Medjugorje. Parla Puljic, arcivescovo di Sarajevo: «La Chiesa non ha fretta»

Di Benedetta Frigerio
04 Luglio 2015
Vinko Puljic, membro della commissione voluta nel 2010 da Benedetto XVI: «Abbiamo dato i risultati del lavoro alla Congregazione per la Dottrina della Fede. Ora si sta ancora studiando tutto»

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«La Chiesa non ha fretta di prendere decisioni rapide su Medjugorje, perché devono essere adottate con ponderatezza». Il cardinale arcivescovo di Sarajevo, Vinko Puljic, si esprime così a proposito di una presunta decisione imminente di papa Francesco circa il fenomeno delle apparizioni mariane, che da 34 anni coinvolgono sei veggenti del piccolo villaggio della Bosnia.

LA COMMISSIONE. Puljic è membro della commissione voluta nel 2010 da Benedetto XVI, presieduta dal cardinale Camillo Ruini, incaricata di vagliare i fatti. E pensa che i media abbiano «distorto e manipolato certe dichiarazioni». Il 6 giugno scorso, sul volo di ritorno dal viaggio apostolico in Bosnia-Erzegovina, papa Francesco ha risposto così a una domanda sull’esito dello studio elaborato dalla commissione Ruini: «Hanno fatto un bel lavoro, un bel lavoro. Il cardinale Muller (prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, ndr), mi ha detto che aveva fatto una “feria quarta” (un’apposita riunione) in questi tempi… ma non sono sicuro. Siamo lì lì per prendere delle decisioni. Per il momento si danno soltanto alcuni orientamenti».

LE PAROLE DEL PAPA. Tre giorni dopo, nella predica della consueta Messa a Santa Marta, mettendo in guardia da una fede sensazionalista, il Papa ha dichiarato: «Ci sono anche quelli che sempre hanno bisogno di novità dell’identità cristiana: hanno dimenticato che sono stati scelti, unti, che hanno la garanzia dello Spirito, e cercano: “Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna ci manderà alle 4 del pomeriggio?”. Per esempio, no? E vivono di questo. Ma questa non è identità cristiana. L’ultima parola di Dio si chiama Gesù e niente di più».

REAZIONI DELLA STAMPA. Dopo queste parole la stampa si era scatenata spiegando che, sulla base dello studio della commissione, la Congregazione per la dottrina della fede aveva già elaborato delle linee guida pastorali molto restrittive, per regolare gli afflussi a Medjugorje e gli eventi legati alle apparizioni e ai veggenti. Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, aveva poi precisato che non vi era ancora stata alcuna riunione della Congregazione per la dottrina della fede.

[pubblicita_articolo allineam=”destra”]«NON C’È FRETTA». Per l’arcivescovo di Sarajevo, dopo la consegna dei risultati del lavoro della commissione alla Congregazione per la dottrina della fede, «di nuovo si sta ancora studiando il tutto». «Poi i risultati saranno posti di fronte a papa Francesco e il Santo Padre darà la decisione finale», aggiunge. Non si sa quando questa decisione verrà comunicata e le previsioni dei media, secondo i quali si sarebbe dovuto esprimere il 25 o 26 giugno, si sono rivelate inesatte. Nel frattempo, come avviene da 34 anni, «l’Ordinario del luogo e il parroco locale assumeranno la cura delle attività pastorali, la celebrazione delle Sante Messe, l’amministrazione dei sacramenti, soprattutto, del sacramento della confessione, perché a Medjugorje tante persone si confessano. Ma la Chiesa non ha fretta di prendere decisioni rapide perché devono essere ponderate bene».

ASPETTARE IL PAPA. Per il momento, il cardinale Puljic su Medjugorje si limita a dire che «non è vietato pregare Dio, confessarsi, fare penitenza e aprirsi alla grazia di Dio e alla conversione». È pronto a «rispettare la posizione del Papa, che è valida per tutta la Chiesa». Di certo, non apprezza il lavoro fatto finora dai media: «Il Papa non ha la possibilità di dirigere i media. Essi, purtroppo, si comportano da tifosi, cercando solo quello che solletica le orecchie dei lettori al fine di vendere al meglio la propria notizia. Tendono ad usare le parole del Papa in modo parziale, interpretandole come fa comodo a loro. Mancano criteri morali a vari livelli. Io non sono chiamato a giudicare le parole del Santo Padre, ma ad accettarle. Questo non vale solo per me ma anche per tutta la Chiesa».

@frigeriobenedet

Foto Ansa

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19 commenti

  1. Gentile Susanna Rolli, certo che per essere una che dice agli altri di tacere ne scrive di parole! E si esagita anche se non le vede pubblicate immediatamente…

    Visto che mi si è rivolta mi fa obbligo di risponderle.

