
Mosab, il “figlio di Hamas” convertito al cristianesimo: «Il nemico non è in Occidente, ma in casa mia»

«Sono cresciuto credendo nella teoria del complotto secondo cui gli Stati Uniti d’America e l’Occidente, tra cui Israele, tramano giorno e notte per distruggere l’islam e il mondo musulmano. È così che le organizzazioni terroristiche spingono le persone comuni a combattere a loro nome contro gli Stati Uniti e Israele». Mosab Hassan Yousef lunedì scorso ha raccontato la sua storia al programma radiofonico The Glenn Beck, proprio mentre il film sulla sua vita è in uscita il 23 aprile nelle sale cinematografiche italiane. Il titolo della pellicola, Il figlio di Hamas, si ispira alla sua biografia, tradotta in italiano nel 2011, della quale riprende il nome. Dall’intifada ai servizi segreti israeliani.
«IL NEMICO ERA IN CASA MIA». Nato 37 anni fa, figlio di Sheikh Hassan Yousef, uno dei fondatori dell’organizzazione terroristica palestinese Hamas, Mosab crebbe convinto che pur di sconfiggere il nemico fosse «giusto istigare dozzine di kamikaze contro Israele». Ma più cresceva, più si accorgeva delle contraddizioni «dell’ideologia in cui ero nato». Ad esempio, ha spiegato nel 2012 a un convegno di battisti americani, «mi dicevano sin da piccolo che l’islam era la speranza per l’umanità e che dovevamo instaurare lo stato islamico in tutto il mondo», ma di fronte alle «violenze e alle torture [di Hamas] mi accorgevo che c’era qualcosa che non tornava. Così cominciai a studiare la storia e a fare domande».
Scoprì così che ciò in cui credeva suo padre era una menzogna: «Ero confuso, soffrivo e mi dicevo: “Perché tutto questo?”. Scoprii che il nemico non era il mio vero nemico. Il nemico era in casa mia. Avevo due possibilità: o fare finta di nulla oppure passare dall’altra parte». Perciò, «nel 1997 cominciai a lavorare per i servizi segreti israeliani».
LA CONVERSIONE. In quegli anni accadde un fatto che porterà Mosab a capire che neppure quella era la strada giusta: «Nel 1999 incontrai un missionario che mi diede la Bibbia, invitandomi a un corso di studi. I cristiani rimanevano sempre degli infedeli, perciò andai solo per sentire quale fosse la loro assurda teoria». Sulla Bibbia però c’era una frase che colpì il giovane: ama i tuoi nemici. «Fu come un’illuminazione in un momento in cui, abituato a ragionare in questi termini, mi chiedevo chi fossero davvero i miei nemici».
Più si inoltrava nel Vangelo, «più ero affascinato da Gesù come maestro, ma non potevo concepirlo come Dio. Ho speso sei anni a ristudiare l’islam, poi a studiare il cristianesimo e poi altre religioni (…). Insomma non è che Dio mi sia apparso in sogno e mi abbia cambiato la vita, può succedere, credo nei miracoli, ma il mio è stato un processo lento». Nel 2005 Mosab si battezzò in segreto a Tel Aviv (renderà pubblicata la sua conversione solo nel 2008), «ma in quei sei anni fu durissimo accettare la verità e capire che il nemico viveva fra coloro di cui un tempo mi fidavo, nella mia famiglia che amo ma che è nell’errore (…). Accettare questi sentimenti, che uccidono una parte di te, è un sacrificio per il bene, ma il prezzo che si paga è grande».
LA GUERRA NON BASTA. Nel 2007 Mosab ha lasciato i servizi segreti israeliani perché, se è vero che i palestinesi «sono molto bravi ma vengono ingannati dalla leadership», come spiegato alla Cbn nel 2013, «ho capito che [i servizi] erano il modo sbagliato di combattere i terroristi, perché sia che muoiano, sia che ti uccidano, vincono comunque loro». Bisogna «combattere l’ideologia islamista: se incontri i musulmani ti confondi, perché la maggioranza è moderata e non ucciderebbe mai nessuno. Però sono a loro volta vittime. È vero che solo una parte del Corano incita all’uccisione degli infedeli, ma basta poco veleno per contaminare il cibo, come sta accadendo ora». Sempre alla radio, infatti, il ragazzo ha chiarito che per via «dell’Isis e della sua diffusione, c’è chi se ne sta accorgendo».
CHI PORTA LA PACE. Dopo un lungo percorso, il figlio del fondatore di Hamas ha un’idea chiara di come si può combattere il jihadismo e tornare alla pace: «So che il mondo non lo vuole accettare, ma solo Gesù Cristo può farlo. Perché noi non costringiamo nessuno a credere in Gesù, ma offriamo un dono che ogni uomo può accettare, quello dell’amore e del perdono che, se venisse accettato da tutti, umilmente porterebbe la pace nel mondo».
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59 commenti
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@Maurizio
40 anni (ed oltre !) di conoscenza di Giussani dovrebbero averti reso appassionato alla realtà, capace di un giudizio libero, di sguardo a 360°. O quantomeno desideroso di ciò.
Quindi, confidando in questo ti faccio un invito :
Leggiti bene tutta l’intervista all’amico palestinese e poi confrontala con la testimonianza di altri palestinesi cristiani, musulmani, ebrei (perché esistono anche palestinesi ebrei, lo sai ?).
Confrontala con la testimonianza, per esempio, di padre Musallam, ex parroco di Gaza, o con le dichiarazioni di mons. Twal o di mons. Sabbah. Il materiale, se hai volontà e libertà di giudizio, non manca.
Mi limito solo a ripetere il medesimo concetto del mio commento iniziale :
Il curriculum dell’amico palestinese non è dei migliori per poter essere attendibile.
Proviene da Hamas che è stata aiutata da Israele in modo diretto e indiretto per usarla come antagonista dell’OLP, per ridurre la massiccia popolarità di Arafat e del suo movimento OLP che, per essere laico e nazionalista, era l’interlocutore di ogni possibile negoziato con Israele.
