Dopo aver lanciato sul mercato il rap anti-obesità, per far cantare ai bambini l’amore per le verdure, Michelle Obama persevera nelle sue battaglie dietetiche. Non le basta aver introdotto nelle scuole menù a basso regime calorico, vuole insegnare alle madri come nutrire i pargoli e alle aziende alimentari come modificare i prodotti per renderli migliori.
TROPPO ZUCCHERO. La first lady ce l’ha, in particolare con il cosiddetto “cibo spazzatura” e con chi lo produce. Non solo. Poiché, secondo alcuni dati l’86 per cento di merendine e altri prodotti per l’infanzia sarebbero troppo zuccherati, la moglie del presidente si è rivolta alle aziende: «Le mamme come me si affidano a voi produttori per far entusiasmare i nostri figli al cibo sano, tramite la magia del marketing e della pubblicità. Voi avete il potere di plasmare i gusti alimentari dei nostri figli». Se in tv passassero spot divertenti sugli spinaci, invece che sulle barrette al cioccolato, i bambini americani sarebbero più sani, dice nella sostanza Michelle.
PUBBLICITA’. Sempre a proposito di telepromozione, Michelle ha esortato le imprese a non utilizzare personaggi dei cartoni animati tanto amati dai bambini per promuovere snack o dolciumi. Michelle ha commissionato una ricerca per la sua campagna Let’s move che rivelerebbe che ogni giorno i bambini vedono almeno 13 spot televisivi di junk food. Senza contare i messaggi subliminali. Stando così le cose, se Homer Simpson mangiasse carote bollite invece di ciambelle zuccherate, i bambini americani sarebbero più magri. Pare che la più subissata di spot sia l’emittente Nickelodeon, mentre la migliore sia Disney Channel, che Michelle ha puntualmente elogiato.