Meriam è libera ed è già a Roma. L’incontro a Santa Marta con papa Francesco: «Grazie per la testimonianza» [link url=www.tempi.it/fotogallery/meriam-ibrahim-e-libera-lo-sbarco-a-roma]Foto[/link]
Meriam Yahya Ibrahim è stata liberata ed è già a Roma. La donna cristiana condannata a morte per apostasia e adulterio, e poi scagionata, era da fine giugno rifugiata con il marito e i due figli all’ambasciata americana. Ma stamattina ha potuto lasciare il paese ed è già arrivata all’aeroporto romano di Ciampino a bordo di un volo della Presidenza del Consiglio verso le 9.30.
[internal_gallery gid=172305]IL RUOLO DELL’ITALIA. Insieme a lei e alla sua famiglia il viceministro degli Esteri, Lapo Pistelli (nella foto a destra, con la donna e i suoi figli), che ha seguito tutta la sua travagliata vicenda. L’operazione, tramite la nostra ambasciata in Sudan, è stata curata dal ministero degli Esteri. Le ultime accuse pendenti sono state risolte negli ultimi giorni. A Ciampino, Meriam è stata accolta dal primo ministro Matteo Renzi.
MEZZ’ORA CON IL SANTO PADRE. «Oggi è soltanto un giorno di festa», ha dichiarato Matteo Renzi a Ciampino, aggiungendo che «il viceministro Pistelli vi dirà tutto». «Meriam e i due figli stanno bene e sono in ottima forma – ha continuato -, anche il Santo Padre è stato informato ieri dalla presidenza del Consiglio e ha espresso la sua gratitudine e la sua gioia. Credo che Meriam e i due figli avranno degli incontri importanti nei prossimi giorni e poi si trasferiranno negli Stati Uniti». Più tardi, sempre in mattinata, Meriam è stata ricevuta con il marito e i figli da papa Francesco alla Casa Santa Marta. L’incontro tra la famiglia sudanese e il Santo Padre è durato circa mezz’ora, secondo quanto ha riferito il portavoce vaticano padre Federico Lombardi.
Da una nota della sala stampa della Santa Sede si apprende che il Pontefice ha accolto Meriam e i suoi familiari «in un clima di sereno e affettuoso». Il Papa, prosegue il comunicato, «ha ringraziato Meriam e la sua famiglia per la coraggiosa testimonianza di costanza nella fede. Meriam ha ringraziato per il grande sostegno e conforto ricevuto dalla preghiera del Papa e di tante altre persone credenti e di buona volontà. (…) Con questo gesto il Papa ha voluto manifestare la sua vicinanza, attenzione e preghiera anche per tutti coloro che soffrono per la loro fede e in particolare per i cristiani che subiscono persecuzioni o limitazioni imposte alla libertà religiosa.
LA GIOIA DEL MINISTRO. Il ministro degli Esteri Mogherini ha commentato: «È una grande gioia. Abbiamo seguito il caso sin da prima che fosse resa nota la condanna. Grazie al grande lavoro fatto da tanti, oggi possiamo accogliere Meriam a Roma. Ora lei ha bisogno di tranquillità con la sua famiglia».
L’ESTREMO TENTATIVO. Il fratellastro e il padre di Meriam, musulmano andato via da lei e dalla madre quando Meriam aveva sei anni, aveva cercato di aprire una nuova causa per annullare il suo matrimonio con Daniel Wani, cristiano con doppia cittadinanza sudsudanese e americana. Ma l’estremo tentativo non è riuscito e ora Meriam è libera.
«VEDERE IL PAPA IL SUO SOGNO». A confermare le prime voci secondo cui la cristiana sudanese nel suo breve soggiorno in Italia avrebbe incontrato papa Francesco è stata Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur che ha seguito il suo caso fin dall’inizio: «Meriam coronerà il suo sogno e vedrà il Papa», ha scritto sul suo profilo twitter. «Glielo avevo promesso quando ci siamo incontrare».
VIA LIBERA DEL SUDAN. Dal Sudan intanto ha parlato a Hardwired l’avvocato di Meriam, Al-Sharief Ali: «Gli italiani sono quelli che hanno avuto la più grande influenza sul Sudan e sono stati in grado di assicurare il rilascio di Meriam. Ora continueremo a portare avanti il caso della donna alla Corte suprema e cercare un verdetto che riconosca che la legge che punisce l’apostasia non è conciliabile con la legge internazionale e la Costituzione sudanese, in modo tale che nessun altro debba soffrire per questo tipo di accuse».