Ma Israele preferiva un movimento fondamentalista, contrario ad ogni accordo, desideroso di affogare le aspirazioni nazionali palestinesi nel sogno dello Stato islamico universale.
Poi lavora per lo Shin Bet per 10 anni, e diventa un evangelico. Passa dall’incontro con un fondamentalismo all’altro.
L’intervista mette in ulteriore evidenza, specialmente se uno conosce la situazione reale in Palestina, una operazione fortemente sospetta di manipolazione mentale (non solo riguardo all’intervistato, ma anche riguardo all’intervistatore a dire il vero)
La manipolazione mentale è tipica di qualsiasi setta fondamentalista (che sia islamista, sionista o cristianista, altro che domandarsi cosa c’entrano le sette protestanti)
Certamente che uno nella vita può cambiare, e proprio per questo torno a ripetere, prego per lui che finalmente incontri Cristo e non l’ennesimo fondamentalismo.
So di stancarvi,ma non essendo un mago della tecnologia,ogni tanto qualche strafalcione mi capita..come nell’ultimo post.Laddove parlo di “un cammino cui ogni cristiano” manca il finale ossia “é chiamato”…forse era ovvio,ma meglio precisare.
Scusate,ma ho dovuto interrompermi per necessità:riprendo,dunque,chiedendo anzitutto scusa ad Helvetius che non c’entra niente-é stato una banale confusione di nomi,da parte mia..scusate ancora.Il convitato era,in realtà,Aldorisio! Dunque,caro Aldorisio,dove eravamo rimasti? La terza parola magica era perfezionamento:se intendi-come pare-una sorta di specializzazione per avanzamento di carriera,sia pure spirituale o ecclesiastica,hai sbagliato completamente bersaglio.Si tratta,invece,di un cammino-la vita é un cammino-alla perfezione(cioè a Cristo),alla santità(i primi cristiani tra loro si chiamavano santi)ciò a cui ogni cristiano-non per merito suo ma per grazia di Dio,unitamente-certo-alla propria libertà che sceglie e decide, nel suo vivere,per questa strada.Quanto poi al come aiutare l’amico palestinese a 360gradi..
per me significa,anzitutto,pregare per lui,vivere-poi-seriamente la mia vita di fede ed infine,sostenerlo in tutti i modi-a me possibili-nella sua difficile e coraggiosa scelta.Questo significa,anche,mettere in gioco la mia persona..per te,vedi tu…purché ti liberi da pregiudizi e dietrologie o analisi politiche(sempre interessate).
Spero ciò arrivi nella sua chiarezza e letto con lealtà!!
Vabbe’,visto che i miei richiami alla redazione sono caduti nel vuoto,ci riprovo direttamente con te Helvetius!
Autoreferenzialita,militanza e perfezionamento…ma cosa stai dicendo,soprattutto considerato il tono ironico e da primo della classe che usi??!
Dunque,io non mi sento “bravo” di più”perfetto”o peggio”succube”al punto da aver bisogno di un ‘ulteriore dose di indottrinamento per perfezionarmi ancor di più.Semplicemente,io da oltre 40anni sto seguendo(con tutta la mia fragilità,i miei limiti,i periodi di vuoto e di distanza)la strada tracciata da D.Giussani.Perciò nessuna autoreferenzialita..lo so che é ancora fresco il ricordo di cio che ha detto a Roma a Cl il Papa,ma attenti a non comodomente strumentalizzarlo come tanti stanno facendo.Io c’ero lì in P.za S.Pietro e non l’ho sentito minimamente come una bocciatura o stroncatura-come detto da tanti-bensi come richiamo-questo sì-a ciascuno di noi(presenti o no all’incontro)cosi come ad ogni cristiano.Certo lì parlava a Cl perché era l’incontro con Cl,ma la stessa cosa-con sfumature diverse a seconda di chi aveva di fronte-ha detto on altre circostanze.Quinfi niente mistificazioni per pregiudizio consolidato..prima rimuovi questo,poi vedrai che le cose ti appariranno sotto altra luce.La militanza,poi,riguarda un partito politico od un sindacato:Cl non é né l’uno né l’altro…solo un cammino di fede,un cammino comune nella sequela di quanto insegnato e testimoniato,vissuto da D.Giussani.Nient’altro che questo:un cammino che ha e deve avere al centro,sempre,Cristo.In questo il richiamo all’autoreferenzialita ci riguarda perché la tentazione di seguire una propria strada,sostituendoci a Dio,é sempre presente,magari facendosi scudo del particolare carisma incontrato;carisma che non é fine a sé stesso ma ci deve portere a Cristo.
E tre….poi basta! Ho scritto un commento,regolarmente inviato,ieri mattino…sparito! Prego provvedere.
Mi spiace,ma sono di nuovo costretto a sollecitare la pubblicazione del mio post inviato questa mattina!!
I numerosi post degli influencer pro tagliagole islamici che spuntano fuori come funghi pioppini ogni volta che si tratta di medio oriente mi pare siano la prova che il ministero dell’interno invece di vigilare… dorme.
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In fondo Mosab ha ragione a dire che il nemico è a casa sua visto che la occupa da 70 anni. La stessa Hamas ha radici israeliane essendo stata sostenuta dai sionisti per contrastare l’OLP di Arafat e creare l’immagine degli arabi cattivi con cui non si può trattare.
Certamente è impressionante la capacità di manipolare le coscienze insita in qualsiasi fondamentalismo settario (e purtroppo per lui, li ha incontrati tutti e tre)
Quando si definisce paranoia la sindrome complottista, si afferma una cosa che è evidente e incontrovertibile, proprio perché fa sostenere non solo le cose più assurde, ma anche contraddittorie, che sono al di sopra sia dei fatti che della logica.
Ora, ci vengono a dire che anche Hamas è stata messa in piedi dagli israeliani! Ma che prove ci vogliono per capire che questi multinick, le loro farneticazioni a sfondo storico, le loro storie di spionaggio, le loro dissertazioni di teologia e filologia giussaniana sono completamente privi di ogni parvenza di razionalità?
