanatici islamici non accettano che qualcuno si converta al cristianesimo». Intervista a Samuel Yahaya
Samuel Yahaya cristiani rapiti
Samuel Yahaya, al cento con la moglie, con le donne rapite appena liberate

Leone Grotti, inviato di Tempi, è in Nigeria. Qui il racconto del suo viaggio tra i cristiani perseguitati. Chi volesse sostenere il nostro reportage può farlo con una donazione al Fondo Più Tempi.
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Jos. Samuel Yahaya dorme poco e male di notte. Non per la calura che in Nigeria non dà requie neanche quando cala il sole, ma perché sa che in ogni momento il suo telefono potrebbe squillare. È questo missionario di 49 anni della Global Glorious Mission (Ggm), afferente alla galassia evangelica nigeriana, che i jihadisti chiamano quando devono trattare il riscatto dei cristiani rapiti in tanti villaggi del Nord del paese. «A volte sono i miliziani di Boko Haram, altre volte membri del gruppo scissionista di Ansaru o dell’Iswap, la fazione che ha giurato fedeltà all’Isis, o ancora i terroristi Fulani».
Il missionario che fa da mediatore con i rapitori
Trattare con loro, spiega Yahaya a Tempi, non è facile. «Ti chiamano nel cuore della notte, alle due o alle tre, e minaccia...

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