Sulla partenza di Meriam un ufficiale del governo sudanese ha dichiarato a Reuters: «Le autorità non hanno impedito la sua partenza di cui eravamo a conoscenza e abbiamo approvato in anticipo».
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25 commenti
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Vedere questa grande donna, la sua fede con tutte le sue sofferenze, i suoi bambini, il Papa
mi fa comprendere che il mondo non è finito.
Sono un segno di Speranza.
Preghiamo per tutti i perseguitati.
speranza riposta male..
per il papa e la chiesa la poverta e la sofferenza delle persone sono fondamentali per continuare ad esistere..
Il papa e la chiesa non hanno MAI detto di voler eliminare la poverta o le sofferenze ma solo di viverle pensando a Cristo…. con gioia!!
Ma l’ha incontrata come clandestina o come cristiana?
Cristiana con passaporto.
Ma l’hai capita l’ironia?
E cosa se ne fa di un paese che non le permette nulla..intanto sono sani,salvi e liberi. Pensa piuttosto a chi è rimasto lì..
Siamo tutti contenti per Meriam…
Ora pero che dite di muoversi e lottare con altrettanta energia e sentimento per la liberazione di
Raif Badawi
attivista laico “condannato a ben dieci anni di carcere e mille frustate per offese all’islam, e il suo avvocato Waleed Abu al-Khair (finito in carcere anche lui)” ..?
http://tinyurl.com/lb6ow48
Tranquillo che i cristiani, proprio perché cristiani, stanno già pensando anche a lui. Va a mangiare carne di maiale al Cairo anziché fare le pulci a chi non ti fa niente.
Eh? ma che c’hai la coda di paglia?
Forse ho colto nel segno, anche perche… non risulta da NESSUNA parte che il papa o chi per lui nel mondo cattolico stia “pensando” a Raif Badawi…
libera ?? ma nel suo paese non potrà tornare ma più perchè li comandano gli amici di Filomena ovvero gli Islamici amici dei rossi ed è colpa di queste 2 categorie di vermi se abbiamo queste drammatiche situazioni
Offese gratuitamente inutili, infondate e indegne di un battezzato.
Sono contenta di aver potuto “contribuire” nel mio piccolo, insieme a MOLTI ALTRI, alla liberazione di Meriam e dei suoi figli, attraverso tutte quelle organizzazioni che si sono mobilitate per questa causa e che si stanno mobilitando per tante altre nelle quali è minata la nostra libertà.
Ma non vedete che è già stata sponsorizzata dal movimento arcobaleno??Guardate com’è vestita:non è certo una casualità…..
E dopo dite di non essere ossessionati dai gay? Solo tu potevi arrivare a questa conclusione.
Non sai nulla di me….quindi non fare ipotesi.Sono pure miscredente,figuriamoci.Ma non sono ingenuo e so osservare:quella maglietta è messa lì apposta e significa “i cattivi anticristiani sono anche anti-gay e antifemministi”.Questo significa prendere (almeno) 2 piccioni con una fava!
Mi scuso per aver accomunato il tuo commento alla media che si ritrova da queste parti ma dal testo questo si capiva. Poi sui due piccioni com una fava se vuoi spiegati meglio perché onestamente non ho capito
“Chi è davvero cristiano è pro gay e pro feminist”E così si accontentano sia i “reazionari” che i “progressisti”.
Italiani, guardate a quale speranza siete nel mondo proprio perché in Italia c’è la migliore libertà religiosa dell’Europa occodentale! Non buttatela via per inseguire le follie laiciste, diventare più simili a finti modelli come Olanda, Belgio e Francia.
parole sante.
un’unica aggiunta può essere che l’italia è la civiltà nell’europa occidentale.
Speriamo ancora per molto. Pd, radicali, arcigay scalpitano per equipararci al tristissimo nord Europa.
Benvenuta in Italia, Meriam, e grazie per la tua testimonianza
per la prima volta posso dire che l’occidente, rappresentato dallo stato italiano, vale.
Viva Meriam e per una volta viva anche lo stato italiano!
Grazie Signore Gesù!
Meriam ti vogliamo bene,ci hai insegnato a vivere nella Verità la nostra Fede…Grazie