Con tutto il patatrac di scandali venuti fuori e insabbiati col giallo della morte di Arafat: da gruppi e gruppuscoli musulmani accusato di avere trattato, tramato e imbrogliato pure lui… E il suo clan, la sua famiglia, i suoi compagni d’arme… E Hamas a dire che, no, la dirigenza di Al Fatah e l’Olp sono emanazioni del Mossad…
E questi che vengono fin qui a prendersela con Mosab per la conversione al protestantesimo, come se sarebbe cambiato qualcosa fosse diventato cattolico, sempre come apostata e traditore sarebbe stato braccato dai suoi ex compagni di paranoia condivisa e maledetto da questi che, estrema Sinistra, estrema Destra, alrri che millantano credito in qualità di ex ciellini, fanno dell’antisionismo l’antisemitismo di oggi: e perciò, alternano assurdità a farneticazioni a maledizioni e insulti: per dire di che delicatezza d’animo, di che acutezza d’ingegno e finezza argomentativa siano questi scalmanati pazzi furiosi per accusare di essere parte del complotto tutti quelli che – dopo averli sentiti sbraitare come ossessi – non credono ai complotti.
“estrema Sinistra, estrema Destra..” aggiungere grillini, sono tutti Cavalli di Troia, consapevoli o inconsapevoli degli islamici.
Aldorisio,lascia stare il curriculum..che c’entra? é come dire che uno nella vita non può cambiare.Che c’entrano adesso le sette protestanti(che pure non mi sono simpatiche!)…stiamo al presente cioè alla vicenda personale del figlio del capo di Hamas..nessuna provocazione?nessuna domanda? Solo dietrologie o complottismi dell’uno o dell’altro colore?A chi e per quale scopo giova tutto cio?Forse,per non parlare di Cristo e del fascino,dell’attrattiva straordinaria che può suscitare nelle persone fino a stravolgere la loro vita? Parliamo di questo non del sesso degli angeli..coraggio!!
@Maurizio
Se vuoi veramente sentire parlare di Cristo e del fascino,dell’attrattiva straordinaria che può suscitare nelle persone fino a stravolgere la loro vita ti consiglio di ascoltare il Gius quando parla dell’incontro di Giovanni ed Andrea con Gesù.
Se poi a te ti basta Hollywood e la sua capacità diabolica di relativizzare e strumentalizzare l’Avvenimento di Cristo beviti pure il suo verbo anticristico.
Scusa Aldorisio,ma a che cosa stai giocando?al gioco delle tre carte che si fa finta di mischiare ma poi la carta “prescelta”é sempre allo stessi posto?.Tu hai parlato di anomalie del curriculum,di sette pericolose,di scenari hollywoodiani…salvo poi tirare in ballo D.Giussani-a proprio uso e consumo-..lo conosco molto bene il Gius,da oltre 40anni lo sto seguendo(certo con tutti i miei limiti ma con tutta la mia affezione)non so tu…rispondi con la tua persona alla provocazione della storia di quel giovane…senza mischiare le carte!!
provocazione? Uno che è stato prima di Hamas, poi del Mossad ed ora di qualche setta fondamentalista, più che un provocatore, è uno squilibrato
Lui è stato di Hamas perché ci si è trovato in mezzo per nascita, allo stesso modo in cui il figlio di una SS nasceva e veniva educato in un ambiente ispirato dal nazismo più estremo.
Nella vita si può cambiare, quando ci si scontra con l’altra realtà, quella dell’altra fazione, dell’altro esercito, dell’altro popolo.
Guardate gli Italiani: nel 1938 sbavavano per Mussolini e Hitler, e dopo il 1943 la maggioranza era dalla parte dei partigiani.
Tra il 1938 ed il 1943 ci sono 5 anni, di cui 4 di guerra, tra il nordafrica e la Russia, ed i bombardamenti.
Allora la gente si pone delle domande, e alla fine ragiona.
E così si fa la scelta.
Non è stato un tradimento quello di quell’uomo, ma un affinarsi dell’esperienza: lui ha ucciso, ha visto morire e chissà di quante schifezze è stato testimone ed attore.
Ad un certo punto, a forza di avere a che fare con cadaveri, si fa strada il dubbio dentro di te.
L’esperienza si è talmente affinata che si è convertito al fondamentalismo protestante, noto per le sue finezze teologiche e per l’amore nei confronti della Chiesa cattolica
e dopo il 1943 la maggioranza era dalla parte dei partigiani.
Ah ah ah ah ah
@Maurizio
Complimenti per la tua autoreferenzialità e gli (oltre) 40 anni di conoscenza del Gius. Te ne auguro altrettanti di perfezionamento.
Ora, dato atto della tua duratura militanza, mi permetto di invitarti a considerare come questo poveretto sia costantemente strumento nelle mani dei fondamentalisti di turno (si chiamino Hamas, sionisti o evangelicals).
Che razza di aiuto gli stai dando se non capisci neanche la sua situazione ? Bella capacità di sguardo a 360° complimenti di nuovo !
Io voglio certamente giocare la mia persona, ma non farmi giocare.
L Islam e gli islamisti ce l hanno tanto con gli ebrei perché sono la prova vivente che il prescelto fu Isacco e non Ismaele.
Lei invece è la prova vivente che, dove tira il vento, l’italiano medio si volge. D’altra parte, ha il nome di una trottola.
Faust. Se non sbaglio tu ti affidasti a Mefistofele per avere la mano di Margherita.
Gli islamici devono anche spiegare a se stessi perché la storia si muove lungo le linee rappresentate da un modello di civiltà giuridica, politica, scientifica, tecnologica che non è espressione della “religione naturale dell’umanità.” Per gli islamici, dopo che Maometto ha chiuso la rivelazione, il criterio di verità è dato dal successo storico: e la paranoia istituzionalizzata nella religione islamica non può ammetter di arrancare deitro gli altri.
L’espansionismo islamico inizia con il loro profeta armato – un caso pressoché unico, a rioprova dell carattere eccezionale della “rivelazione” lui affidata – ed è continuato, in armi, petrolio, finanza, jihadismo, invasione migratoria, fino ai nostri giorni.