    Quello che ha detto Mons. Puljic contro i giornalisti sta diventando la parola d’ordine riguardo ad ogni argomento che tocchi Medjugorje (e non solo). Però i giornalisti hanno per mestiere lo scrivere, cioè dare notizie ed esprimere opinioni, mentre la frase “parlate di meno e pregate di più”, si vera est, deve intendersi rivolta ai devoti di Medjugorje e quindi la corenza vuole che fanno bene i veggenti a star zitti, perché, in talune circostanze, hanno parlato anche troppo e a sproposito.

    Il riferire fatti reali e comprovabili da parte di chi vi è tenuto per dovere di informazione non può essere additato come parlar troppo o esprimere giudizi, lo capisce il buon senso. Se poi vogliamo far dell’accademia pseudotelogica interpretativa degli ultimi (e sottolineo ultimi) messaggi provenienti da Medjugorje, lascio il campo libero a chi non ha null’altro da fare.

    1. SUSANNA ROLLI

      Cara Signora,
      lo so che la stampa è un regalo della libertà democratica, infatti io sono qui a scrivere liberamente, che piaccia oppure no.
      Mi permetta. “Il riferire fatti reali e comprovabili da parti di chi vi è tenuto” è doveroso: io spero, però, che ciò avvenga sempre ove deve avvenire, negli ambiti preposti ( all’interno di commissioni , ma ammetto la mia ignoranza, non ne so molto in merito): perchè a me personalmente -non siamo tutti uguali, grazie a Dio- vedere certe trasmissioni in Tv mi fa passare la voglia anche di averla in salotto (la tv).
      Mi permetto di dire che i messaggi del 25 del mese sono sono rivolti ai veggenti (ci pensa la Madonna privatamente se ha qualche cosa da dire ai ragazzi…sono cresciuti con Lei!!), bensì a tutto il mondo; tant’è vero che se ci si collega a Radio Maria verso le ore 21 Padre Livio parla con Maria, si ascolta il messaggio dalla bocca di Maria dato per tutti, il direttore della radio fa qualche breve domanda alla veggente, si conclude il tutto con la preghiera e la benedizione da parte del sacerdote. Grazie.

      1. SUSANNA ROLLI

        Chiedo scusa, doveva essere “..del 25 del mese NON sono rivolti ai veggent” anzich”sono son”, ed anche il nome esatto della veggente cui è affidato il messaggio per il mondo non è Maria bensì Marija (Pavlovic), se non erro abitante in Italia. Grazie.

  2. yoyo

    Stima immensa per padre Livio. Io in famigliasono l unico possibilista sulle apparizioni. Ammetto però che certe scene e certi commenti mi lasciano perplesso. Non è decisamente la mia religiosità di ambrosiano quadrato.

  3. SUSANNA ROLLI

    Vedete, il matrimonio che “non s’aveva da fare” alla fine s’è fatto..Perchè Dio volle così.
    Se Medjugorje vien dal Cielo, si vedrà. Tranquilli!

  4. yoyo

    Dal suo discorso e da quello di Rossella si deve dedurre che i fedeli di Medjugorjie non brillino per senso ecclesiale e rispetto delle gerarchie. Forse serve davvero una parola di discernimento.

    1. SUSANNA ROLLI

      Caro Yoyo, ognuno è libero del proprio pensiero, e non dovrebbero uno, due o tre frasi che non digerisci il “metro” col quale misurare Medjurorje.. Allora, dimmi, che cosa ne diresti di un bravo religioso quale Padre Livio di Radio Maria -con pregi e difetti come tutti – che appena può va a Medjuog. a “ricaricare le baterie”?!?.
      Non mi sono mai piaciuti gli schieramenti repentini; pensaci a cio’ che ti dico come se tu fossi mio fratello! Potrò anche sbagliare, ma ora mi viene così. E scusami.
      Grande Yoyo, ad majora.

    2. SUSANNA ROLLI

      Carissimo Yoyo,
      non saranno certo due commenti che non hai digerito il giusto “metro” col quale “misurare” Medjugorje!!
      Sei troppo intelligente!!

      1. SUSANNA ROLLI

        Mi piacerebbe vedere subito pubblicati i miei commenti,sara’ orgoglio? Perchè prima di questo sopra ce n’erano altri due. Good week!

      2. yoyo

        No infatti, ma quei commenti sono indice di un certo fanatismo e di una evidente difficoltà nel rendere il giudizio della Chiesa, qualunque sarà, il proprio memtro. La rivelazione si è chiusa con Gesù, una devozione come quella di Medjugorije non può diventare lei il metro con il quale giudico la Fede. Questo ho letto in quei commenti, ed anche tu dai a volta l impressione di credere più alle rivelazioni private che al Vicario del Redentore.

        1. SUSANNA ROLLI

          Ciao Yoyo,
          Lo so ,sì, che con Gesù la Rivelazione si chiude ma non si può certo minimizzare l’enormità di anime che le rivelazioni private hanno -per così dire- portato o riportato a Gesù. Sia oggi che ieri.
          E questo lo sanno bene i sacerdoti.
          Quanto al Papa e sul suo operare ho un mio pensiero intimo cerco di lasciarlo lì dov’è, cioè nella mia intimità. Chi sono io per giudicare il Papa? Proprio nessuno, e a alla fine del Rosario quando dico le ultime preghiere “per il Santo Padre, i bisogni della Chiesa e le anime del purgatorio” non le dico pensando a S. Giovanni Paolo II! Lo rispetto in quanto tale, infatti se hai notato io la parola Papa l’ho scritta sempre con la maiuscola! Poi dico che le parole (presunte) della Regina della Pace-e ne ha dette tante!!- hanno davvero sapore di Cielo…Ciao, grazie!

