
Nel mondo ci sono quasi un miliardo di aspiranti migranti

Quasi 900 milioni di persone nel mondo vorrebbero lasciare il paese in cui risiedono ed emigrare all’estero; gli Stati Uniti sono ancora la meta preferita degli aspiranti migranti, ma questo gradimento va diminuendo mentre aumentano gli americani che vorrebbero espatriare; fra i paesi dove la metà circa o più degli abitanti vorrebbe emigrare, quasi tutti africani, ce ne sono anche due europei: il Kosovo e l’Albania. Sono questi alcuni dei risultati più salienti del rilevamento d’opinione planetario condotto da Gallup nel 2021 intervistando 127 mila adulti in 122 paesi del mondo. Lo storico istituto di sondaggi americano conduce questo tipo di rilevamenti dal 2007.
Africa subsahariana e America latina in testa
Stando alle proiezioni, il 16 per cento della popolazione mondiale vorrebbe emigrare in un paese diverso da quello in cui si trova ora. Gli aspiranti migranti sono particolarmente numerosi nell’Africa subsahariana (che conta complessivamente 1 miliardo e 181 milioni di abitanti) e nell’America latina e Caraibi (655 milioni): in entrambe le regioni il 37 per cento della popolazione vorrebbe trasferirsi altrove; seguono Medio Oriente e Nordafrica (486 milioni di residenti), dove il 27 per cento vorrebbe emigrare.
In queste regioni del mondo la percentuale degli aspiranti migranti è fortemente cresciuta nel corso dell’ultimo decennio: in America latina e Caraibi fra il 2011 e il 2021 è passata dal 18 al 37 per cento, nell’Africa subsahariana dal 29 al 37 per cento, e nel Medio Oriente-Nordafrica dal 19 al 27 per cento. Le regioni che hanno invece registrato la maggiore flessione di aspirati migranti sono l’Unione Europea e l’Asia orientale: la prima è scesa dal 20 al 17 per cento, la seconda dal 7 al 4 per cento, ed è la parte del mondo col più basso tasso di persone che vorrebbero espatriare.
Stati Uniti e Canada in direzioni opposte
Contraddittori i dati riguardanti gli Stati Uniti, in parte disaggregati da quelli del Canada e in parte no. Stati Uniti e Canada sono attualmente i due paesi del mondo che raccolgono le maggiori preferenze da parte di chi amerebbe emigrare, ma quelle per gli Stati Uniti sono in discesa, quelle per il Canada sono in ascesa: fra il 2011 e il 2021 gli Stati Uniti sono scesi dal 22 al 18 per cento di preferenze, il Canada è cresciuto dal 5 all’8 per cento.

La flessione degli Stati Uniti appare continuativa, quando si considera che nel 2009 il dato stava ancora al 24 per cento. Non stupisce perciò che il dato aggregato dei nordamericani che aspirano ad emigrare sia cresciuto dal 10 al 15 per cento fra il 2011 e il 2021: la crescita è da attribuire ai sempre più numerosi statunitensi che vorrebbero lasciare la “terra delle opportunità”.
I paesi con le valigie pronte
Il paese che registra la più alta percentuale in assoluto di candidati all’emigrazione è la Sierra Leone, con uno stratosferico 76 per cento, seguita dalla “new entry” Libano, dove gli aspiranti migranti nel giro di soli tre anni (2018-2021) sono passati dal 26 al 63 per cento dei residenti, a causa della crisi finanziaria che ha investito il paese. Desiderano emigrare anche il 53 per cento dei nigeriani, cioè qualcosa come 112 milioni di persone, e il 53 dei congolesi, cioè altri 50 milioni di persone.

Nonostante il reddito pro capite sia passato dai 1.127 dollari del 2000 ai 6.494 del 2021, desidera emigrare il 50 per cento dei cittadini dell’Albania. Nemmeno i loro cugini del Kosovo sembrano soddisfatti nonostante l’indipendenza conquistata quasi un quarto di secolo fa: il 45 per cento dei suoi abitanti vorrebbe andarsene altrove. Un terzo di tutti coloro che sono nati lì dopo la metà del XX secolo lo ha già fatto.
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