La distruzione di Israele è un dogma, per loro, che non ha nulla di politico, perché è l’dempimento di una promessa in cui è inclusa la sottomissione di Roma e della Cristianità. Quello del jihad anti-israeliano e della lotta agli infedeli, con tutti i mezzi, assolve a una funzione identitaria che supera tutte le rivalità e divisioni politiche e confessionali interne all’Islam. La lotta irriducibile, a parte i suoi risvolti sul piano delle divergenze immediate, anche di interessi pratici (chi controlla il petrolio può strozzare l’Occidente: con tutte le assurdità paranoidi che diffondono, neppure i complottisti cion i cvalli in testa possono negare che gli Occidentali pagano il petrolio a prezzi di listino), è fra chi deve guidare questo processo: scitti iraniani o sunniti sauditi. I complottisti che assemblano tutte le teorie complottistiche evergreen e dernier cri lo sanno: e che vanno dicendo? Eh! Che sarà mai! Dopotutto, i cristiani hanno vissuto per secoli in pace e sottomessi, nell’Islamistan (un’altra delle grossolane bufale con cui falsificare la storia passata, oltre quella recente e in funzione della dhimmizzazione futura)…. Quindi, se anche l’Ue diventasse Eurabia… E qualcuno che abbocca c’è, c’è sempre. Non è il milo caso.
Una promessa che puzza assai di zolfo. Come non vedere il serpente al opera in questa smania di distruzione verso il popolo eletto ed i seguaci del Messia che da esso è scaturito? Anche perché non si riesce a capire come mai l arcangelo Gabriele, dopo essere andato a Nazareth, seicento anni dopo senta il bisogno di dare un annuncio opposto.
Questa persona mi sembra una fonte affidabile, perchè proviene proprio dall’estremismo islamico e ci spiega la situazione da un punto di vista sicuramente più ampio rispetto al nostro.
E nonostante questo ci sono persone in questo forum che continuano a farsi delle pippe mentali complottistiche su USA e Israele…davvero incomprensibile, se non ipotizzando una palese mala fede.
@kop
…grazie.
Se ben capisco il terrorismo islamico è una creatura anglo – americana, prima in chiave antisovietica, poi per destabilizzare la regione ed impedire la formazione di uno stato palestinese.
Ne approfitto per farti due domande…
1. Per antisemitismo intendevo antigiudaismo… Sia prima che dopo il riconoscimento dello stato di Israele ci furono forti ripercussioni contro gli ebrei, con espulsioni di massa dagli stati arabi. Che colpa avevano gli ebrei che vivevano lì da molto prima che si iniziasse a parlare di sionismo?
2. Israele ha più volte dimostrano di poter vincere militarmente contro i paesi arabi. Perché fomentare la via terroristica? Dopo la fine dell’URSS, si poteva risolvere la faccenda per via militare, senza rischiare ripercussioni, no?
3. Che senso hanno gli accordi di Camp David? Perché cedere territori, se si voleva arrivare al controllo della regione? Del resto i territori conquistati in guerra, soprattutto se difensiva, sono merce di scambio valida per il diritto internazionale.
4. Perché sono stati ceduti territori a seguito delle pressioni usa? I palestinesi avevano già destabilizzato il Libano. Perché non continuare su quella strada, fomentatando conflitti locali tra paesi arabi e palestinesi? del resto la gestione del valico con l’Egitto di dimostra che i rapporti tra palestinesi e vicini non sono rosei .
5. se gli Usa controllano l’Onu, perché la stessa si è più volte espressa a favore dei palestinesi e contro Israele?
Il curriculum dell’amico palestinese non è dei migliori per poter essere attendibile.
Proviene da Hamas che, come spiegato da Kopf ha il ruolo hollywoodiano del “villain” assegnatoli da Israele, lavora per lo Shin Bet per 10 anni, e diventa un evangelico, di quelle chiese per intenderci che sono pappa e ciccia con il sionismo e, detto per inciso, responsabili della distruzione della Chiesa Cattolica in vari paesi dell’America Latina.
Io prego per lui che finalmente incontri Cristo e non l’ennesimo fondamentalismo.
Gli evangelici sono i responsabili spirituali della guerra che G. W. Bush intraprese contro lo stato sovrano iraqeno sotto mandato divino pubblicamente dichiarato e per neutralizzare le armi di distruzione di massa mai trovate.
L antigiudaismo è defunto da un pezzo.
Tutta la serie di storica delle ricostruzioni complottiste messe assieme da esperti del ramo mescolando cose vere e cose false al solo scopo di scagionare l’Islam e accusare qualche altro, i soliti ebrei, no, io soliti sionisti, gli americani, no, i protestanti fondamentalisti e chio capita prima dell’arretratezza del mondo islamico, di violenza e guerre di ogni genere interne al mondo islamico intrecciate a guerre e tensioni di ogni genere, sono riproposte come verità indiscussa allo stesso modo e allo stesso titolo delle falsificazioni sul piano storico ammannite da islamici e filo-islamici a chi ci casca.
Quello che viene rovesciato da fanatici filo-islamici e filo-nazisti addosso un islamico che è passato da tutta la trafila complottista dai tempi di re Salomone in poi e si è ricreduto diventando cristiano, è esemplare di tutta una serie di cose che provano di che pasta siano fatti questi paranoici: ci sono ebrei che dissentono da Israele e questo è perfattamente consentito in uno Stato democratico qual è Israele; mentre non è consentito a nessun arabo o islamico dissentire dalla propria dirigenza o dall’Islam; e del resto, anziché scagliarsi contro Musab e chi lo difende con il livore di cuiè stata fornita qui e anche in questa occasione ampia dimostrazione, i filo-islamici, anti-sionisti di tutte le sfumature, dall’estremismo di Destra a quello di Sinistra, sanno benissimo una cosa cui ovviamente, nulla hanno da obiettare: che per gli islamici moderati e per i sedicenti cristiani filo-islamici al seguito e in funzione di avanguardie della dhimmitudine, l’apostasia rimane un reato punibile con pene che arrivano alla condanna e morte.
