Niente calci per Natale

Di Fred Perri
19 Dicembre 2002
Il guaio della vita è che, più che amare, vorremmo essere amati. Certo non l’ho capito ieri

Il guaio della vita è che, più che amare, vorremmo essere amati. Certo non l’ho capito ieri, ma prove recenti me l’hanno confermato. Al giornale ho ricevuto due e-mail non proprio favorevoli al sottoscritto e a quello che avevo scritto. E poi c’è un tale che mi fa le pulci per ogni rubrica che esce qui. Dovrei fregarmene, invece vorrei che anche costoro pendessero dalle mie labbra. Lo confesso, ho peccato (e pecco) di presunzione. Per cui, siccome siamo nei pressi del Santo Natale e un anno fa ho litigato con mia suocera frantumandole un paio di piatti del servizio bello, ora voglio essere lieve come un fiocco di neve, buono come una controfigura di Babbo Natale, festoso come un albero illuminato, generoso come uno dei sostenitori di Gino Strada. A proposito: pensavo che portasse sfiga all’Inter eppure domenica, lui presente, ha vinto. Non parlerò male di nessuno. E anche se non sono ricambiato non mi interessa. è bello donare. Come dice uno dei miei filosofi di riferimento: vi amo bastardi.

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