Non importa se l’Aler si trova ad avere un buco di 80 milioni di euro e le casse comunali sono in rosso. Il Comune di Milano ha deciso di donare un suo palazzo in pieno centro alla lobby Lgbt (Lesbo, gay, bisessuali, transessuali).
UN LUSSO. La palazzina di via de Amicis 10, un tempo sede di alcuni uffici amministrativi che stanno traslocando, come riportato oggi da Libero, può costare tra gli 8 e i 12 mila euro a metro quadrato. Ma l’assessore alle Politiche Sociali, Pierfrancesco Majorino, ha spinto perché gli spazi fossero utilizzati, a costo zero, per quella che si chiamerà “Casa dei diritti”.
UN MILIONE DI EURO. Nel lussuoso stabile, riferisce Libero, ci sarà uno sportello di ascolto per denunciare le discriminazioni legate all’orientamento sessuale o all’identità, un punto di informazione su tutti i centri che già lavorano contro la violenza sulle donne e, a rotazione, verrà lasciato spazio alle associazioni che si occupano, in tutte le declinazioni possibili, di diritti».
Secondo il quotidiano, «la casa dei diritti avrà luce in un immobile di lusso da un milione di euro. Soldi, questi, che lo stesso appartamento potrebbe fruttare al Comune di Milano se la Giunta arancione decidesse di mettere in vendita lo stabile o lo affittasse».