Coloro che prendono per buone le frottole vecchie e nuove loro propinate da questi mistificatori
farebbero bene a pensarci, prima di dargli credito con tante grazie.
Gli evangelici non sono responsabili di un cavolo.
Se di responsabilità si deve parlare, essa è addossata all’avidità delle lobby finanziarie internazionali con sede negli USA, alla sopravvalutazione delle proprie forze, che non ha fatto capire all’America che stava per fare il passo più lungo della gamba, e, se vogliamo cercare qualcosa di oscuro, occorre ricordare che Bush è stato membro di una setta segreta denominata Skull and Bones.
Chi siano costoro e quanto abbiano influito nella politica americana e dunque mondiale, è oggetto di discussione, in quanto è stato detto il tutto ed il suo contrario di questa società segreta, per il fatto che si presta bene ad ogni interpretazione, anche le più ardite e fantasiose, trattandosi di società segreta, iniziatica.
Ma non si venga a dire che gli Evangelici hanno detto “scatenate la guerra” e allora si fa la guerra in Iraq, perché non è così.
E’ che l’amministrazione USA credeva di farla più facile.
Dopo si sono accorti che non basta sbaragliare le forze del nemico sul campo per vincere la guerra.
Sarebbe meglio che noi per primi non assolutizzassimo le leggende nere sulle sette.
D’accordo con Emanuele..
.quest
D’accordo con Emanuele…e questo mi fa ribadire una cosa elementare ma,evidentemente,difficile da far capire e,soprattutto,da far accettare a chi vuole,a tutti i costi e in tutti i casi,fare polemica in ogni caso.Perché non stare alla realtà dei fatti…cosa avrebbe da guadagnare l’amico palestinese a contare balle visto che rischia la vita…dunque perché tanta stupida ironia su di lui!!
Suvvia,fatevene una ragione…la compagnia di Gesù é semplicemente sconvolgente la vita. Un pre-avviso per Shiva101…resta su Marte con tutti i tuoi adepti cioè i mille trasformismi di te stesso..che almeno li conti qualcosa..ho detto qualcosa perché uno solo é Colui che tutto può ed é tutto in tutto ed in tutti.Saluti Fabiano.
@Kopf
…grazie per il sunto di storia estera contemporanea (senza ironia).
mi sfugge però il legame con Hamas, l’integralismo islamico in genere, l’antisemitismo islamico e il sionismo (che se non ricordo male fu un invenzione Inglese ).
@Emanuele
I popoli semiti sono diversi ed accomunati da affinità linguistica. Gli arabi attualmente sono il gruppo più numeroso. Dire “antisemitismo islamico” lo trovo un ossimoro, essendovi diversi milioni di persone di religione islamica, che sono semiti (arabi) : starebbe a significare che sono contro se stessi.
Sul legame tra Hamas ed imperialismo anglo sionista :
è stato creato un falso nemico, in questo caso, Hamas, su cui la destra israeliana possa puntare il dito incolpandolo del presunto stallo nel processo di pace.
L’uso del terrorismo islamico per i fini politici delle nazioni occidentali, non è una novità. Dopo il crollo dell’Impero Ottomano nel 1924, gli inglesi e gli americani intervennero per colmare il vuoto, fornendo una propria versione dei leader “islamici”. Ciò iniziò con la creazione della Fratellanza Musulmana, fondata grazie ad un finanziamento britannico. Grazie al supporto finanziario inglese, la Fratellanza fiorì e oggi rappresenta una forza importante e potente del mondo islamico.E’ anche l’istituzione alle spalle di ogni attacco terroristico in nome dell’Islam.
Le amministrazioni Truman e Eisenhower, basarono la loro politica estera, riguardo la guerra fredda, sullo sfruttamento dei Fratelli Musulmani convincendoli a combattere contro l’”ateismo” delle ideologie comuniste, mortali nemiche dell’Islam. Da allora, gli americani e altri Paesi furono in grado di gestire la Fratellanza come un cane rabbioso al guinzaglio, tenendo a bada la minaccia comunista.
Con il crollo della guerra fredda, tuttavia, la Fratellanza venne utilizzata per nuovi obiettivi imperiali, diventando, per gli americani, lo spauracchio da combattere in Medio Oriente e in Asia centrale, a partire da Iraq e Afghanistan….
Anche Israele ha un rapporto di lunga data con i Fratelli Musulmani: recente ha partecipato alla fondazione di una sua organizzazione ramo, Hamas.
“Dal 1967 fino alla fine degli anni 80, Israele ha aiutato la Fratellanza Musulmana ad affermarsi nei territori occupati. Ha assistito Ahmed Yassin, il leader della Confraternita, nella creazione di Hamas, scommettendo sul fatto che il suo carattere islamista avrebbe indebolito l’OLP.”
Secondo Charles Freeman, un diplomatico veterano ed ex ambasciatore degli Stati Uniti in Arabia Saudita, “Israele lanciò Hamas. Era un progetto dello Shin Bet [agenzia di intelligence israeliana], il quale sentì di poterlo usare per circondare l’OLP“.
Nel 1965, Yassin era stato arrestato dai servizi segreti egiziani, ma dopo il 1967, quando Israele prese il controllo della Cisgiordania e di Gaza, Yassin venne liberato. Nel 1973, sotto l’approvazione dello Shin Bet, Yassin fondò il Centro islamico, e cominciò a stabilire un controllo efficace su centinaia di moschee. Nel 1976, Yassin creò l’Associazione islamica, che raccolse adesioni per tutta la Striscia di Gaza.
Il supporto formale di Israele per il fondamentalismo islamico è avvenuto con l’elezione del partito di destra, Likud. Nel 1978, il nuovo governo di Begin licenziò formalmente l’Associazione islamica di Yassin, come parte di una strategia volta a minare il potere dell’OLP. Un aspetto di questa strategia fu la creazione delle Village Leagues, su cui Yassin e la Fratellanza esercitarono molta influenza. Più di 200 membri delle Village Leagues ricevettero addestramento paramilitare in Israele, fra i quali, Shin Bet, reclutò molti informatori pagati.