  5. Non ci sto al discorso semplicistico e critico di Mons. Puljic nei confronti dei media. Innanzitutto mi piacerebbe ricordargli che il primo a straparlare con i giornalisti e a creare degli equivoci è proprio il Papa. Quante volte finora, dopo qualche esternazione di Francesco, P. Lombardi ha dovuto rettificare, spiegare, negare o ammettere?

    Poi, la signora che vorrebbe che si stia tutti zitti forse ignora che la libera stampa è un regalo della libertà democratica, sono i Paesi a regime totalitario che imbavagliano l’informazione e tengono il popolo nell’ignoranza,

    Infine, a Mons. Puljic e a chi legge vorrei ricordare che le “Norme per procedere nel discernimento delle presunte apparizioni e rivelazioni” approvate dalla Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede
    nel 1978, tuttora in vigore, stabiliscono che l’Autorità ecclesiastica debba intervenire con celerità nell’interesse dei credenti e non sine die secondo la plantigrada tempistica curiale.

    1. SUSANNA ROLLI

      Signora Ester, vorrei dirle una cosa: guardiamo insieme i veggenti. Chi piu’ di loro dovrebbe brontolare? Calmi, umili, sereni -gioiosi alla Vicka!- buoni, oranti padri e madri di famiglia, ospitali, si alzano in piedi quando in casa loro entra un sacerdote…La Regina della Pace vuole la nostra pace e la nostra testimonianza….Se è la Madonna -come si dice- che chiama le persone là in quel luogo, Lei stessa continuerà a chiamarle (se è Lei che appare ,Io credo proprio che sia Lei!!!, è così palese!).
      Ed è proprio anche leggendo i messaggi della Madonna (presunta) che si arriva a questo: “Cari figli, voi parlate troppo e pregate poco: pregate di più e parlate di meno” ( Messaggio del 25 febbraio 2015). Piu’ di così!!!
      Il resto lo fa Dio!: secondo i Suoi piani. Buona domenica.

      1. SUSANNA ROLLI

        Ne approfitto per comunicare l’inesattezza del messaggio del febbraio scorso, mi sono sbagliata..non è colpa mia ma della fretta; compare cmq la frase “pregate di piu’ e parlate di meno”.
        Grazie.

  6. Rossella

    La Chiesa dovrebbe insegnare ad amare per rendere accessibile a tutti il dono dell’amore. Non esistono privilegiati. Nei messaggi la Madonna invita a non giudicare ma è anche vero che esprimere un proprio giudizio non significa giudicare per condannare. Andare incontro a tutti è meno semplice di quello che potrebbe sembrare… perché la Chiesa capovolge questo dato di fatto? Non sarebbe meglio partire dalla verità? Amare senza misura. Un uomo che non è capace di guardare la donna che ama con la stessa tenerezza con cui ci guarda la Madonna non si può con giustizia definire un uomo. La Madonna sfida la nostra superbia con la sua tenerezza e guardandoci con tenerezza prova un amore senza fine che rafforza il suo desiderio di condurci ad una fede salda. Questo lo ribadisce anche nell’ultimo messaggio (2 luglio 2015).

  7. yoyo

    Molto bella la testimonianza di obbedienza di mons. Puljic.

  8. SUSANNA ROLLI

    Il mio commento precedente non compare..comparirà!, tanto, che fretta c’è, no?

    1. SUSANNA ROLLI

      E comunque il matrimonio che “non s’aveva da fare” alla fine s’è fatto: perchè Dio alla fin fine ha voluto cosi.
      Quindi pacifici, come i veggenti.

  9. SUSANNA ROLLI

    Nessuno ha fretta…se ci deve essere una fretta, deve essere quella di deciderci ogni giorno per la nostra conversione, il nostro sì a Dio quotidiano….; se saremo fedeli in questo -la nostra conversione quotidiana, verrà anche quella di chi ci sta accanto (e non). Prima o poi, per attrazione.
    Il “caso” Medjugorje per me non esiste in quanto tale. Va bene, i media che sbagliano, però mi piaceva di più una volta quando il silenzio regnava sovrano, sia tra consacrati che tra laici..;”il silenzio è d’oro” -si dice-, e vale anche per me. Io la penso così. La mia personale preoccupazione dovrebbe esser quella di stare sempre con Gesù, Unico Salvatore del mondo, e fare la Sua Volontà nella mia vita, perchè “non chiunque mi dice: Signore, Signore!,entrerà nel regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei Cieli”.Tranquilli e sereni, la Croce ed il S. Rosario.
    Il resto vien da sè…

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