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«Uccidere gli americani e gli ebrei con una semplice pallottola, un pugnale, un esplosivo comune, un colpo di spranga di ferro non è impossibile. Dare fuoco alle loro proprietà con un cocktail molotov non è difficile. Con i pochi mezzi a disposizione, i piccoli gruppi possono rivelarsi temibili per gli americani e per gli ebrei». L’uomo che vent’anni fa scrisse queste parole è stato ucciso sabato sera da un drone americano mentre prendeva il fresco sul balcone di un appartamento nel centro di Kabul.
Erano contenute nel libro Cavalieri sotto la bandiera del Profeta, diffuso subito dopo i clamorosi attentati in terra americana dell’11 settembre 2001 di cui Ayman al-Zawahiri, l’autore del testo, era il massimo mandante e organizzatore insieme ad Osama Bin Laden. I due avevano fondato, nel febbraio 1998, il Fronte islamico internazionale contro gli ebrei e i crociati, che poi sarà conosciuto più semplicemente come al Qaeda, “la base”.
Il successore di Bin Laden, l’ascesa di D...
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