David Shipler, un ex reporter del New York Times, cita il governatore militare israeliano di Gaza mentre si vanta del fatto che Israele ha espressamente finanziato i fondamentalisti contro l’OLP:
“Politicamente parlando, i fondamentalisti islamici sono stati considerati, a volte, utili ad Israele, in quanto battagliavano con i sostenitori laici dell’OLP. La violenza tra i due gruppi scoppiava occasionalmente ai campus universitari della West Bank. Il governatore militare israeliano della Striscia di Gaza, Brigadier Generale Yitzhak Segev, una volta mi raccontò di aver finanziato il movimento islamico come contrappeso all’OLP e ai comunisti. ‘Il governo Isrealiano mi ha dato un budget e il governo militare lo ha dato alle moschee’, ha detto“.
Come osserva Dreyfuss, “nel corso degli anni 80, i Fratelli Musulmani a Gaza e nella West Bank non appoggiarono la resistenza all’occupazione israeliana. La maggior parte delle loro energie erano rivolte a combattere l’OLP, in particolare le fazioni più di sinistra.”
I diplomatici americani e i funzionari della CIA erano a conoscenza che Israele favorì il fondamentalismo islamico tra i palestinesi, ma, come osservò Martha Kessler, un analista senior per la CIA, “abbiamo visto Israele coltivare l’Islam come un contrappeso al nazionalismo palestinese”, ma né la CIA né il Dipartimento di Stato hanno fatto nulla.
E’ stata principalmente l’estrema destra israeliana a sostenere questa politica: Begin, Shamir e Ariel Sharon. E’ con loro che vediamo la vera base per lo sfruttamento cinico del fondamentalismo islamico nella regione. Lo ha spiegato Victor Ostrovsky, un ex ufficiale del Mossad che ha lasciato l’agenzia e ne è diventato un forte critico, scrivendo due libri:
“Sostenere gli elementi radicali del fondamentalismo musulmano cozza bene con il piano generale del Mossad per la regione. Un mondo arabo gestito da fondamentalisti non verrebbe neppure considerato nel tavolo delle trattative occidentali, lasciando così Israele, ancora una volta, come l’unico paese democratico e razionale nella regione. E se il Mossad riuscisse a far si che Hamas … ripulisse le strade palestinesi dall’OLP, allora il quadro sarebbe completo.“
Nel 1983, Yassin venne arrestato dalle autorità israeliane, ma nonostante fosse stato condannato a 13 anni di carcere, uscì di galera un anno dopo. Tra il 1986-7, Yassin fondò Hamas. Secondo Philip Wilcox, esperto di controterrorismo ex ambasciatore degli Stati Uniti che guidò il consolato degli Stati Uniti a Gerusalemme, in quel periodo, “c’erano voci insistenti che il servizio segreto israeliano sostenesse segretamente Hamas, perché visti come rivali dell’OLP.” Wilcox disse che i funzionari degli Stati Uniti a Gerusalemme trattavano “regolarmente e intensamente” con Hamas.
Dopo la rivolta palestinese del 1987, l’OLP accusò Hamas e Yassin di agire “con il sostegno diretto dei regimi arabi reazionari … in collusione con l’occupazione israeliana”. Yasser Arafat si lamentò con un giornale italiano: “Hamas è una creazione di Israele, che, all’epoca del primo ministro Shamir, diede denaro a più di 700 istituzioni, tra le quali scuole, università e moschee.” Arafat sostenne anche che il primo ministro israeliano Rabin ammise in presenza sua e di Hosni Mubarak che Israele aveva sostenuto Hamas.
In sostanza, come l’analista, Ray Hannania, ha sottolineato, in “Sharon’s Terror Child”, “minare il processo di pace è sempre stato il vero obiettivo di Hamas giocando un ruolo fondamentale nelle ambizioni politiche del Likud. Ogni volta che i negoziatori israeliani e palestinesi sembravano pronti a fare un passo in avanti per raggiungere la pace, un atto di terrorismo di Hamas affondava il processo di pace, ravvivando i contrasti. “
Questo modello continuò durante i mutevoli sviluppi del processo di pace. Nel 2001, quando l’OLP assicurò l’impegno di Hamas nel fermare i suoi attacchi terroristici, l’allora primo ministro Ariel Sharon ordinò l’assassinio di uno dei suoi alti funzionari. Come Alex Fishman commentò nel giornale israeliano Yediot Achronot, “chi ha dato il via libera a questo esecuzione sapeva benissimo che sarebbe stata così sconvolgente da far saltare immediatamente gli accordi tra Hamas e l’Autorità palestinese”.
Sempre riguardo alle tecniche di manipolazione delle masse (di cui questo Mosab è uno dei tanti sottoprodotti ed al quale viene chiesto ai sudditi occidentali di credere) parliamo ora dei fratelli Dulles.
Un gruppo di industriali nel gennaio del 1933 ricevette Hitler alla Banca Schroeder dove questi prese altro denaro per superare la crisi e schiacciare i sindacati. Due americani parteciparono a questa riunione, John Foster Dulles e Allen Dulles. Nel 1934 Allen Dulles era entrato nel consiglio d’amministrazione della banca Schroeder, suo fratello John Foster Dulles ne era consigliere legale, la banca era il braccio finanziario del nazismo.
I fratelli Dulles contribuirono a formare l’Ufficio di Coordinamento delle Politiche (Office of Policy Coordination), che fu un apparato degli Stati Uniti per operazioni psicologiche segrete e di organizzazione delle azioni paramilitari. Allen una volta approdato alla CIA promosse il progetto MK-ULTRA sul controllo mentale e l’Operazione Mockingbird, un programma per influenzare psicologicamente la popolazione americana, per mezzo di propaganda su pubblicazioni come Selezione dal Reader’s Digest, Life, TIME e altri media statunitensi.
Tra il 1933 e il 1944 Allen fu segretario del Council on Foreign Relations, la potentissima associazione para-massonica che in quegli anni ricevette ingenti fondi dalla Ford Foundation (si quel Ford tanto vicino a Hitler) e dalla Rockfeller Fundation e che finì per controllare la politica estera americana presidiando interessi privati.
