Nascono, nel segno dei Tempi, i Club di Papillon

Di Massobrio Paolo
25 Ottobre 2001
Nascono i Club di Papillon, in tutta Italia, ma soprattutto in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e a Roma.

Nascono i Club di Papillon, in tutta Italia, ma soprattutto in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e a Roma. Il primo appuntamento è venerdì 26 ottobre all’Hotel Fiera di Milano, per la nascita dei Club lombardi (informazioni 0131/261670), mentre per Roma sarà a Villa Panfili, il 14 dicembre, dopo la prima assemblea generale che avrà luogo a Stupinigi alla Palazzina di Caccia (il 24 novembre), dove si terrà il 2° Salotto di Papillon, mostra mercato delle migliori ghiottonerie d’Italia. C’è dunque fermento e interesse attorno al tema del gusto che in questi quindici anni abbiamo sviluppato insieme, prima su Il Sabato e poi su Tempi. Il Club di Papillon, nato in Piemonte, esiste da una decina d’anni e annovera già duemila associati: il suo sviluppo si deve proprio al dialogo imbastito in questi anni su Tempi, che finalmente ha dato i suoi frutti in termini di interesse e voglia di fare (e qui approfitto per ringraziare il direttore Luigi Amicone). Più che alla destra e sinistra – come direbbe Gaber – ho avuto in mente le mamme della mia generazione (ho quarant’anni, annata ’61, grande per il Barolo), e il loro legame ancora vivo ma assai difficile da tenere, con il gusto e con un’alimentazione corretta. In un Club di Papillon, chiunque troverà spazio per un confronto ed una dialogo, come troveranno spazio le degustazioni di vini, l’incontro con i protagonisti del gusto (nelle “Giornate di Resistenza Umana”), la scoperta di cosa vuol dire l’interazione uomo e natura. Ogni anno, poi, grazie a Papillon, girerà per l’Italia una rapprentazione artistica. Per il 2002 è stato scelto “Accadde a Cana” su un testo di Luca Doninelli (anteprima al Salotto di Papillon, il 24 novembre). Intanto, chi abita in Lombardia e vuole cominciare, può venire venerdì 2 novembre all’Hotel Fiera (www.clubpapillon.it). Ai lombardi dedico il vino che degusteremo insieme. Si tratta del notevole Sagrantino di Montefalco Colpetrone 1998, prodotto dall’omonima azienda di Gualdo Cattaneo (Perugia). Ha colore rosso intenso, al naso senti le more mature, il tabacco, le spezie; in bocca colpisce per i tannini fitti e setosi e la persistenza lunga di un sorso memorabile.

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