Per fortuna Franklin Delano Roosvelt , leader della massoneria atlantica progressista e Churchill a guida delle frange moderate della massoneria conservatrice si accordarono quindi per fermare l’esperimento Nazista di Hitler; i due fratelli per un po’ non furono così in vista.
Nel 1953 Foster diventò segretario del Dipartimento di Stato Americano(sotto il nuovo presidente Eisenhower), come lo erano stati lo zio ed il nonno mentre il fratello Allen era diventato il capo della CIA. Questa malsana situazione, di due fratelli in posizioni chiave nell’amministrazione americana, con decennali rapporti lavorativi con gruppi industriali e finanziari, contribuirono pesantemente alla deriva interventista della politica estera americana, principalmente basata su due principi:
1) controllo dell’economia mondiale e dei suoi mercati finanziari;
2) controllo delle risorse naturali.
Non a caso gli Stati Uniti controllano i governi di 191 paesi alle Nazioni Unite.
Potendo lavorare in tandem, sicuri della mutua copertura i fratelli nel 1953 si adoperarono ad un primo colpo di stato in Iran, dove il primo ministro democraticamente eletto Mosaddiqnel fu rimosso per avere nazionalizzato l’industria iraniana del petrolio (operazione dei servizi segreti americani e britannici). Seguì un colpo di stato in Guatemala nel 1954, contro il governo democraticamente eletto del Presidente Jacobo Arbenz Guzmán, che venne rimosso perché voleva nazionalizzare terreni incolti della United Fruit Company (UFC) e proprietà, non perché Arbenz minacciasse la sicurezza di altri paesi, ma piuttosto perché’ minacciava gli interessi personali dei due fratelli (e di mezzo Congresso Americano-incluso Barnays, che per la UFC si occupava ufficialmente delle ‘relazioni pubbliche’ in realtà dirigeva una feroce campagna di disinformazione contro Arbanez).
Nel 1960 Allen si occupò di arrestare il processo di indipendenza del Congo dal potere coloniale belga. Documenti ormai declassificati confermano che l’ordine di uccidere Lumumba in Congo venne direttamente dal Presidente americano Eisenhower. Ancora una volta la CIA (e il Belgio) aiutarono Mobutu ad attuare il colpo di Stato contro il governo di Patrice Lumumba primo leader del paese ad essere stato eletto democraticamente.
Nel 1961 gli americani fallirono l’invasione di Cuba, rafforzando i rapporti di Fidel Castro con l’Unione Sovietica che portarono un anno dopo alla crisi missilistica di Cuba; ancora oggi gli Americani si ostinano all’embargo di un paese poverissimo. Juan Bosh, primo presidente democraticamente eletto della Repubblica Domenicana, fu rovesciato dopo appena 7 mesi di governo per le sue politiche di riforma agraria volte a rompere i latifondi. Con la scusa di proteggere gli stranieri gli Americani inviarono i propri marines ad assicurarsi la riuscita del colpo di stato.
Tra il 1960 e il 1965 la CIA attentò 8 volte alla vita di Castro. Ma per otto tentativi andati a male a Cuba in Texas fecero centro uccidendo il presidente Kennedy, senza il coinvolgimento della CIA un delitto perfetto non sarebbe stato possibile. Il neoeletto presidente aveva imposto alla CIA delle condizioni tali per l’invasione di Cuba tali da causarne l’insuccesso, e minacciava i fatturati dell’industria degli armamenti (perché’ restio ad inviare truppe in Vietnam ed avrebbe potuto concordare un disarmo con l’unione Sovietica) e quelli delle banche, permettendo alla tesoreria di stato di emettere direttamente certificati argentei aggirando la Federal Reserve.
Altro fallimento nel 1965 quando gli Americani provano a rovesciare il Presidente Indonesiano Sukarno che aveva sempre cercato buone relazioni con gli Stati Uniti ma i cui sforzi erano vanificati dalle sue buone relazioni con Russia e la Cina.
Disastrosa fu anche la guerra in Vietnam dove già nel 1950 gli Americani iniziarono a mandare i propri esperti militari per aiutare le forze coloniali francesi in Indocina e fermare l’avanzata comunista di Ho Chi Minh, agli inizi del 1960 il coinvolgimento militare prese una piega drammatica aumentando di anno in anno lasciando a terra 5 milioni di morti in Vietnam ma anche quasi altri 3 milioni in Cambogia e Laos. Nel 1963 gli americani considerarono inopportuno continuare a sostenere Diệm , presidente del Sud Vietnam, per i suoi scarsi risultati militari , fu quindi fatto uccidere nonostante Kennedy avesse autorizzato solo il colpo di stato, non l’assassinio. La CIA fabbricò un finto attacco ad una nave americana nel 1964 per vendere la guerra agli americani e per legittimare un maggiore invio di forze militari in Vietnam, morte e distruzione seguitarono fino agli anni ’70.
@Dummkopf
Ecco, adesso che hai finito di copia incollare per esprimere tutto il tuo disprezzo per la CIA e gli USA sarebbe interessante ti occupassi anche del lavaggio del cervello che fa Hamas, dato che a questo si riferisce l’articolo.
Hitler era alleato con gli islamici! non con la cia! fra poco le menzogne diranno che la cia organizzo anche la I G.M.
e naturalmente sarà sostenitore di teocrazia assassina iraniana, Fratelli Musulmani, Fratelli Musulmani-Hamas, Al Nusra, Boko Haram, AL Shabaab, Daesh-Stato islamico, Al Qaeda, Hezbollah, Alba libica, Talebani afgani o pakistani.
Onore e stima per questo ragazzo convertito.
Disonore per questo ragazzo forse invertito.
Invertiti siete tutti voi, che leggete tutto col sospetto.
Loro non leggono tutto con sospetto.
Sono semplicemente dalla parte degli islamici, laggiù in Oriente come qua da noi in Italia.
Essere dalla parte degli islamici implica necessariamente essere contro i Cristiani e gli Ebrei.
lei é forse un sostenitore dei Fratelli Musulmani-Hamas? potrebbe andarli ad aiutare, stanno combattendo in Libia contro il governo legittimo, oppure buttano bombe in Egitto, o lanciano razzi su Israele, scelga lei dove andare, noi cristiani siamo al fianco degli ebrei, lei vada pure con gli islamici, scelga tra teocrazia assassina iraniana, Fratelli Musulmani, Fratelli Musulmani-Hamas, Al Nusra, Boko Haram, AL Shabaab, Daesh-Stato islamico, Al Qaeda, Hezbollah, Alba libica, Talebani afgani o pakistani…
C’è sempre qualche imbecille che riesce a dire cazzate su qualunque argomento.
E’ vero. Tu sei un ottimo esempio di quanto dici.
Complimenti x la risposta Aurelio.
Perché non provate ad andare ad arruolarvi nell’isis, visto che lo amate così tanto?
Qualcuno può darsi che riesce ancora a passare, senza essere impallinato dallo YPG.
Lei invece provi a far domanda per diventare lustrascarpe del Mossad, tanto con l’ISIS sono pappa e ciccia.
questo lo dice lei, e la propaganda dei Fratelli Musulmani oltre che i grillini e la teocrazia iraniana,
La ragione è dalla tua parte, Marco, e anche loro lo sanno.
Il mondo scopre sempre più che gli Stati Uniti d’America (ed Israele) sono la più grande minaccia alla pace mondiale (sondaggi su scala globale della WIN/Gallup International).
Sarà che hanno quasi un migliaio di basi militari in più di 150 paesi del mondo? O forse perché sono intervenuti militarmente (spesso e volentieri con operazioni segrete) in una quarantina di paesi dopo la seconda guerra, provocando la morte di 20-30 milioni di persone? Magari ha a che vedere col fatto che sganciarono la bomba atomica sul Giappone quando non ce ne sarebbe più stato bisogno, solo come avvertimento all’Unione Sovietica? Perché spendono in armamenti più di quanto spendano tutti gli altri paesi del mondo messi insieme (quasi il 20% del GDP nazionale)? Ma come siamo arrivati a questo punto?
Il 6 aprile 1917, l’America dichiarò il suo ingresso nella prima guerra mondiale, schierandosi al fianco delle potenze dell’Intesa contro la Germania e l’Austria. Il popolo era inizialmente ostile verso questa scelta; così, per guadagnare il consenso dell’opinione pubblica, il governo americano, istituì un comitato sull’informazione pubblica, il Committee on Public Information, al quale partecipò Edward Louis Bernays allora venticinquenne pubblicista e pubblicitario statunitense di origine austriaca. Bernays aveva ricevuto dallo zio Sigmund Freud una copia della sua Introduzione alla psicoanalisi rimanendo affascinato dall’immagine di forze irrazionali nascoste all’interno della mente umana, domandandosi se fosse possibile guadagnare manipolando l’inconscio (la sua intuizione si rivelò corretta).
Il concetto fondamentale che Bernays assorbì da Freud, fu che “c’è molto di più dietro la scelta di prendere le decisioni, non solo a livello individuale, ma anche in modo più importante, a livello di gruppi”, intuendo l’idea che l’informazione poteva guidare il comportamento. Formulò, in tal modo, l’ipotesi che fosse necessario trovare la cosa che evocasse l’emozione irrazionale della gente; in questa chiave deve leggersi la disinformazione anti-comunista degli anni della guerra fredda (e quella anti-Putin oggi).
Bernays fu uno dei primi spin doctor ed è considerato, assieme a Ivy Lee e a Walter Lippmann, uno dei padri delle moderne relazioni pubbliche. Al CPI Bernays si occupò di vendere la guerra agli Americani. Da allora le tecniche di manipolazione delle masse si sono velocemente diffuse e questo lavoro continua su scala globale senza che la gente se ne renda conto facendo sì che tra il disinteresse o la disinformazione delle masse si accettino colpi di stato e guerre che spero non avremmo se fossimo informati propriamente.
@Dummkopf
La manipolazione dell’informazione di guerra e’ applicata da tutti i governi: a fronte del maccartismo statunitense non si può dire che l’URSS e la Russia oggi siano da meno. Per non parlare di Corea del Nord, Iran e Cina. Non c’è al mondo potenza militare che non “venda” la guerra alla propria opinione pubblica, come d’altra parte capita per qualunque iniziativa di governo. Almeno negli USA e in Israele c’è chi può criticare liberamente, mentre in Russia e in Iran o si va in galera o si è costretti a espatriare per avere salva la pelle.
mamma mia Cisco con ‘sta Russia!
@Sacha
Potrei dire la stessa cosa anche io: cosa ha questa Russia di così tanto cristiano e liberale? Forse non è vero che l’informazione e la corruzione in Russia sono al livellio dei paesi del terso mondo, e che vengono fatti fuori giornalisti e politici dissidenti? Sei mai stato in Russia? Hai mai fatto affari con i russi? Sei mai stato fidanzato con una ragazza russa? Ecco, io si. I magnati che sono in galera o fuggiti perché non hanno obbedito alle direttive del KGB sono un’invenzione dei media occidentali?
Povero ragazzo, doppiamente illuso!
Doppiamente, da chi?
Non so come ma sto ragazzo sta per fare una brutta fine..
Forse.
Ma, invece di profetizzare a buon mercato, è meglio che preghiamo per lui.
Scusa redazione,ma sono ancora qui a reclamare il mio post di risposta ad Aldorisio..datevi da fare perché le sue ultime parole nei miei riguardi-gratuitamente mistificatorie,a dir poco-meritano una dovuta risposta..che vi ho già inviato…ma evidentemente é rimasta in qualche cassetto!!
La storia di una conversione, di una guarigione dalle frustrazioni storico-politiche di cui si nutre la religione musulmana, che si considera “la religione naturale dell’umanità”: e per la quale non solo gli apostati, puniti nel Corano con la morte, ma tutti coloro che sono cresciuti in qualunque altra fede o nell’ateismo sono rei di apostasia: e dunque, quantomeno, da sottomettere.